Ritardi, pendolarismo ma tanto fascino: gli italiani hanno un rapporto difficile col sistema ferroviario, che però piace molto perché vince la gara di sostenibilità. Il sondaggio Trainline ed i dati Trenitalia e Italo
Non c’è nulla di più romantico di una stazione, dove ogni giorno migliaia di storie si intrecciano tra loro. Ugualmente affascinante è l’idea che i treni siano uno dei mezzi di trasporto più ecologici di cui possiamo disporre ad oggi. Come la pensano gli italiani in merito?
Gli italiani scelgono il treno perché più sostenibile il 34% delle volte
Uno studio di Trainline ha voluto dare una risposta a questa domanda. Ad esempio, ha spiegato che nel 2022 le prenotazioni dei treni che circolano tra le 17 e le 6, ovvero quelli della fascia serale e notturna, sono aumentate dell’85%. Questo vuol dire che i passeggeri sui treni italiani preferiscono viaggiare in questi momenti della giornata, magari per ottimizzare i costi di un eventuale albergo. D’altronde, il 67% delle persone dice che il prezzo è un fattore chiave nella scelta del mezzo di trasporto.
Ma non solo costi. I dati dello sondaggio realizzato insieme a YouGov mostrano che, per il 34% degli italiani, la scelta del trasporto ferroviario è stata spinta dal desiderio di inquinare meno almeno una o due volte nell’ultimo anno, con il 13% che ha preferito questo mezzo proprio per questo motivo tra le tre e quattro volte. Insomma, i mezzi su rotaia hanno vinto sull’automobile (il cui parco circolante in Italia sfiora i ben 40 milioni di auto passeggeri) almeno in quest’occasione. Un segno incoraggiante, in particolare se si pensa che la transizione ecologica è un processo che non deve essere solo tecnologico, ma anche, e forse prima di tutto, socioculturale.
Un cuore che può essere molto verde, quello degli italiani: uno su quattro pensa infatti che il treno sia una valida opzione per spostarsi quando si è arrivati a destinazione. E persino il 71% dei rispondenti è d’accordo col provvedimento francese approvato dalla Commissione europea per cui potrebbero essere vietati i voli interni laddove viene messo a disposizione un collegamento su rotaia di durata inferiore alle due ore e mezza.E lo vorrebbe anche in Italia.
Scegliere green fa risparmiare
L’aspetto economico non è mai da sottovalutare e diventa anzi un ottimo incentivo per la scelta di opzioni sostenibili. L’unico problema che gli italiani devono iniziare ad affrontare in questo senso, però, è quello riguardante l’anticipo nell’acquisto. Nel Belpaese, infatti, in media si comprano i biglietti 5 giorni prima della partenza, a differenza di francesi (10), spagnoli (12) e tedeschi (15 giorni in anticipo). Questo influisce sicuramente sul costo finale della prenotazione, e perciò sulla percezione del costo generale di un viaggio di questo tipo.
Resta poi fondamentale l’aspetto monetario quando si fa il paragone con l’automobile: in questo caso il treno è non solo meno costoso, ma anche quasi sempre più veloce.
La sostenibilità dei treni italiani: sogno o realtà?
Quello su rotaia è sicuramente più sostenibile di buona parte del trasporto su gomma. Ma quanto sono ecologici i mezzi dei principali operatori italiani, ossia Trenitalia e Italo? Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti, considerando che sono aumentati i chilometri di reti elettrificate che, secondo i dati raccolti nel rapporto di Legambiente Pendolaria di quest’anno, diventeranno oltre il 78% del totale. Il trasporto su ferro elettrificato può inoltre beneficiare di un mix elettrico nazionale che impiega sempre più fonti rinnovabili.
Ciò su cui entrambe le società dovranno insistere nei prossimi anni è la diffusione di convogli più rispettosi dell’ambiente. Il Frecciarossa 1000, ad esempio, ha la certificazione ambientale volontaria di prodotto EPD che certifica un’efficienza superiore del 35% rispetto alla generazione precedente secondo il report sostenibilità 2021. Simile la situazione per i treni regionali Pop e Rock, quasi del tutto riciclabili e capaci di consumare il 30% in meno di energia rispetto a quelli che li hanno preceduti. Simili dati riguardano invece i treni merci, che si associano a quelli impegnati nel trasporto passeggeri.
Italo, invece, già nel 2020 vantava treni composti per il 98% di materiali riciclabili e freni elettrodinamici a rigenerazione che permettono il risparmio del 9% dell’energia. Tra gli impegni che l’azienda negli scorsi anni ha preso c’è quello di monitorare i propri consumi, ridurre il rischio di danni ambientali e implementare la raccolta differenziata.