La start-up californiana Hyperion Motors ha sviluppato assieme alla NASA una supercar ad idrogeno dalle prestazioni notevoli. Più di 2.000 cavalli e autonomia di 1.500 km, oltre a generare come scarto vapore acqueo ed acqua potabile
Se è vero che l’elettrico sembra essere la strada principalmente battuta e battibile dalle case automobilistiche quando si parla di futuro della mobilità, resistono i progetti alternativi. E come principale opzione che non sia l’alimentazione tramite batterie e ricarica alla rete c’è l’idrogeno. Certo, questa tipologia di combustibile sostenibile (soprattutto se verde) pare sia più indicata per le sperimentazioni sui mezzi pesanti tipo gli aerei o le grandi navi. Ma, come abbiamo detto, nonostante tutto non mancano prototipi autostradali.
La XP-1 di Hyperion, supercar ad idrogeno da 1.500 km di autonomia
Era il 2020 quando la start-up californiana Hyperion Motors presentò la sua XP-1. Trattasi di supercar da due posti in edizione limitata, realizzata nientemeno che in collaborazione con la NASA. Le specifiche dell’epoca parlavano di un’autonomia di ben 1.635 km, ma a distanza di qualche anno c’è stata una piccola limatura a 1.500 km.
In ogni caso un dato notevole, ma come è stato possibile? Tornando ai primi dettagli che trapelarono nel 2020, si parlava di una alimentazione tramite celle a combustibile che generano l’elettricità necessaria a muovere il veicolo basandosi su una reazione chimica tra l’ossigeno l’idrogeno, quest’ultimo in forma liquida e stoccato in un serbatoio ad alta pressione. Secondo l’amministratore delegato Angelo Kafantaris il processo di scomposizione del gas naturale per ottenere idrogeno consentirebbe non solo un’efficienza energetica pari al 90%, ma anche un processo che meglio si sposa con la produzione di massa (necessaria per rientrare nei costi per la realizzazione della supercar).
Questa specifica è stata poi confermata nei primi prototipi venuti alla luce. Così come è confermata l’assenza di una batteria vera e propria. Cosa che assieme al telaio monoscocca in titanio e fibra di carbonio contribuisce a far sì che il peso della XP-1 sia relativamente basso per una supercar del genere, ovvero 1.248 kg.
Oltre 2.000 cavalli e una velocità di punta di 356 km/h. Ed emissioni pari a zero
In termini di mere prestazioni (alimentate da quattro motori elettrici per un totale superiore a 1,5 MW), si parla di ben oltre 2.000 cv ed una velocità di punta di 356 km/h. Mentre per quanto riguarda l’accelerazione la vettura di Hyperion arriva ai 100 km/h in 2,32 secondi.
Ma il dato più interessante concerne non tanto le prestazioni quanto l’aspetto della sostenibilità. La XP-1 infatti emette dai propri scarichi vapore acqueo ed acqua potabile come risultato di scarto della reazione tra idrogeno e ossigeno. Infine, la ricarica completa (tramite un’unità mobile) avviene in cinque minuti. Secondo Hyperion la XP-1 potrà assicurare perciò una efficienza superiore del 156% rispetto alle normali BEV.
La XP-1 di Hyperion è già disponibile
Una supercar quindi che combina le alte prestazioni delle vetture del suo genere con un bassissimo impatto ambientale. Certo, dipende anche da come viene prodotto l’idrogeno per le celle combustibili (se non è di tipo verde e nel processo si utilizzano fonti fossili siamo punto e a capo). Ma di sicuro la XP-1 è una mirabile opera ingegneristica che, a differenza di altri futuribili progetti, dalla carta è diventata realtà. Ed è disponibile per gli ordini online sul sito di Hyperion.
Un modello è stato testato da Alex Hirschi di Supercar Blondie, con la giornalista che ha messo in evidenza alcuni dettagli incredibili come il suono potente e carismatico del motore, l’emissione di vapore acqueo e di acqua dal doppio scarico posteriore centrale, o la soluzione per integrare dei panelli solari con un’appendice mobile a forma di due ali che corre dalle fiancate sino al tetto della XP-1. E non manca un display immersivo e touchscreen sul cruscotto.
Anche i ragazzi di MrBeast hanno fatto un giro sulla supercar, come si può vedere nel tweet della stessa start-up.
La XP-1 ha un prezzo esagerato, ma Hyperion punta a modelli ad idrogeno più accessibili
Tanto prodigio però non è alla portata di tutti, e neppure di molti facoltosi. Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di dollari, necessari per coprire gli ingenti costi di produzione. Ma intanto Hyperion intende portare avanti la sua ricerca nel campo dell’idrogeno per proporre modelli anche più economici. Fermo restando però il vulnus delle poche infrastrutture attualmente presenti nel mondo, ovvero le stazioni di stoccaggio e di distribuzione di idrogeno.
Immagine di Copertina: Hyperion Motors