Negli ultimi anni, le case automobilistiche cinesi hanno commercializzato un numero crescente di veicoli elettrici a basso costo in Europa.
Questo business e’ guidato da BYD Co., uno dei principali sponsor del recente campionato europeo di calcio e da MG.
La sponsorizzazione di BYD del torneo di calcio Euro 2024, in Germania, ha fatto conoscere la società a 5 miliardi di telespettatori.
Quello che ha avuto inizio come una attivita’ di poco rilievo nel 2019, nel 2023 ha condotto alla vendita di piu’ di 175.000 auto, secondo i ricercatori di Dataforce.
I dati delle vendite a luglio 2024
E’ importante, tuttavia, rilevare, sempre secondo i recentissimi dati che ha condiviso Dataforce, che a luglio, nell’UE sono state immatricolate il 45% in meno di auto elettriche prodotte in Cina rispetto a giugno.
Gli esperti attribuiscono questo effetto ai dazi speciali provvisori calcolati dal 5 luglio.
Tuttavia, resta da vedere se si tratta di un trend ben preciso o di un effetto una tantum.
Gli esperti hanno analizzato i risultati di 16 paesi dell’UE che finora hanno pubblicato i dati relativi a luglio.
Poiché i mercati più grandi sono già inclusi in questo calcolo non si attendono particolari variazioni rispetto a quello che sarà il dato di chiusura.
I dati in Europa
In Germania, la quota di mercato dei marchi cinesi nelle nuove immatricolazioni di auto elettriche è scesa dal 13% di giugno all’8% a luglio.
In Francia è scesa dall’8 al 5%.
Nel Regno Unito, che non fa più parte dell’UE dopo la Brexit e non è quindi influenzato dai dazi, la quota di mercato dei produttori cinesi è aumentata a luglio.
I produttori europei, tra cui Volkswagen AG e Stellantis NV, hanno blindato le partnership con le controparti cinesi per contribuire a ridurre i costi e rimanere competitivi.
Anche le case automobilistiche cinesi stanno accelerando i piani per assemblare veicoli elettrici in Europa.
BYD, il più grande produttore di auto elettriche della Cina, è pronto ad accettare i dazi doganali e ha iniziato a commercializzare in Polonia, all’inizio di agosto, offrendo i veicoli al consueto prezzo di listino, ma e’ anche pronto ad aprire un nuovo impianto produttivo in Ungheria.
I produttori cinesi hanno rappresentato quasi il 9% di tutti i veicoli elettrici venduti in tutta la regione nel 2023.
I dazi sono realmente la via da percorrere?
Sebbene le auto a batteria rappresentino solo una piccola fetta del mercato automobilistico europeo, il loro numero è aumentato rapidamente e l’Unione europea conta sulla tecnologia per guidare l’innovazione in quanto le vendite di auto a combustione saranno gradualmente eliminate entro il 2035.
Ciò crea un dilemma per i responsabili politici dell’UE, che vogliono anche proteggere un’industria che vede occupati milioni di lavoratori.
Un’indagine dell’UE, a marzo, ha rilevato che i sussidi cinesi hanno aiutato le case automobilistiche del paese a vendere veicoli elettrici a prezzi così bassi da danneggiare la concorrenza.
L’UE ha, quindi, istituito norme provvisorie che aumentano i dazi, a partire dal 5 luglio 2024.
Anche se l’impatto sulle case automobilistiche si avvertirà effettivamente da novembre se e quando l’imposizione dei dazi diventerà effettiva.
L’Europa è tutt’altro che unita sulla questione, sollevando dubbi sul fatto che i prelievi possano essere la scelta migliore per supportare il mercato interno.
La minaccia di innescare una guerra commerciale con Pechino è viva e sentita. Bisogna comprendere con lucidità se possa rappresentare la mossa giusta.
Occorre tener presente, inoltre, che si assiste ad un rallentamento globale della crescita delle vendite di veicoli elettrici che ha messo sotto pressione i produttori quasi ovunque e per molte case automobilistiche europee si è intrapresa una strada senza uscita che non renderà più competitivi i prodotti europei.
Tariffa del 9% su Tesla e nuove percentuali di dazi
La Commissione europea ha appena divulgato alle parti interessate le variazioni sui possibili dazi compensativi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina.
Queste nuove tariffe sono il frutto di una serie di interlocuzioni tra le parti interessate sui dazi compensativi provvisori pubblicati il 4 luglio 2024, nonché la conclusione di una serie di fasi investigative che non erano state completate nella prima fase, quella provvisoria.
Anche questo ulteriore passaggio si pone come obiettivo quello di dare alle parti interessate l’opportunità di commentare le azioni delineate.
Le parti interessate hanno anche la possibilità di richiedere audizioni il prima possibile e di fornire osservazioni entro 10 giorni.
Nel momento in cui la Commissione avrà analizzato tutti i commenti delle parti interessate e gli Stati membri avranno espresso il loro parere, la decisione finale sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Dopodiché, la Commissione presenterà la determinazione finale agli Stati membri, che voteranno secondo la procedura di esame. Tale voto avrà effetto vincolante.
Le misure definitive devono essere imposte entro e non oltre 4 mesi dall’imposizione dei dazi provvisori.
Un regolamento di esecuzione della Commissione contenente le conclusioni definitive dell’inchiesta sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro il 30 ottobre 2024, o comunque entro un massimo di 13 mesi dall’avvio delle procedure.
Eventuali misure saranno in vigore per 5 anni, prorogabili su richiesta motivata e successiva revisione.
Le nuove aliquote
In particolare, è arrivato un leggero adeguamento delle aliquote:
- BYD: 17,0%
- Geely: 19,3%
- SAIC: 36,3%
- Altre società collaboranti: 21,3%
- Tutte le altre società non collaboranti: 36,3%
Inoltre, è stata decisa un’aliquota individuale per Tesla come esportatore dalla Cina, stabilita al 9%, almeno in questa fase.
In questa fase, infatti, e’ prevista anche la possibilità per diversi esportatori cinesi e alcune joint venture con produttori UE, che non esportavano ancora al momento del periodo di inizio delle fasi preliminari di attivita’ da parte della Commissione, di beneficiare dell’aliquota del dazio inferiore prevista per le loro società collegate collaboranti e la decisione di non riscuotere retroattivamente i dazi compensativi.
E’ necessario tener presente che i dazi compensativi vanno aggiunti al dazio all’importazione del 10% riscosso sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria.
Tesla, esame individuale
Tesla ha provveduto a presentare una richiesta motivata di “esame individuale” per determinare il suo livello di dazio in base alle sovvenzioni specifiche ricevute.
Questa richiesta è stata sottoposta a un esame approfondito. Le possibili differenze nei livelli di dazio, a seguito delle analisi condotte dalla Commisione europea, riflettono i diversi livelli di sovvenzione tra i diversi regimi, influenzati da elementi come il livello di cooperazione e le diverse strutture organizzative.