I due settori più classici dei software per auto stanno per cambiare, mentre altri ne nasceranno. È il futuro della creazione di veicoli, e avrà sempre più importanza
Un’immensa pressione. È quella a cui sono sottoposti i due mercati dei software per auto presenti in questo momento. Si tratta di quello del software di bordo e quello degli strumenti software, entrambi business-to-business, il cui flusso di entrate oggi è garantito principalmente dalle vendite dei veicoli. Mercati che, man mano che il veicolo tradizionale si evolve, sono sempre più definiti dalle aspettative dei clienti, che si aspettano venga fornito nuovo valore proprio attraverso i nuovi software.
Cosa succederà ai software per veicoli
Software standard o personalizzati, generici o specifici del settore, infrastrutturali o applicazioni. Sono solo alcune delle varietà di prodotti che stanno entrando nel mondo dell’informatica legata ai veicoli. E che andranno monetizzati il prima possibile, dato che non tutto può dipendere dalla vendita di mezzi il cui ciclo di vita medio è tra i dieci e quindici anni.
Quello che bisognerà aspettarsi è la nascita di cinque mercati o ecosistemi per i veicoli. I mercati tradizionali si trasformeranno, e ne nasceranno altri tre. Perché ciò avvenga, però, devono avvenire tre trasformazioni chiave.
Il primo cambiamento, la possibilità di aggiornarsi
Anzitutto, affinché il software possa cominciare a dipendere sempre di meno dalle vendite, deve essere aggiornabile. Insomma, il suo ciclo di vita non può dipendere dall’hardware, ovvero la macchina su cui viene installato. Questo deve cominciare a durare tra i pochi mesi e i due anni, e non di più.
Questo significa che dovrà essere possibile effettuare degli ‘upgrade’ parziali (delle funzioni) da remoto. Per farlo si sta già parlando di un’unica piattaforma software per quasi tutte le linee di veicoli.
La seconda trasformazione, il valore per la persona
Bisognerà poi agire per rendere il software qualcosa di cui i clienti riconoscano il valore per la loro vita. Il modo migliore è quello di puntare sui sistemi avanzati di assistenza alla guida. Le funzioni software devono diventare dei veri e propri prodotti a sé che siano utili per la persona, e non soltanto delle caratteristiche o delle peculiarità da apprezzare quando si usa il veicolo per svago.
L’importanza della monetizzazione
Tutto questo, chiaramente, nell’ottica di una sfruttabilità economica maggiore. In sostanza, gli aggiornamenti più ricorrenti e la creazione di prodotti di valore per le persone rendono i nuovi software più facili da vendere con cadenza ben più costante rispetto all’acquisto di un nuovo mezzo.
La parte dell’aggiornamento è fondamentale perché, ad esempio, Apple non sarebbe in grado di mantenere il proprio sistema operativo se ogni applicazione fosse legata a una generazione di hardware. E ogni iPhone non avrebbe successo senza l’app store, che rendono diverse le possibilità di utilizzo di uno smartphone.
I risultati di queste trasformazioni
Il primo raggiungimento a cui si arriverà con questi cambiamenti sostanziali sarà quello di trasformare la catena di fornitura. I produttori di auto potranno assumere le proprietà delle piattaforme software e comprarli direttamente dai fornitori. Nel frattempo, per migliorare i prodotti si troveranno a dover collaborare anche in modo open-source.
Le imprese dovranno anche concentrarsi su aspetti rilevanti come omologazione, protezione e – soprattutto, come abbiamo già visto – sicurezza.