Quei sali che usiamo quando la temperatura scende e la strada si gela potrebbero non essere la migliore opzione per le nostre auto e per l’ambiente. Ma presto potrebbe arrivare un’alternativa con sali a base di acetato
Succo di barbabietola e siero di latte sulle strade degli Stati Uniti: non è uno scherzo o una protesta, ma il modo in cui alcuni Stati si stanno attrezzando per affrontare il ghiaccio sulle strade in modo ecologico. Queste sostanze, infatti, non danneggiano il pavimento stradale, l’ambiente e i veicoli stessi, che spesso subiscono negativamente gli effetti dei sali più utilizzati. Ma dei ricercatori forse sono riusciti a trovare una soluzione ancora migliore e oggi, che ci riprepariamo ad un’ondata di freddo in tutta Italia, i consigli potrebbero tornare utili a qualcuno di noi.
Cosa si è fatto finora
Ad oggi, infatti, non si era riusciti ad avere risultati soddisfacenti nel rimuovere il ghiaccio dalle strade in modo ecologico. Il Minnesota ci aveva provato comprando spazzaneve intelligenti, in grado di distribuire il sale in modo diverso a seconda della quantità di acqua congelata presente in ogni punto.
In altri casi, invece, sono state utilizzate sostanze di scarto di tipo alimentare, utili nell’intento ma poco efficienti, da sole. I ricercatori, infatti, spiegano che c’è bisogno di aggiungere dei sali a questo materiale per raggiungere l’intento. Inoltre, anche prodotti biologici come scarti di latte e barbabietola hanno un impatto sull’ambiente, perché ciascuna sostanza è poi spinta verso i corsi d’acqua, a volte “rubando” l’ossigeno agli esseri viventi che li abitano.
Un altro modo più classico per eliminare neve e ghiaccio è quello meccanico, che però comporta attraverso i mezzi spazzaneve la creazione di fratture nell’asfalto che danneggiano e riducono il tempo di vita delle strade. Insomma, per risolvere un problema ne creano un altro.
I rischi dei sali a base di cloruri
I sali che solitamente sono utilizzati sulle nostre strade sono particolarmente inquinanti per torrenti e laghi, ma non solo. Spesso si degradano direttamente sull’asfalto, comportando danni alle automobili che arrugginiscono al loro contatto.
Il loro deposito deve poi essere ripetuto periodicamente per affrontare ciascun evento di ghiacciamento, e il problema dunque si ripropone e non è mai risolto definitivamente.
L’idea dei ricercatori cinesi: un asfalto speciale
Ma qualcuno si è proposto di trovare una soluzione. Si tratta dei ricercatori dell’Università di Scienza e Tecnologia di Hebei, in Cina, che in uno studio per la rivista ACS Omega hanno descritto un modello di asfalto contenente dei sali meno dannosi dei cloruri, ma a base di acetato.
Il sale, che è stato mischiato con il diossido di silicone, il bicarbonato di sodio e scorie granulate, è diventato una polvere le cui particelle che vengono ulteriormente modificate e poi unite con l’asfalto.
Quando testata su una rampa, la pavimentazione ha dimostrato di riuscire a sciogliere costantemente la neve che vi cadeva sopra, ma di essere persino in grado di ridurre il punto di congelamento da 0°C a -21°C. Una lastra di asfalto potrebbe continuare a funzionare fino a 8 anni dal momento in cui viene posta.