L’ultima innovazione nel settore della mobilità elettrica è l’automazione dei processi di ricarica dei veicoli. Ecco i prototipi della cinese NaaS e di Hyundai di robot che attraccano il cavo della colonnina allo sportello della vettura
È possibile automatizzare il processo di ricarica di una vettura elettrica, senza alcun intervento umano? Ovvio, è possibile pure questo nell’era in cui la tecnologia anche associata ai veicoli EV e BEV sta facendo passi da gigante, puntando a diventare sempre più protagonista della nostra quotidianità. L’interesse per soluzioni automatizzate è mostrata anche dal recente accordo tra Terna, gestore della rete elettrica nazionale, e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), che realizzeranno soluzioni robotiche per la gestione della rete italiana: anche in questo caso, robot autonomi che possano monitorare le stazioni a sostegno del personale.
Raccontiamo due innovazioni che arrivano dall’Asia, a partire da quella Cina che decenni fa ha intuito le potenzialità del settore elettrico applicato alla mobilità (anche perché dal punto di vista automobilistico non aveva altri asset notevoli).
Il robot per la ricarica intelligente di Naas Technology
NaaS Technology, ambiziosa azienda cinese specializzata in forniture di servizi di ricarica (ben 515.000 caricabatterie collegati al 31 dicembre 2022), a sua volta facente parte del gruppo impegnato nella digitalizzazione dell’energia nel Paese del Dragone, ovvero Newlinks Technology Limited, ha annunciato il lancio del suo primo robot di ricarica per auto elettriche, capace di svolgere in maniera autonoma le operazioni per le vetture.
Il robot è dotato di un braccio automatizzato che attracca il cavo alla porta di ricarica, svolgendo in maniera intelligente la funzione. Il dispositivo, antiurto ed impermeabile, svolge il suo lavoro basandosi su tecnologie come il 5G, il Vehicle-To-Everything (ovvero i sistemi di ricarica bidirezionale), il deep learning, localizzando da solo la vettura e sganciandosi autonomamente una volta completata la sua funzione. Il robot è compatibile con i principali marchi automobilistici grazie ad una open API, e si può utilizzare senza limitazioni di orario.
La proposta di Hyundai
Un Automatic Charging Robot è stato presentato anche da Hyundai durante il Seoul Mobility Show 2023 che si svolgerà per tutta la settimana in casa della multinazionale coreana. Anche in questo caso parliamo di un dispositivo che collega il cavo della colonnina di ricarica allo sportello dell’auto elettrica, per poi rimuoverlo una volta conclusa l’operazione.
Il software del robot Hyundai valuta le variabili associate alla ricarica, dalla tipologia di veicolo alle condizioni meteo passando per il peso del cavo, nonché eventuali ostacoli, e comunica con l’auto per stabilire la posizione della stessa, ma anche l’angolazione grazie ad un algoritmo che sfrutta le telecamere 3D del dispositivo. Per ora parliamo di un prototipo, ma secondo l’Head of Robotics Lab di Hyundai Motor Group Dong Jin Hyun l’ACR renderà più semplice la ricarica dei veicoli “soprattutto in ambienti bui o che presentano ostacoli”. Inoltre, “il robot migliorerà anche l’accessibilità, in particolare per le persone con difficoltà motorie, che potrebbe riscontrare impedimenti visti i cavi più spessi e pesanti per la ricarica rapida”.