SlashGear mette in rassegna undici innovazioni che potranno cambiare la mobilità oltre le auto elettriche: dalle batterie a stato solido di Toyota agli pneumatici airless di Michelin, passando per carrozzerie che cambiano colore alle strade che ricaricano i veicoli per induzione
Non c’è soltanto l’elettrico: il mondo delle auto sta andando verso tecnologie più raffinate, che coinvolgono diversi aspetti dell’esperienza di guida. Dall’alimentazione alla componentistica, passando poi per aspetti seri (come la sicurezza) a quelli più frivoli (l’infotainment). Il magazine SlashGear ha messo in fila undici innovazioni che cambieranno il nostro modo di vivere l’automobile, e che vi proponiamo di seguito.
Le batterie a stato solido per le auto elettriche di Toyota
Alcune di queste novità sono state già affrontate da noi. Parliamo ad esempio delle batterie a stato solido annunciate da Toyota. Il colosso automobilistico nipponico, come sappiamo, ha impresso una decisa inversione ad U riguardo il tema della mobilità elettrica, snobbata – se non disprezzata – dal precedente presidente Akio Toyoda per poi essere saggiamente rivalutata (con un po’ di ritardo) dal nuovo vertice con a capo Koji Sato.
Per poter recuperare il terreno perduto rispetto alla concorrenza (in primis cinese, estremamente avanti), Toyota punterà non soltanto alla produzione di nuove EV, ma su tecnologie che la possano proiettare in una posizione privilegiata e da competitor nel mercato. Da qui lo studio su batterie allo stato solido, ritenute l’immediato futuro delle BEV, che punta a celle più leggere e più piccole del 50%, meno costose e con un’autonomia che partirà subito dai 1.200 km per la prima generazione di batterie, e tempi di ricarica rapidi pari a dieci minuti. Qui avevamo illustrato i dettagli e la possibile data di lancio.
Auto elettriche, prototipo di Nyobolt che si ricarica in sei minuti
A proposito di ricarica rapida, la start-up britannica Nyobolt ha annunciato una vettura elettrica che non fa affidamento sulle batterie a stato solido, ma che promette comunque un tempo di ricarica pari a soli sei minuti.
Il prototipo dell’auto sportiva (realizzato con il designer Ian Callum) è dotato infatti di una batteria da 35 kWh, con autonomia dichiarata di 250 km. Nel dettaglio, si parla di celle con all’interno un anodo di tungsteno, caratteristica che consente una ricarica così rapida. Nyobolt inoltre ha assicurato di aver effettuato test su oltre 2.000 cicli di ricarica veloce, dai quali non risulta un calo notevole della capacità prestazionale delle batterie. La produzione delle stesse dovrebbe partire nel 2024, mentre il prototipo – la Nyobolt EV – dovrebbe essere prodotto in serie limitata.
L’hypercar Bertone alimentata con un combustibile da fonti plastiche
A proposito di alimentazioni alternative, l’italiana Bertone alla fine dello scorso anno ha presentato la GB110, una hypercar che celebra i 110 anni della nascita dell’iconica azienda automobilistica. Con un design a cuneo marchio di fabbrica di Bertone, la vettura da 1.110 cv e 1.000 Nm di coppia è la prima del suo genere ad essere alimentata da un carburante originato da rifiuti plastici.
Ciò è possibile grazie alla collaborazione con Select Fuel, che ha brevettato questa tecnologia che permette basse emissioni di CO2. Un’alternativa per gli attuali motori termici tradizionali, in attesa che quelli elettrici conquistino il totale predominio. Per ora il processo di trasformazione dei rifiuti in plastica in carburante petrolchimico è possibile su scala ridotta, ma si punta a far sì che si possa adattare questo combustibile per tutte le auto termiche, Creando al tempo stesso una domanda per plastiche in disuso che potranno così avere una nuova ed utile via anziché inquinare.
Il Suv elettrico Fisker Ocean con i pannelli solari sul tetto
Lo scorso maggio è approdato sul mercato europeo (ma per ora non in Italia) il Suv elettrico Fisker Ocean. Si parte con l’Ocean One, seguito poi a settembre dall’Ultra (a trazione integrale) e dalla versione Sport a trazione anteriore.
La caratteristica che distingue questo mezzo dagli altri Suv però è la presenza di pannelli solari sul tetto, che secondo l’azienda costruttrice garantirebbero sino a 2.400 km di autonomia all’anno. Vedremo se il Fisker Ocean riuscirà in un tentativo già portato avanti in questi anni da vari prototipi di auto con pannelli fotovoltaici.
Auto elettriche: la Yangwang U9 di BYD dalle innovative sospensioni, in grado anche di saltellare
Le innovazioni per la mobilità riguardano anche la componentistica. È il caso ad esempio di una consolidata realtà automobilistica cinese come BYD, pronta all’assalto dei mercati esteri. Il marchio ha sviluppato per la supercar di lusso Yangwang U9 da oltre 1.000 cv un sofisticato sistema sospensivo attivo chiamato Disus-X.
Grazie a questa tecnologia la vettura può viaggiare con una ruota letteralmente bloccata, ma non solo. La supercar può compiere anche di piccoli balzi grazie ad un controllo selettivo degli ammortizzatori di ciascuna ruota. Il sollevamento dinamico delle sospensioni può essere utile in caso di strade sterrate, che richiedono un’altezza da terra maggiore.
