Una decisione annunciata già diverso tempo fa, l’azienda tedesca ha scelto di convertire completamente la propria produzione nel proprio Paese natale. Così BMW non produrrà più motori a combustione in Germania
Un simbolo di cambiamento. È l’ultima notizia arrivata da una delle imprese automobilistiche più importanti al mondo, BMW, che ha annunciato la fine della propria produzione di motori endotermici nello Stato in cui è nata, la Germania.
Cosa significa per la Germania
I tedeschi hanno una lunga tradizione nel settore, ed è anche per questo che l’ultima scelta della storica azienda è significativa. Proprio in Germania sono nati Volkswagen, Audi, Mercedes-Benz, Opel, Porsche e molti altri brand, e ancora oggi buona parte dell’economia del Paese dipende dalla produzione di veicoli.
Qualcosa, però, dovrà cambiare. E la transizione ecologica in Europa sta spingendo le imprese tedesche a ripensarsi, al punto che BMW non produrrà più motori a combustione in Germania. Lo vuole anche il mercato: nel Paese a ottobre il 17% dei nuovi veicoli venduti erano a batteria, con un 24,5% sul totale di mezzi plugin (che possono essere anche ibridi). Un dato significativo nonostante sia in discesa a causa della fine di alcuni sussidi per chi acquista auto ecologiche.
Dove si produrrà e cosa
BMW dunque continuerà a produrre in Germania, in particolare nella sua principale fabbrica a Monaco, ma si limiterà alle auto elettriche. Cosa diversa invece per Austria e Regno Unito, dove proseguirà con la costruzione di motori anche endotermici. Insomma, il segmento ‘tradizionale’ non è stato ancora accantonato del tutto.
Era già da molto che ci si aspettava questa presa di posizione. La scelta era già stata annunciata a novembre 2020, tre anni fa, ma non era mai stata portata a termine. Oggi finalmente è successo. I 1200 operai della fabbrica saranno ora ricollocati in altre aree, e perciò – secondo quanto afferma l’azienda tedesca – non sarà perso nessun posto di lavoro.