In Cina si stanno facendo passi avanti con i treni maglev, ovvero a levitazione magnetica. Questa estate un test che coniuga anche la tecnologia del fu Hyperloop ha fatto sì che il locomotore toccasse una velocità di 1.000 km/h
In Asia i trasporti via treno possono vantarsi di avere una tecnologia che nel resto del mondo, per ora, non è presente. Parliamo della levitazione magnetica: tratte su monorotaie presenti in Cina (tre in tutto: il primo treno fu inaugurato a Shangai nel 2004), ma anche in Corea del Sud (due) e in Giappone (una). La levitazione EMS, per sospensione elettromagneti posti ai lati del mezzo e sulla guida, è una delle tipologie di maglev (l’altra è a propulsione-sospensione elettrodinamica) e consente velocità notevoli.
I treni maglev in Cina: il primo fu quello di Shangai, ma la tecnologia fa passi avanti
Il treno di Shangai, che oggi rappresenta la tratta principale almeno in Cina, corre giusto per 30 km nel percorso che dall’Aeroporto Internazionale di Pudong va alla Stazione Longyang Road, sempre di Pudong. Ma lo fa in 7 minuti e 20 secondi.
Questi risultati notevoli sono dati da una velocità pari a 430 km/h (il nostro Frecciarossa, per dire, tocca punte di 300 km/h). Ma questo è stato solo l’inizio, visto che nel 2021 un altro treno a levitazione magnetica aveva sfiorato i 600 km/h. In un crescendo rossiniano, ora si punta a far correre (è il caso di dirlo) il primo treno maglev capace di toccare i 1.000 km/h.
Il T-Flight, il treno maglev che combina la tecnologia Hyperloop e che va sui 1.000 km/h
E proprio nel mese di agosto di quest’anno è stato svolto un test nella regione dello Shanxi che ha dato esiti confortanti in tal senso. Parliamo del T-Flight che ha registrato una velocità record di 999 km/h. Ciò è stato possibile grazie all’unione di due fattori. Anzitutto, la tecnologia maglev. Ma da solo non è bastata: i convogli sono stati fatti viaggiare in un tunnel progettato in modo che il treno non subisse l’attrito e la resistenza dell’aria. Nel tunnel infatti si crea il vuoto pompando l’aria fuori da esso.
Proprio come l’Hyperloop, il progetto di Elon Musk poi tramontato. Qualcosa di simile però è in fase di studio in Italia, dopo la firma lo scorso gennaio tra Concessioni Autostradali Venete e il Consorzio Hyper Builders, che punta alla costruzione di una infrastruttura e trasporto Hyper Transfer nel prossimo quadriennio.
Il test del treno maglev iperveloce è riuscito: verso una nuova era del pendolarismo?
Tornando al T-Flight, la Cina nel frattempo sta procedendo a passo di carica. Il treno ha viaggiato in un tunnel di 2 km, e secondo la China Aerospace Science and Industry Corporation (CASIC) il test è riuscito perfettamente e in sicurezza, mantenendo traiettoria e velocità. Il prossimo passo sarà quello di effettuare una prova su distanze più lunghe, ovvero 60 km. E successivamente collegare Pechino a Shangai, con una tratta che anziché le canoniche 4 ore e mezza diverrebbe di un’ora.
Velocità tipiche dei trasporti aerei, più che terrestri. Qualcosa che rivoluzionerebbe non solo la mobilità, ma anche l’economia (pensate al vantaggio di poter coprire distanze così lunghe in così poco tempo, con vantaggi per chi studia o lavora). Ma che richiede ovviamente fondi ingenti e severi test prima di vedere la luce.