Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Auto elettriche a batteria in aumento in Europa. In Italia 6 milioni entro il 2030

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Si attende una crescita di 1 milione di auto elettriche all’anno a partire dal 2025, secondo lo studio sulla mobilità elettrica di ASviS, lo stesso anno per cui si prospetta la parità di costo dei veicoli a combustione interna ed elettrici. Le proposte per la transizione ecologica del settore trasporti

Nel 2030, ci saranno 6 milioni di auto elettriche nelle strade italiane, in linea con i programmi dei costruttori che venderanno quasi unicamente modelli elettrici dopo il 2026. Questi i dati del recente position paper di ASviS, presentato al suo Festival dello Sviluppo Sostenibile, che tiene conto di un’assenza di incentivi per EV. Il position paper formula una proposta per la “giusta transizione ecologica” del settore, verso il 10% sui consumi effettivi delle rinnovabili nei trasporti al 2030, nell’ambito del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

I prezzi delle auto elettriche

Prevista per la stessa data, ovvero a partire dal 2025-2027, il raggiungimento della parità di costo tra auto a combustione termica ed elettrica. La questione del costo elevato delle auto elettriche è ancora una delle barriere maggiori all’adozione diffusa delle BEV, e questo porterà l’elettrico a diventare una scelta sempre più vantaggiosa, in ragione dei minori costi di manutenzione e di rifornimento.

Però, le stime per il 2025 si riferiscono in realtà ad EV di piccole e medie dimensioni, che stanno iniziando ad attirare sempre più l’interesse delle case automobilistiche e degli acquirenti. “Le aspettative sono quelle di vedere una parità [di prezzo tra ICE e EV, ndr] nelle auto di piccole e medie dimensioni nei mercati nordamericano ed europeo a partire dalla metà di questo decennio” ha spiegato Timar Guell, Responsabile delle poliche tecnologiche dell’Agenzia internazionale per l’energia, a Reuters. “Per auto di grandi dimensioni come SUV e pick-up, la parità di acquisto arriverà in seguito, probabilmente dopo il 2030”, ha proseguito Guell.

L’abbandono delle auto ibride per le elettriche: in Italia HEV a +28%

Secondo i dati Acea Auto, il mercato dei veicoli elettrici a batteria (BEV) è aumentato in modo significativo in aprile nell’UE, salendo all’11,8% dal 9,11% del mese precedente. Se l’alimentazione a dominare è ancora quella a benzina (38,2% del mercato), le ibride rappresentano il 24,8% del mercato EU.

A guidare l’avanzata dell’elettrico sono Francia e Germania, con aumenti rispettivamente del 34,8% e 34,1%. Per quanto riguarda le ibride (HEV), che crescono similmente nei due Paesi, è invece l’Italia a registrare un aumento particolare: +28,3% nel primo quadrimestre del 2023. In calo invece le ibride plug-in PHEV (-5,5%), anche nel mercato più ampio per questo tipo di alimentazione, ovvero la Germania.

Dopo il 2025” anno in cui, come sottolineato, le auto ICE e BEV si avvicineranno in termini di costi, “avranno sempre meno senso le costose auto a doppia motorizzazione e le PHEV si venderanno sempre meno”, sottolinea lo studio di ASviS.

Come peserà la mobilità elettrica sui consumi del settore trasporti

La crescita delle rinnovabili e dell’efficienza ridurrà del 25% i livelli di emissioni di CO2 del settore, ma dovrà allontanarsi dalle “false rinnovabili” a favore di biocarburanti avanzati (e da rifiuti in doppio conteggio, secondo normativa europea), con idrogeno e carburanti sintetici rinnovabili per i settori hard-to-abate, o non elettrificabili in tempi brevi, come l’aviazione e la navigazione a lunga distanza.

Dei consumi energetici dei trasporti, il 90% è assorbito dal trasporto su strada, emerge dallo studio. Seguono il settore aviazione, quello della navigazione interna e, infine, i trasporti ferroviari. Il trasporto su rotaia si attesta sul 1,5% dei consumi ma è ancora da incentivare: nel 2019, secondo i dati MIMS, ha trasportato il 6,7% dei passeggeri ed il 15% delle merci del totale. Uno spostamento modale a vantaggio del trasporto ferroviario, “soprattutto merci, incrementerebbe sia l’efficienza energetica che il ruolo delle rinnovabili nel settore trasporti”: il traffico merci su ferrovia a trazione elettrica, comunque, si attesta in crescita ad un ritmo dell’8% all’anno (come nel periodo 2019-2022) e così la quota di rinnovabili nel settore.

Il passaggio alla mobilità elettrica, conclude lo studio, porterebbe ad una maggiore efficienza nei consumi del settore: scenderanno così del 22%, da 36 a 28,1 Mtep, ovvero milioni tonnellate equivalenti di petrolio, nel 2030 (rispetto ai livelli del 2021), contro i consumi elettrici che sono destinati ad aumentare di più del doppio, da 11 TWh a 24 TWh. E la rete italiana, attraverso una gestione intelligente della stessa, sarà pronta.

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