Roma, 21/11/2024
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La Cina sviluppa un motore per voli ipersonici dalle prestazioni clamorose

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In Cina si sta studiando un motore a detonazione rotanti per voli ipersonici capace di toccare velocità pari a Mach 16, quindi sui 19.000 km/h

Negli ultimi anni sta tornando in auge la possibilità di ripristinare voli supersonici ed anche ipersonici. Un revival che riporta in vita la tecnologia di velivoli come il Concorde, la cui era si concluse nel 2003 terminando così l’epopea di viaggi velocissimi per lunghe tratte. Almeno sino agli ultimi tempi, come abbiamo accennato.

Voli ipersonici: il progetto della Cina di un motore dalle prestazioni clamorose

Diversi i progetti allo studio, e che mirano a produrre aerei dalle velocità Mach impressionanti, oltre a lavorare anche su propulsioni ed alimentazioni alternative. Ma in Cina si sta sviluppando un motore a detonazione rotante dalle prestazioni a dir poco clamorose. Questo perlomeno è ciò che riporta il Chinese Journal of Propulsion Technology, quindi bisogna capire se parliamo di realtà o propaganda. Pur essendo davanti ad una pubblicazione scientifica ufficiale.

Ammettiamo comunque che il lavoro dello staff guidato da Zhang Yining, di cui si parla da tempo, sia effettivamente eccezionale come si racconta. Del motore concepito al Power Machinery Institute di Pechino, in collaborazione con una unità dell’Esercito Popolare di Liberazione non si conoscono molti dettagli, ma sulle prestazioni sono filtrati dati incredibili.

Come funziona il motore cinese per voli ipersonici

Questa propulsione funziona come motore a detonazione rotante continua, in regime sub-Mach 7 (ovvero 8.000 km/h circa), con l’aria che dall’esterno si mescola con il carburante, creando quindi un’onda d’urto. Ma c’è un’altra modalità, ed è quella più impressionante.

Nei regimi superiori al Mach 7 entra in funzione una piattaforma circolare presente nella parte posteriore del motore, che contribuisce a prolungare la spinta (anche grazie ad una modifica dell’angolo di inclinazione dell’onda d’urto). Secondo i ricercatori, in questo modo i gas combustibili che detonano possono convertire circa l’80% dell’energia chimica in energia cinetica, come riporta DMarge.com. I normali motori turbofan, per capirci, hanno una efficienza che va dal 20 al 30%.

Verso voli intercontinentali in meno di un’ora?

Ciò che garantisce queste prestazioni è l’aver concepito un motore che coniuga la detonazione rotazionale con quella rettilinea. Come risultato si potrebbero avere aerei che viaggiano a ben 30 km di altitudine (ben al di sopra la quota dei velivoli di linea, e in piena stratosfera). E toccare velocità sino a Mach 16, vale a dire 19.000 km/h. Se ciò fosse realmente possibile, un volo intercontinentale da New York a Sydney potrebbe durare poco meno di un’ora, oltre a consumare molto meno rispetto agli aerei tradizionali. Ovviamente si attende di vedere i primi test effettivi di questo rivoluzionario motore e i primi prototipi in funzione.

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