Due esempi di intelligenza artificiale applicata alla mobilità e in particolare alle auto elettriche dimostrano che non c’è solo la guida autonoma: si possono infatti usare i propri dati biometrici per aprire la portiera o ottenere ricompense con la guida sicura
L’intelligenza artificiale potrebbe portare una ventata di innovazione anche nelle auto. Questa tecnologia sta già facendo alcuni passi in avanti sul fronte della guida autonoma, ma le applicazioni possono essere ad ampio raggio, come dimostra anche il caso di ChatGPT e il suo sbarco nell’automotive con General Motors.
La prospettiva è di avere nel proprio garage non solo una semplice automobile, ma un macchinario sofisticato che oltre ad interagire con il suo proprietario riesce pure a leggere e valutare i suoi comportamenti. Senza poi dimenticare la possibilità di rendere la guida un’esperienza confortevole e totalizzante.
Hyundai Face Connect: l’intelligenza artificiale per aprire la portiera dell’auto elettrica
Tramite IA e la blockchain, ad esempio, Hyundai e la sua divisione di alta gamma Genesis ha prodotto un software di riconoscimento facciale per i propri modelli elettrici. Il Face Connect ha debuttato nel 2021 a partire dalla GV60, ed è basato su una telecamera Near Infrared (NIR) associata ad una tecnologia di deep learning, tipico dell’intelligenza artificiale. Avvicinandosi alla portiera della Genesis GV60 il proprietario del veicolo verrà riconosciuto tramite il suo volto, senza dover usare una chiave per entrare nell’auto.
Si tratta di una ulteriore evoluzione per il riconoscimento del guidatore da parte di Hyundai, dopo il debutto nel 2019 dello scanner di impronte digitali nel Suv Santa Fe. Ma non solo: il Face Connect non si limita solo ad aprire le porte dell’auto, ma grazie al profilo salvato nel software può automaticamente regolare specchietti laterali, volante, sedile e le impostazioni del sistema di infotainment in base alle preferenze e comodità del proprietario. Il Face Connect inoltre riconosce il volto dell’automobilista anche in condizioni di scarsa visibilità come in caso di maltempo o durante la notte. Infine, per quanto riguarda la sicurezza, i dati biometrici sono crittografati ed archiviati in modo sicuro, con la possibilità di cancellarli in ogni istante.
Il Driver Reward Program di Tata Elxsi e Cultos Global
Dal gruppo Tata arriva invece una ulteriore applicazione dell’intelligenza artificiale. La sua branca dedicata alla progettazione di servizi tecnologici anche nel settore automobilistico, ovvero Tata Elxsi, ha firmato una collaborazione con Cultos Global per lanciare il Driver Reward Program.
Si tratta di un innovativo programma che mira a raccogliere i dati relativi al comportamento di guida di un automobilista per migliorare la sicurezza e premiare comportamenti virtuosi. Le informazioni raccolte tramite sensori che monitorano lo stile di guida e sistemi avanzati di assistenza alla guida diventeranno una specie di scheda di valutazione, che a sua volta sarà convertita in token. Attraverso la cosiddetta gamification il proprio stile di guida ragionevole viene ricompensato con dei token spendibili per incentivi, l’assicurazione o altri vantaggi. Il tutto sfruttando anche un modello blockchain offerto da Cultos Global e studiato per essere affidabile, versante privacy incluso, e la piattaforma per i veicoli connessi di Tata Tether Connected Vehicle.
Nitin Pai, Company Security Office di Tata Elxsi, ha commentato: “Questa collaborazione segna un’importante svolta nel nostro percorso per sfruttare le tecnologie all’avanguardia e migliorare la sicurezza e l’esperienza di conducenti e passeggeri. E questo che si tratti di un fornitore di mobilità, di un marchio di veicoli, di un proprietario di flotte o di un’autorità di trasporto su strada che mira a influenzare positivamente il comportamento dei conducenti e la sicurezza stradale“.