Roma, 03/12/2024
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L’ammoniaca verde: una soluzione per trasportare l’idrogeno

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L’idrogeno prodotto in maniera sostenibile ha un potenziale che finora è risultato frenato dalle complessità di produzione, stoccaggio e trasporto. Per quest’ultimo, arriva una soluzione dagli Stati Uniti

In un mondo che cerca opzioni ecologiche sempre più innovative, l’idrogeno è tra i temi più caldi e su cui si investe sempre di più. Lo dimostra anche l’appena uscito Rapporto sulle Rinnovabili dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) che, oltre alla crescita della domanda di biocarburanti a livello globale, segnala l’idrogeno ecologico come uno tra gli oggetti di maggiore attenzione da parte delle istituzioni oggi.

D’altronde, si tratta di un combustibile con un rapporto peso/energia ineguagliabile, e che porta con sé tutti i vantaggi dell’essere una fonte di energia rinnovabile. Le criticità risiedono nel fatto che è difficile da produrre, conservare e trasportare. Ma un recente studio propone una soluzione e sostiene che portare l’idrogeno da un posto all’altro potrebbe non essere più così complesso.

Una soluzione ai problemi di trasporto dell’idrogeno

I problemi legati alla sostenibilità, l’energia impiegata e i costi hanno sempre preoccupato i ricercatori e le aziende interessate all’idrogeno.

“Le autobotti di idrogeno liquido sono la soluzione più economica, ma c’è una grande spesa in energia e in costi associata alla liquefazione dell’idrogeno”, ha osservato il Dipartimento per l’Energia americano in una nota. Da qui è nato l’interesse per l’utilizzo di un mezzo secondario. Secondo il dipartimento, infatti, spostare l’idrogeno all’interno dell’ammoniaca (NH3) per poi separarlo a fine percorso potrebbe essere un modo economico ed efficiente per risolvere la questione. “L’ammoniaca – continua il rapporto IEA è uno dei pochi materiali che possono essere prodotti in modo economico, trasportati in modo efficiente e trasformati direttamente per produrre l’idrogeno e un sottoprodotto non inquinante”.

Come produrre ammoniaca “verde”

In molti a questo risponderebbero dicendo che non sempre la produzione di ammoniaca è stata particolarmente “verde”: buona parte dei metodi per produrla richiedono l’utilizzo di gas e altre risorse fossili. Ma non tutte. L’idrogeno può essere “blu”, ovvero ricavato attraverso sistemi elettrolitici che usano l’energia rinnovabile per ricavare l’idrogeno dall’acqua. Per quanto riguarda l’azoto, si prende facilmente dall’aria: ed ecco l’ammoniaca verde.
Quasi un gioco da ragazzi. Al punto che si sta pensando di creare pale eoliche attraverso le quali gli agricoltori possano sia produrre da sé energia rinnovabile che idrogeno come carburante e fertilizzante a base di ammoniaca.

Le origini di un’idea che piace anche a Siemens

In realtà l’interesse nell’ammoniaca verde era già stato espresso diverso tempo fa: il primo studio in merito è stato pubblicato ben 16 anni fa. Allora, però, l’idrogeno interessava meno e veniva visto come una possibilità, sì, ma per il futuro. E il futuro è arrivato: oggi sono sempre di più le imprese incuriosite da progetti come quello dell’ammoniaca come vettore per il trasporto di idrogeno.

Tra queste anche Siemens Energy, che con un consorzio costituito insieme a Fortescue Future Industries, GeoPura e Innovate UK vuole costruire un separatore di ammoniaca da 4 milioni di euro a Newcastle, in Regno Unito. “Il sistema sarà progettato così da consegnare idrogeno ad alti livelli di purezza, adatto all’uso nelle celle a combustibile PEM”, ha spiegato Siemens in merito al progetto. “Filtrerà l’idrogeno mentre blocca altri gas, così che possa essere usato come carburante e convertito se necessario”.

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