Il marchio automobilistico cinese specializzato in auto elettriche NIO prepara lo sbarco in Europa, ma lo farà con un secondo marchio che proporrà una vettura entry-level dal prezzo quanto più contenuto possibile
Nel fermento delle aziende cinesi specializzate in auto elettriche (forti anche del sostegno che il Dragone da diversi anni sta dando al settore tramite una forte programmazione economica statale) spicca sicuramente NIO. La casa automobilistica di Shangai nata nel 2014 non si accontenta certo di coprire il mercato nazionale, ma guarda all’estero ed è pronta a lanciare il guanto di sfida ai marchi che stanno iniziando a sviluppare veicoli BEV approdando in Europa con una propria berlina.
Dell’arrivo nel vecchio continente si sapeva già da ottobre 2022, come ufficializzato dalla stessa azienda, ma ora abbiamo ulteriori dettagli su come si comporrà questa calata europea, grazie alle dichiarazioni dell’amministratore delegato William Li.
Come dovrebbe avvenire l’approdo di NIO in Europa
Anzitutto, questo sbarco avverrà con un ulteriore marchio, al momento chiamato Firefly, che proporrà auto elettriche con prezzi accessibili. Delle entry-level insomma, come si dice in gergo, che dovrebbero entrare in competizione con veicoli di segmenti simili come la Volkswagen ID.2all, la BEV alla portata di quasi tutti. Per questo motivo il costo dell’auto Firefly (o come si chiamerà il marchio) si aggirerà sui 30.000 euro o al di sotto come prezzo di partenza.
Secondo Li, che ha rilasciato un’intervista ad AutoCar, in Europa c’è una domanda maggiore di vetture come le berline a prezzi sostenibili e con potenze normali, e questa domanda dovrebbe essere coperta dal progetto Firefly, mentre NIO proverà l’assalto europeo entro la fine del 2023 con una versione station wagon della ET5, a sua volta nata come berlina in competizione con la Tesla Model 3.
L’asso nella manica di NIO: lo scambio batteria per auto elettriche
Dall’azienda, come ha spiegato lo stesso presidente Lihong Qin, si sottolinea comunque come il costo delle batterie avrà comunque un peso sulle nuove vetture, “ma è un problema che sta affrontando anche il resto della concorrenza, anche in Europa”. La realtà cinese comunque conta di avere un vantaggio concorrenziale con i propri modelli rispetto a quelli europei tramite la tecnologia di scambio batteria: si tratta della possibilità offerta ad un utente automobilista di poter scambiare in meno di cinque minuti il proprio accumulatore esausto con uno invece carico in uno dei punti appositi installati da NIO, al momento davvero pochi in Europa – ma Li ha promesso l’obiettivo di piantare entro il 2025 un migliaio di stazioni di scambio fuori dai confini cinesi.
Questo sistema, assieme al calo dei costi delle batterie, l’avanzare di nuove tecnologie e auto più piccole che richiederebbero accumulatori di dimensioni sempre più ridotte, potrebbe contribuire a rendere i prezzi più sostenibili, sostengono da NIO. Inoltre i modelli Firefly destinati al mercato europeo saranno comunque prodotti in Cina (nella provincia di Anhui, oggetto di investimenti anche da parte di Volkswagen), proprio per contribuire ad abbassare i costi finali. Solo in futuro potrebbe esserci l’eventuale nascita di impianti di produzione in Europa e negli Stati Uniti, a condizione di avere un volume produttivo sufficiente e a fronte di collaborazioni con partner. Intanto, nel 2024 secondo i piani di NIO dovrebbe esserci l’approdo nel mercato britannico.
Immagine di Copertina: NIO