L’amministratore delegato di Maserati Davide Grasso ha parlato della transizione verso i motori elettrici in cui è impegnata la casa di Bologna e i modelli di auto elettriche in cantiere: “Non è vero che l’elettrico è noioso, ci impegniamo a mantenere il DNA del marchio nei nuovi modelli”
Se è vero che l’elettrico è la direzione (obbligata) che sta prendendo l’industria automobilistica, è altrettanto vero che le nuove auto a batteria non devono essere soltanto efficienti e sostenibili, ma anche divertenti da guidare. Questa la convinzione che guida Davide Grasso, amministratore delegato di Maserati, in una intervista rilasciata al sito Dezeen.
I primi modelli di elettriche Maserati: la Grecale Folgore
Per contestualizzare, il marchio italiano del lusso si è inserito nel segmento premium dal 2013 con vetture come Levante e Ghibli, che negli scorsi anni hanno segnato un rilancio della casa di Bologna. Nel 2022 è arrivata la Grecale, entrata nel segmento D-Suv premium, ed il passo successivo è stato la versione totalmente elettrica, la Folgore, GT a zero emissioni che approderà sul mercato da luglio 2023 e che presenta due motori elettrici da 400 kW totali (pari a 544 cv), coppia massima di 800 Nm e batteria da 105 kWh a 400 volt.
“Le auto elettriche non saranno noiose da guidare”
Grasso ha spiegato che questa nouvelle vague elettrica dovrà essere divertente in termini di esperienza di guida, alla pari delle precedenti versioni con motori termici. A suo dire, se la maggior parte delle EV è noiosa, “come ho sentito dire da altri”, allora “abbiamo davanti un’opportunità”. “Non vendiamo motori, vendiamo esperienze di guida di lusso”, ha proseguito l’ad, che ha assicurato che le nuove auto dotate della tecnologia a zero emissioni avranno lo stesso carisma dei modelli a benzina, in modo da onorare il marchio Maserati.
“Se elimini un pezzo del puzzle che è molto apprezzato, devi assicurarti di sostituirlo con qualcosa che sia a quel livello, se non superiore“, si è così espresso Grasso, che ha poi spiegato cosa ha guidato il lavoro del marchio verso la transizione elettrica: “La prima domanda che ci siamo posti è: cosa rende speciale una Maserati, e come facciamo a montare un motore diverso da quello che c’era in precedenza?”.
Le caratteristiche delle elettriche Maserati
Ecco quindi che si è cercato di preservare il DNA del marchio in termini di esperienza di guida, con la manovrabilità particolare delle vetture della casa del Tridente data dal loro lungo muso (la Folgore in particolare presenta un particolare cofano che ingloba il parafango, ribattezzato dalla casa cofango): le versioni elettriche perciò hanno una disposizione diversa rispetto alle altre BEV delle batterie, ovvero inserite nel tunnel centrale in virtù della forma a T del pacco batterie per mantenere basso il baricentro, e tre motori di cui due per ogni ruota posteriore (nella Folgore sono disaccoppiati, ovvero non è presente il differenziale).
Non solo: sempre per l’identità Maserati e per il piacere di guida, Grasso ha rivelato che è stato pure sviluppato in 18 mesi un suono del motore unico e riconoscibile per il marchio.
“I motori termici sono roba da dinosauri”
L’amministratore delegato ha poi riconosciuto che i progressi del settore automobilistico hanno fatto sì che ormai il punto di svolta sia stato superato, e che la direzione è sempre più obbligata verso l’elettrico, dove sta andando la casa di Bologna – alla pari di altri marchi di lusso e dei segmenti premium come Rolls-Royce, Alfa Romeo o Bentley – che entro il 2030 venderà solo vetture elettrificate (ma non è escluso che si possa arrivare a questo traguardo già da prima). E questo nonostante dovremmo vedere vetture Maserati con motori termici prodotte per i prossimi sette anni: un “ultimo ballo”, come l’ha definito Grasso.
Ma per quest’ultimo chi rimarrà ancorato ai motori a combustione interna sarà solo “un dinosauro”, “come chiamavamo quelli che, quando lavoravo con Apple, nel 2010-11 erano ancora fedeli al Blackberry”.
Immagine di Copertina: Maserati