Di recente il gruppo Stellantis e Leapmotor, marchio cinese specializzato in auto elettriche, hanno annunciato una collaborazione che potrebbe portare sul mercato europeo BEV a prezzi competitivi
Uno dei nodi ancora da sciogliere relativi alla nuova era delle auto elettriche riguarda il prezzo. Per conquistare i consumatori e gli automobilisti – e condurli verso un cambio del loro approccio e delle loro abitudini nella mobilità su strada – è fondamentale agire sulla leva dei costi delle vetture. Una delle obiezioni mosse ai BEV, infatti, riguarda prezzi che per ora non sono esattamente accessibili.
Per ora, perché intanto la leader a livello globale nel settore elettrico, ovvero la Cina, sta puntando i mercati occidentali con veicoli a batteria a costi di listino competitivi. Un bel guanto di sfida per l’industria automobilistica del resto del mondo, segnatamente quella europea, americana e giapponese, che invece è nel pieno della transizione tra i motori a benzina e diesel, l’interregno ibrido e il futuro elettrico.
L’accordo tra Stellantis e Leapmotor per un “polo di eccellenza dell’elettrico in Cina e nel resto del mondo”
Così i grandi marchi delle nostre latitudini provvedono alle contromisure. È notizia di questi giorni l’accordo tra il gruppo Stellantis con la cinese Leapmotor. Si tratta di una delle case del Dragone, con base ad Hangzhou, impegnate nella produzione di BEV, con la quale è stata avviata “una partnership strategica a livello internazionale”, come spiega il comunicato ufficiale di Stellantis. E che “mira a creare un polo di eccellenza per la mobilità elettrica altamente competitivo ed efficiente in Cina e nel resto del mondo”.
Stellantis acquisirà il 20% di Leapmotor investendo 1,5 miliardi di euro
Per la precisione, il gruppo europeo nato dalla fusione tra FCA e PSA investirà una cifra di circa 1,5 miliardi di euro per acquisire una quota di circa 20% di Leapmotor. Nascerà quindi la Leapmotor International, una joint venture in cui Stellantis avrà il 51%, “con i diritti esclusivi per l’esportazione e la vendita, nonché la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della regione cinese”. Le prime consegne frutto della collaborazione partiranno dalla seconda metà del 2024.
Così, proprio come Volkswagen che ha investito 700 milioni di dollari per acquisire il 4,9% di Xpeng, i marchi occidentali stanno cercando di blandire la concorrenza cinese accordandosi con essa per trarre entrambi il massimo vantaggio.
E tra gli obiettivi c’è anche la possibilità di poter immettere sul mercato auto elettriche con prezzi competitivi. Stellantis in particolare “intende sfruttare l’ecosistema EV di Leapmotor in Cina, altamente innovativo ed efficiente in termini di costi”, per raggiungere i traguardi di elettrificazione fissati nel piano Dare Forward 2030 del colosso europeo.
In termini pratici, Leapmotor nel prossimo triennio coprirà una gamma di vetture che coprono l’intero range di segmenti, da A ad E, “basandosi su un’esclusiva architettura tecnica con tre piattaforme altamente scalabili con propulsori BEV e Range Extender per EV”. Il marchio inoltre si contraddistingue per un “esclusivo modello di integrazione verticale” che “massimizza la scalabilità, consentendo a Leapmotor di rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti”.
Verso il lancio di modelli elettrici a prezzi convenienti e più bassi?
Ancor più concretamente, l’investimento di Stellantis nella casa cinese potrebbe portare al lancio e all’approdo in Europa di veicoli BEV pratici e di dimensioni compatte. Delle city car elettriche insomma, come quelle sul mercato del Dragone, dai prezzi relativamente bassi (rispetto agli attuali standard) e pensate anche per un pubblico giovane.
La piattaforma sarà quella di Leapmotor, e la vettura potrebbe essere basata sul modello T01 che viene venduto nel mercato cinese ad un prezzo poco al di sotto di 20.000 euro. Probabilmente il frutto su quattro ruote e dotato di batteria della collaborazione tra le due realtà sarà lanciato nel 2026. L’obiettivo della joint venture sarà quello di vendere all’incirca 500.000 auto fuori dal mercato della Cina entro la fine dell’attuale decennio.
Stellantis e gli investimenti nell’elettrificazione
Ricordiamo che entro il 2030 Stellantis investirà più di 10 miliardi di euro nell’elettrificazione, nell’ambito del citato piano Dare Forward 2030. Entro quella data il 100% delle vendite di vetture in Europa sarà rappresentato da veicoli elettrici, mentre negli Stati Uniti la quota scende al 50%, includendo anche veicoli commerciali leggeri.
In questo piano gioca un ruolo importante anche l’investimento nel settore delle batterie, componenti fondamentali per le BEV. Al momento sono sei le gigafactory dedicate alla produzione di celle ed accumulatori, sia in Europa che in Nord America. E intanto a Mirafiori ha aperto il Battery Technology Centerdi Stellantis, il più grande in Italia e che sarà utile allo sviluppo e ai test delle batterie.
Immagine di Copertina: Stellantis