La californiana SpinLaunch sta sviluppando un lanciatore per satelliti che utilizza un sistema a centrifuga per sparare, letteralmente, gli oggetti nell’orbita bassa terrestre
L’energia cinetica al posto dei razzi per lanciare satelliti nello spazio. Un po’ come si usava secoli fa con le catapulte, ma ovviamente sfruttando un altissimo livello tecnologico: è il visionario progetto della californiana SpinLaunch, fondata nel 2014 e già partner di realtà come NASA ed Airbus.
Le caratteristiche del lanciatore SpinLaunch
Si tratta di una gigantesca centrifuga (50 metri di altezza, più della Statua della Libertà senza basamento) che spara letteralmente i satelliti nell’orbita bassa della Terra, sfruttando un braccio rotante. Un po’ come quando facciamo roteare il braccio per scagliare un oggetto il più lontano possibile. Solo, su una scala decisamente più sofisticata, sfruttando materiali ad alta resistenza ed elettronica miniaturizzata.
Il processo, quindi, fa a meno dei carburanti utilizzati da vettori per trasportare in orbita i satelliti. L’acceleratore suborbitale di SpinLauch ha già completato negli anni scorsi dei test con successo, almeno con la versione prototipale. Nel 2022 è stato svolto il decimo lancio nello Spaceport del New Mexico, andato a buon fine così come il recupero dei carichi. A quanto pare, questa tecnologia ha resistito in maniera ottimale a forze sino a 10.000 G, come riporta The Brighter Side. Il lanciatore è stato sviluppato per velocità dai 1.200 km/h sino ad un massimo di 8.000.
Entro il 2026 il primo lancio ufficiale
Secondo SpinLaunch la tecnologia del lanciatore orbitale consente “una riduzione di 4 volte del carburante necessario per raggiungere l’orbita e di 10 volte dei costi”. Oltre ad avere “la possibilità di lanciare più volte al giorno”.
Entro il 2026 si prevede di far entrare a regime il sistema, in modo da poter spedire nell’orbita bassa delle costellazioni di satelliti. Inoltre l’azienda punta a sfruttare un sito di lancio costiero.
Le alternative ai razzi vettori per lanciare satelliti e velivoli
Ovviamente bisognerà fare in modo che questo sistema possa reggere in maniera affidabile e costante forze estreme come l’accelerazione rapida. Se tutto va come SpinLaunch si augura, potrebbe nascere un’alternativa sostenibile al lancio dei satelliti, riducendo in maniera drastica il volume dei carburanti richiesti per i razzi vettori.
Non è comunque l’unica tecnologia studiata per i lanci di piccoli carichi nello spazio attualmente allo studio. In Cina infatti è in fase di sviluppo un cannone elettromagnetico su un binario di 2 km, che può sparare satelliti e velivoli nell’orbita bassa. Il progetto Tengyun, questo il nome, potrebbe persino lanciare oggetti sino a 50 tonnellate e, così almeno si spera, con velocità che toccherebbero Mach 5 (circa 6.000 km/h).
Immagine di Copertina e Video: SpinLaunch