Roma, 16/09/2024
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F1, dal 2026 la nuova era più elettrica e sostenibile per le monoposto. Anche con i biocarburanti

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La F1 dal 2026 entrerà in nuovo ciclo di regolamenti tecnici. Ciò significa monoposto con molte novità a livello di dimensioni, peso, aerodinamica e power unit. Ci sarà una maggiore enfasi sulla parte elettrica, e verrà introdotto un carburante 100% bio e sostenibile

Il 2026 segnerà una nuova era per la F1, almeno per quanto riguarda i regolamenti tecnici. La FIA lo scorso giugno ha presentato le novità che ridefiniranno le monoposto in griglia a partire da quella stagione, con cambiamenti incisivi a livello di power unit e di aerodinamica (e non solo).

F1 2026: monoposto più leggere, una nuova aerodinamica e l’evoluzione della power unit

A partire dalle dimensioni delle vetture, più ridotte oltre ad essere più leggere di 30 kg, ed ali anteriori e posteriori caratterizzate da un’aerodinamica attiva. Innovazioni che sono funzionali anche al superamento del DRS (Drag Reduction System) in termini di sorpassi, soppiantato dal nuovo Manual Override.

Ma ci sono novità importanti anche a livello delle power unit, come anticipato. Premessa: attualmente le monoposto corrono con motori V6 turbo-ibridi da 1,6 litri, introdotti nel 2014 in luogo dei V8 da 2,4 litri. Siamo lontani dalle epoche dei turbo degli anni Ottanta, degli aspirati da 3,5 litri sino ai primi Novanta e i rumorosi V10 tra i Novanta e i primi Duemila. Nel corso degli ultimi decenni la F1 è andata sempre più in direzione dell’efficienza e della sostenibilità, a costo di sacrificare il caratteristico suono dei motori. Ma, al tempo stesso, riducendo le emissioni prodotte di poco più oltre del 20%.

Maggiore enfasi sulla parte elettrica e sparisce l’unità MGU-H

Il V6 tra due anni farà un ulteriore passo in avanti in termini di sostenibilità. Ci sarà maggior enfasi rispetto ad ora sulla parte elettrica, con batterie più potenti e un rapporto più paritario con la parte termica. Al momento questo bilanciamento vede più quest’ultima preponderante, in un rapporto 80/20 con l’elettrico. Sui circa 1000 cavalli di potenza delle monoposto 2026 (almeno sino ai nuovi motori che vedremo nel 2030), più o meno 475 saranno infatti prodotti dalla parte elettrica. Di contro, l’unità termica passa dai circa 750 cv attuali a 535.

Sempre dal 2026 sparirà la MGU-H, unità motogeneratrice che recupera l’energia cinetica generata dal turbocompressore. Questo perché le nuove MGU-K (evoluzione del vecchio KERS, che nel corso delle frenate recupera l’energia cinetica per trasformarla in elettrica) saranno più pesanti e con il surplus di potenza che abbiamo visto. Quindi in frenata le monoposto recupereranno molta più energia elettrica rispetto a ciò che avviene attualmente.

Dal 2026 i carburanti saranno al 100% bio

Un altro aspetto importante in termini di sostenibilità riguarda i carburanti. Attualmente le vetture utilizzano per il 10% etanolo rinnovabile, introdotto dal 2022. Ma dal 2026 la percentuale bio salirà al 100%. In pratica, le auto correranno con un serbatoio occupato da un biocarburante rinnovabile. Una miscela ottenuta in laboratorio, e non da fonti fossili, di prodotti agricoli nella benzina ed etanolo sintetico.

Il processo di creazione compenserà in questo modo le emissioni di CO2 che restano ancora come sottoprodotto della combustione. Avremo quindi un carburante che a monte ha prodotto zero emissioni nette nel processo di produzione. Non è un aspetto secondario. Infatti, le innovazioni nel motorsport e nella F1 in particolare sono il banco di prova per quelle che vedremo nelle auto che guidiamo tutti i giorni. Un biocarburante totalmente sostenibile in termini di creazione e di sintesi, e che non fa uso di fonti fossili per la sua produzione, potrebbe essere la chiave di volta per consentire ai motori termici di sopravvivere nel mercato di fronte all’avanzata delle auto elettriche. Certo, il dibattito è aperto, ed è più ipotizzabile il fatto che i carburanti bio e sintetici possano avere molte più chance nei mezzi pesanti (camion, navi, aerei) che nelle auto.

Immagine di Copertina: FIA

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