Le prime unità faranno presto il loro ingresso in Europa, una volta approvato il brevetto nel nostro Continente (dovremmo ormai esserci con i tempi). In Germania è in programma entro la fine del 2022 l’installazione di cinque punti Zoozter-100 EV in altrettante località commerciali e turistiche, in particolare due a Francoforte, due a Herrenberg
Anche in Europa e negli Stati Uniti potrebbe sbarcare la tecnologia di Zooz Power, ovvero un sistema che permette la ricarica dei veicoli elettrici anche in zone con scarsa fornitura energetica e con tempi per un pieno di energia molto ristretti rispetto a quelli attuali.
Un tempo nota come Chakratec, l’azienda, il cui nome significa in ebraico “muoversi”, ha sviluppato una soluzione tecnologica che utilizza l’accumulo a volano. Si tratta di un sistema elettromeccanico che fa sì che l’energia venga immagazzinata come energia cinetica rotazionale. I vantaggi di questo sistema riguardano gli stoccaggi in spazi ridotti, oltre a tempi di ricarica molto brevi: il tutto grazie ad un volano azionato da un motore o da un generatore.
Zooz Power, in particolare, utilizza l’energia per far girare 17.000 volte al minuto otto rotori d’acciaio (dal peso ciascuno di circa mezza tonnellata) per unità: l’energia elettrica diventa cinetica e nel processo di ricarica la rotazione si rallenta per far sì che l’energia cinetica a sua volta diventi elettrica, per passare così nella batteria del veicolo con una intensità che permette una ricarica completa della batteria del veicolo in circa 15 minuti. Il tutto utilizzando processi fisici anziché chimici, ed evitando svantaggi dei metodi tradizionali come l’inquinamento dovuto all’estrazione del litio, minerale alla base delle batterie agli ioni di litio che vengono attualmente sfruttate come dispositivi di immagazzinamento per i veicoli elettrici. Inoltre il sistema cinetico, a differenza delle normali batterie, non corre rischi di esaurimento nel tempo, ma può produrre in maniera pressoché costante gli stessi livelli di elettricità.
Altra conseguenza è l’impatto ambientale del sistema di Zooz Power: secondo un’analista citato dal quotidiano Times of Israel, viene prodotta una quantità 23 volte inferiore di emissioni di anidride carbonica rispetto ad una batteria agli ioni di litio nell’intero suo processo, dalla produzione alla discarica, passando per la catena di approvvigionamento, il funzionamento ed il riciclo. Nel ciclo di vita di 15 anni, l’unità di ricarica Zoozter-100 EV riesce a prelevare dalla rete un totale di 666.667 kWh da cui ricava 600.000 kWh di energia cinetica, rilasciando 540.000 kWh di ricarica. Infine, il sistema punta a fornire energia in aree dove la rete elettrica non è abbastanza potente.
Le prime unità faranno presto il loro ingresso in Europa, una volta approvato il brevetto nel nostro Continente (dovremmo ormai esserci con i tempi). In Germania è in programma entro la fine del 2022 l’installazione di cinque punti Zoozter-100 EV in altrettante località commerciali e turistiche, in particolare due a Francoforte, due a Herrenberg (ad una trentina di chilometri a sud di Stoccarda) ed una quinta unità in una zona ancora da definire, il tutto finanziato da una società tedesca che punta su questo tipo di tecnologia, giudicata più redditizia rispetto a quella degli impianti solari.
Verranno poi installate altre unità in Israele, con la prima in assoluto presso una stazione di servizio del gruppo Dor Alon nella città di Pètaḥ Tiqvà, mentre negli Stati Uniti due progetti pilota vedranno la luce all’inizio del 2023 a Rock Hill, nella Carolina del Sud e vicino a Miami.
Secondo l’amministratore delegato di Zooz Power, Boaz Weizer, entro il 2026 ci saranno quattro stazioni di ricarica super veloci da 150 kW distribuite ogni 80 km su tutte le autostrade interstatali degli Stati Uniti. Stando al suo condivisibile punto di vista, aumentare la quota di punti di ricarica è essenziale per rendere sostenibile la crescita del mercato dei veicoli elettrici (solo in Israele, secondo il Knesset Research and Information Center, alla fine dello scorso anno circolavano 15.000 auto elettriche per 791 unità di ricarica, che secondo Weizer richiederebbe sino a tre ore per una ricarica completa).
“Ad un certo punto avremo troppi veicoli elettrici sulla strada e molti guidatori scontenti che suggeriranno ad amici e parenti di non comprare più veicoli elettrici [perché è molto difficile caricarli]”, ha spiegato il CEO di Zooz Power. “Oggi, se ci sono 15 proprietari di auto elettriche in un quartiere con un solo caricabatterie per questi veicoli, i primi cinque potranno ricaricarsi durante la notte, ma il sesto potrebbe finire con il proprio mezzo scarico al mattino. Ci vuole una stazione di ricarica pubblica super veloce come la nostra per coloro che non possono ricaricare di notte e hanno bisogno di una soluzione rapida al mattino”, ha giustamente concluso Weizer.