Gli pneumatici airless di Michelin
Una innovazione ugualmente stupefacente è stata proposta da Michelin per i propri pneumatici. Parliamo delle gomme airless, forse la rivoluzione più importante in un settore sostanzialmente quasi immutato se parliamo di cambiamenti drastici.
Da anni la multinazionale francese lavora agli Uptis, pneumatici senza aria e testati di recente anche a velocità superiori a 200 km/h, senza danneggiarsi né forare. Realizzati con plastica rinforzata con fibra di vetro per le parti interne flessibili, queste coperture infatti non temono il rischio di bucarsi. Per ora sono stati montati a inizio anno su una flotta di veicoli per consegne DHL a Singapore, in modo da ricavare dati preziosi sull’usura delle gomme prima del lancio su mercato, ancora non ufficializzato.
La carrozzeria di BMW che cambia colore
Altra chicca è quella proposta da BMW, presentata al CES di Las Vegas dello scorso anno. Si tratta della tecnologia alla base della iX Flow E-Ink, che permette di cambiare colore istantaneamente alla carrozzeria dell’auto. Non un semplice capriccio estetico, quanto un modo per risparmiare su riverniciature e pellicole, oltre a tenere fresca la vettura d’estate con colori tenui (nella prima versione è disponibile solo una scala di grigi) e più calda d’inverno con tonalità tendenti al nero per assorbire i raggi solari.
Il prototipo è ancora in fase di sviluppo, e non si esclude di implementare questa tecnologia anche nei pannelli interni dell’auto, in particolare per i comandi interni.
La pellicola antigraffio e rigenerante di Llumar
A proposito di carrozzerie, Llumar (specializzata in pellicole adesive per vetri ed edilizia) ha studiato un tipo di pellicola che protegge la verniciatura dell’auto. La caratteristica è che essa protegge dai graffi, bolle o macchie, rigenerandosi in pochi minuti grazie ad una colla che resta liquida anche dopo l’applicazione.
Ovviamente non può nulla contro eventuali danni al pannello sottostante, ma comunque previene il rischio di spese ingenti dal carrozziere per rifare a nuovo la superficie della vettura in caso di graffi, scolorimenti o vernice screpolata. La pellicola Llumar è già disponibile presso rivenditori specializzati (in Italia è venduta ed applicata dalla carrozzeria Granelli a Curno, in provincia di Bergamo).
WayRay sta sviluppando display per auto a realtà aumentata
Passiamo quindi all’infotainment delle auto, parlando di display head-up. Si tratta di dispositivi che proiettano le informazioni sul parabrezza, o che comunque, come dice il loro nome, permettono al conducente di tenere la testa dritta e non abbassarla per controllare i dati. Il tutto senza distogliere lo sguardo dalla strada davanti.
L’azienda specializzata in questo tipo di tecnologia WayRay sta sviluppando display olografici a realtà aumentata di ultima generazione. Le informazioni proiettate non solo riguarderebbero le indicazioni sul tragitto, ma anche annunci pubblicitari in modo da rendere più convenienti le corse in taxi o sugli Uber. Per ora siamo in fase di prototipi allo studio, ma intanto WayRay può contare sul supporto da parte di realtà come Hyundai e Porsche che hanno investito sulla start-up.
L’hypercar elettrica McMurtry Spéirling diventa di serie: deportanza record
Negli ultimi mesi è sbarcata sul mercato un’auto da record, ovvero la McMurtry Spéirling. Parliamo di una hypercar elettrica che nel 2022 ha percorso il tracciato della cronoscalata di Goodwood (con a bordo l’ex F1 Max Chilton) in 39,08 secondi, 0,8 secondi in meno rispetto al record di Romain Dumas del 2019 con l’altrettanto elettrica Volkswagen ID.R.
L’auto è una sportiva dalle dimensioni compatte (3,45 m x 1,58 m x 1,02 m, ma pedali e volante sono regolabili), con un peso inferiore ai 1.000 kg e un motore da 745 kW (1.000 cv). Il pacco batterie è di 60 kWh, con tempi di ricarica pari a 20 minuti. Ma la caratteristica più innovativa della McMurty è il sistema di ventole che permette un’aderenza senza precedenti alla strada. Ciò fornisce quasi 2.000 kg di carico aerodinamico, grazie all’aspirazione dell’aria sotto la vettura. La produzione in serie sarà limitata (solo 100 esemplari) e perlopiù votata alla pista. Le consegne avverranno nel 2025, ed il costo sarà di 954.000 euro.
Auto elettriche che si ricaricano in marcia sulle strade: il progetto svedese
Chiudiamo la rassegna di SlashGear parlando di infrastrutture. Abbiamo già affrontato in precedenza il fenomeno delle strade che ricaricano per induzione i veicoli elettrici che vi transitano. Ebbene, in Svezia un’agenzia statale di trasporti sta portando avanti lo sviluppo di questo tipo di strade, per ora per camion e veicoli commerciali. Questo per via dei loro pacchi batterie più pesanti e per consentire ai veicoli di questo tipo una migliore autonomia. Si comincerà con un tratto di prova, per poi procedere con i lavori di elettrificazione entro il 2025.
Ancora da decidere il metodo di ricarica. Le opzioni riguardano un sistema di cavi aerei simili a quelli che si utilizzano per i tram (non adatto però alle normali auto elettriche), oppure un binario sul fondo stradale. Altrimenti, la ricarica induttiva wireless, come nel progetto Arena del Futuro del Gruppo Stellantis in un tratto della A35 BreBeMi. Un metodo decisamente più indicato per la mobilità di tutti i giorni.
Immagine di Copertina: Nyobolt