Inaugurata a Vado Ligure la prima stazione di ricarica in Italia alimentata grazie a un parco eolico. Il progetto, lanciato da FERA, ha visto la collaborazione di Scania Italia con i suoi camion tra i primi ad essere ricaricati
Questa settimana una nuova pietra miliare in Italia nell’ambito della mobilità sostenibile è stata posta in quel di Valdo Ligure. Questo grazie al gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative), che dal 2001 è specializzato nel settore delle energie rinnovabili, e la società che ne fa parte Ricarica, operante nella fornitura di infrastrutture, ovviamente, di ricarica per veicoli elettrici. Il tutto in collaborazione con Scania Italia, divisione nel nostro Paese dell’azienda produttrice di veicoli industriali con base in Svezia.
Tutte queste aziende hanno collaborato per il progetto della prima stazione di ricarica alimentata dall’energia eolica. L’infrastruttura, studiata in primis per i mezzi pesanti e non solo, è stata inaugurata il 26 giugno a Vado Ligure.
Anche i Supercharger di Tesla nella stazione di ricarica alimentata con l’eolico
È la prima volta in Italia un distributore di ricarica è collegato ad un parco eolico, senza passare dalla rete pubblica. Quest’ultimo è situato nell’area industriale del comune del savonese, in località Rocche Bianche. Nell’inaugurazione è stato svelato uno spazio di ben 2.000 metri quadri che ospita 16 colonnine con potenze di 75 kW e 350 kW. Ma non mancano anche i Supercharger di Tesla, compatibili anche con altri marchi di veicoli elettrici. L’occasione è stata propizia per assistere alla ricarica di un camion elettrico 25 P di Scania, tramite colonnine da 350 kW.
Successivamente si punterà a creare una stazione di servizio in tutto e per tutto, con servizi che vanno al di là della ricarica del proprio veicolo (e dal Gruppo FERA intendono anche costruire un museo dell’auto elettrica).
FERA intende realizzare un edificio ad impatto zero per la ricarica dei camion
Quindi non solo l’innovazione di una stazione di ricarica da fonti eoliche, ma anche la riqualificazione di una intera area. Inoltre l’energia del vento consente di abbattere il costo dell’energia per oltre il 30% rispetto ai prezzi medi che si pagano in Italia, e a parità di potenza.
Secondo il presidente di FERA Cesare Fera, l’impianto eolico può consentire potenzialmente la ricarica di oltre 90 veicoli, in contemporanea e sfruttando la potenza UltraFast. Poi ha aggiunto sui piani futuri riguardo la stazione di Vado Ligure, come riporta la testata Vadoetornoweb: “Crediamo molto nello sviluppo elettrico del trasporto industriale: ci aspettiamo già per l’anno prossimo l’1 per cento dei camion elettrici sul totale del circolante. L’area di servizio avrà un’estensione di 3.500 metri quadrati, sei colonnine di ricarica per i camion all’interno della struttura, con punti di accesso e uscita su due strade diverse per far sì che i camion non debbano far manovra. Vogliamo realizzare un edificio a impatto zero, sull’esempio di quello che già oggi si fa in Nord Europa”.
L’investimento di Scania per la decarbonizzazione dei camion
Per quanto riguarda Scania, l’azienda continua a portare avanti un discorso incentrato sulla transizione ecologica, dopo il lancio di servizi come Scania Charging Access per ricariche digitali (sistema che approderà in Italia il prossimo anno) e l’inaugurazione di un impianto per la fabbricazione di pacchi batterie e di moduli. Paolo Carri, direttore Driving The Shift di Scania Italia, ha spiegato: “Scania sta investendo molto nei prodotti a emissioni zero, che sono già una realtà, con il trattore per semirimorchi, in consegna dall’anno prossimo, che si aggiungerà al truck da distribuzione”.
Ora l’azienda scommette sul progetto pionieristico di Vado come opportunità per accelerare verso la decarbonizzazione dei trasporti pesanti. “Potenze di ricarica fino a 350 chilowatt, come quella delle colonnine installate qui a Vado Ligure, agevolano l’elettrificazione del trasporto urbano e regionale”, ha commentato il Charging Sales Manager di Scania Group Alessio Dastice. “Ci sarà poi bisogno di un ulteriore sviluppo verso potenze più alte per il lungo raggio”, ha poi aggiunto. “Fondamentale anche la semplicità di accesso alla ricarica – ha inoltre spiegato – come il pagamento per l’utilizzatore finale, con il bisogno di omogeneizzazione delle piattaforme digitale, specialmente per il mondo B2B”. Da qui appunto il servizio Scania Charging Access “per supportare il pagamento e la fatturazione nelle colonnine di ricarica pubblica”.
Tornando alla stazione di Vado, la scelta su questa zona non è stata casuale. La località infatti è prossima ad una delle dieci direttive del sistema di reti transeuropee della mobilità, ovvero il corridoio mediterraneo.
Immagine di Copertina: FERA