Roma, 16/09/2024
Roma, 16/09/2024

Le ultime tecnologie per le auto non fanno entusiasmare i consumatori: il sondaggio (quasi) sorprendente

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Un sondaggio condotto da JD Power negli Stati Uniti ha evidenziato lo scarso interesse da parte dei consumatori e proprietari di nuovi veicoli riguardo le ultime tecnologie per le auto. Dai sistemi di automazione a quelli di infotainment

Le ultime tecnologie studiate per rendere l’esperienza in auto sempre più all’avanguardia sono davvero utili? O perlomeno, chi guida questi veicoli ha davvero necessità di sofisticati sistemi di automazione, di infotainment e tutto ciò che marchi automobilistici ed aziende stanno sviluppando negli ultimi anni? Un sondaggio condotto da JD Power rivela che i consumatori possono vivere benissimo anche senza certe sofisticazioni.

Dai sistemi di assistenza alla guida, coadiuvati da una serie di sensori, a funzioni di intrattenimento per rendere l’esperienza di guida non soltanto uno spostamento da un punto all’altro: e ancora, cruscotti che lasciano lo spazio a schermi touch avvolgenti, manopole che spariscono così come levette e quant’alto. Tutti aspetti che stanno modificando le vetture di ultima produzione e il nostro modo di concepire le auto.

Le tecnologie auto meno amate: gli schermi per i passeggeri

Il sondaggio di JD Power però, come dicevamo, ha messo in luce una percezione non così entusiasta da parte dei guidatori. Ad esempio, sul lato infotainment viene bocciata la consuetudine di inserire ulteriori schermi per i passeggeri. Come riporta Ars Technica, Ferrari è stata una delle prime ad implementare questa innovazione, che via via si è trasformata in uno schermo con diverse funzioni. Hanno poi sfruttato la medesima idea Porsche con la Taycan sino ad arrivare all’iperschermo introdotto nella Mercedes EQS nel 2021 e che occupa tutta la plancia di guida. Insomma, gli interni delle auto di nuova concezione sono diventati una specie di cineforum interattivo. Con la differenza che gli occupanti della vettura possono vedere in tempo reale anche i dati relativi alla guida, tipo la velocità.

Secondo però JD Power i consumatori non apprezzano gli schermi per i passeggeri. La società americana di ricerche di marketing infatti scrive: “Le case automobilistiche stanno ampliando la loro offerta di veicoli dotati di uno schermo di visualizzazione per i passeggeri nonostante la caratteristica sia classificata come ‘non necessaria’ dai proprietari di veicoli. La tecnologia è recensita negativamente da molti proprietari che sottolineano problemi di usabilità”.

JD Power annotta che un display extra verrebbe visto come qualcosa di utile se ci fossero più spesso passeggeri sul sedile anteriore. “Ma solo il 10% dei veicoli trasporta quotidianamente passeggeri seduti in quel posto”. E ancora, un secondo schermo rende più complesso per i concessionari spiegare come funziona quest’ultimo dopo quello principale.

Gli automobilisti bocciano i controlli gestuali

Il sondaggio di JD Power è stato svolto tra gli utenti americani (sentendo più di 81.000 di essi, proprietari da 90 giorni di veicoli del 2024) ma le loro risposte sembrano rispecchiare quelle degli automobilisti anche nel resto del mondo.

Riguardo ad esempio gli ultimi ritrovati in termini di intelligenza artificiale, gli automobilisti sembrano apprezzare il controllo intelligente del climatizzatore. Molto meno, e qui non c’è molto da stupirsi, i controlli gestuali che hanno preso piede da tempo nelle vetture di nuova produzione. Risultano problemi nel loro uso in 43,4 veicoli su 100. E inoltre non viene percepita la loro utilità. Scarso successo tra gli utenti raccolgono pure i sistemi di riconoscimento facciale. Anche perché vengono percepiti come soluzioni a problemi che gli automobilisti non sapevano di avere.

La freddezza nei confronti di alcuni sistemi di automazione alla guida

Cestinata questa tecnologia, passiamo quindi ai sistemi avanzati di guida assistita (ADAS). Gli automobilisti apprezzano funzioni come il monitoraggio degli angoli ciechi durante la retromarcia. Ma i sistemi di guida che automatizzano parzialmente l’esperienza, come l’uso del vivavoce per guidare la vetture in alcune funzionalità o manovre, sono considerati a bassa utilità.

Idem la tecnologia che permette di non mettere le mani sul volante, la forma più sofisticata attualmente di automazione. Essa pare non modificare più di tanto l’esperienza dell’utente e non sembra risolvere un problema preesistente. Insomma, si può farne benissimo anche a meno secondo gli automobilisti americani. Che preferiscono avere il controllo totale del veicolo: segno anche di una certa diffidenza nei confronti di una completa automazione delle vetture. Non una buona notizia per le case e le aziende che si stanno svenando per la guida autonoma di livello 4 o 5 (la più sofisticata possibile).

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