Mentre le case automobilistiche continuano a soffrire per gli alti costi della produzione di EV e le difficoltà nel reperimento dei materiali rari, il mondo continua a chiedere veicoli a batteria sempre meno costosi. E il futuro del settore sembra essere questo: le auto elettriche diventeranno più economiche. È solo questione di tempo
Non c’è più via di fuga: tantissimi, inclusi gli europei, preferiscono pagare di meno per un’auto elettrica piuttosto che rimanere fedeli ad un marchio. Così diventa un obbligo sempre più urgente quello di raggiungere prezzi più bassi, considerando anche che la Cina sta diventando una concorrenza sempre più difficile da battere. E, se da un lato in Germania si punta sempre di più sugli EV, dall’altro lato non è tutto così semplice, soprattutto dopo la fine degli incentivi statali in diversi Stati.
Perché alcune aziende stanno rallentando la produzione
Come riportano i dati raccolti da Cox Automotive, il costo medio di un veicolo elettrico negli Stati Uniti a settembre 2023 era di poco superiore ai 50mila dollari (che sono 45mila euro). Un prezzo in discesa, ma che rimane comunque alto rispetto alla concorrenza tradizionale. Soprattutto in un periodo in cui i tassi dei prestiti sono sempre meno prevedibili a causa dell’inflazione.
“I concessionari e le case automobilistiche percepiscono la pressione sui prezzi”, ha spiegato Rebecca Rydzewski, responsabile della ricerca presso Cox Automotive. Così, “con i tassi di prestito auto ai massimi storici e i crescenti livelli di scorte, i prezzi dei veicoli nuovi continuano a diminuire”, ha aggiunto.
Allo stesso tempo, diverse imprese automobilistiche hanno deciso di cambiare i propri obiettivi per il settore degli EV. Ford ha rimandato un investimento da 12 miliardi di dollari, mentre General Motors ha abbandonato il sogno di produrre 500mile EV entro la prima metà del 2024. Chi se lo può permettere, però, continua a puntare alla vetta: è il caso di chi fabbrica soltanto auto elettriche, come Tesla, che ha annunciato di avere nei piani la realizzazione di un EV da 25mila euro entro il prossimo anno.
Le auto elettriche diventeranno più economiche
Secondo Goldman Sachs gli EV arriveranno ad avere il prezzo di un’auto a benzina entro la metà del decennio. Una possibilità che cambierebbe drasticamente il futuro della transizione ecologica dei trasporti. Ci sono tre principali motivi per cui le auto elettriche diventeranno sempre meno costose.
Il problema infrastrutturale sarà sempre meno pressante
Tra le ragioni c’è sicuramente il fatto che il problema delle infrastrutture di ricarica verrà in buona parte risolto – in particolare nelle grandi città, dove già oggi si fa sentire di meno, e sulle autostrade.
Il potenziamento delle reti di ricarica consentirà ai produttori di porre meno enfasi sul rendere le batterie sempre più grosse per aumentarne l’autonomia. Così i veicoli diventeranno sempre più leggeri ed economici.
Meno costi per i pacchi batterie
L’aumento dei prezzi delle batterie ha colpito duramente la produzione di veicoli elettrici, soprattutto considerando che già in partenza queste erano il componente più costoso delle auto. Col tempo, però, le spese dovrebbero diminuire anche grazie alla grande ricerca che si sta facendo in questo campo. È il caso, ad esempio, dell’evoluzione delle batterie allo stato solido, che sembrerebbero essere il futuro del settore. Di recente, però, si parla anche di altri generi, come ad esempio quelle metallo-aria.
“Stiamo solo grattando la superficie dello sviluppo delle batterie – ha detto David Browne, responsabile britannico del produttore di veicoli elettrici Smart –. Lavorando con i motori ICE, si inseguiva il minimo miglioramento dell’efficienza perché ci si lavorava da più di cento anni, ma la tecnologia delle batterie si sta muovendo così rapidamente e ci sono così tanti sviluppi interessanti che possiamo fare molto per migliorare l’efficienza”.
Più si produrrà, inferiore sarà il costo
Infine, la regola fondamentale del nostro sistema economico. Più si produce un dato oggetto, meno questo costerà al dettaglio. “Bisogna raggiungere una certa scala per iniziare a fare soldi con le auto elettriche e per far scendere i costi – ha commentato la direttrice di Cox Automotive, Stephanie Valdez Streaty –. Si stanno cominciando a vedere più innovazioni e migliori efficienze nel processo di produzione”.
Questo è un problema più per certe aziende che per altre. Tesla, trattando soltanto veicoli elettrici, è molto specializzata e produce già in grandissime quantità i propri veicoli. Inoltre, sta sperimentando metodi di costruzione come il cosiddetto ‘gigacasting’, che consiste nel creare grandi parti della carrozzeria di un’auto attraverso il metallo fuso versato in degli stampi ad alta pressione. Ma, se da un lato sarebbe una soluzione più economica, secondo Browne il processo rischia di aumentare i costi di riparazione.
Le imprese tradizionali, invece, hanno a tratti persino cambiato i propri piani in risposta al rallentamento della domanda pur di mantenere la propria vendita di EV entro i livelli di sostenibilità economica. Nonostante ciò, buona parte delle imprese stanno facendo molto per ampliare le linee di assemblaggio di veicoli elettrici, anche se non con la stessa rapidità di Elon Musk.