Roma, 06/01/2025
Roma, 06/01/2025

Spazio, le missioni e i lanci previsti nel 2025: proseguono i piani per il ritorno sulla Luna

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Una rassegna sulle principali missioni e lanci nello spazio previsti nel 2025: dai programmi privati (stazioni orbitanti incluse) alla tabella di marcia verso il ritorno sulla Luna

Anche nel 2025 la corsa allo spazio sarà contrassegnata da una serie di missioni fondamentali per il progresso dell’esplorazione. Anche perché ci avviciniamo al momento in cui l’uomo potrebbe tornare sulla Luna, con in vista l’ambiziosa utopia dello sbarco su Marte. Gli sviluppi tecnologici stanno facendo comunque dei progressi notevoli, e in attesa di vedere di nuovo l’uomo protagonista nella conquista delle frontiere al di là della nostra orbita vediamo cosa ci aspetta quest’anno. Dove ancora una volta a farla da padrone saranno anche i privati.

Le missioni nello spazio nel 2025: i privati atterrano sulla Luna

Il sito Space.com elenca una serie di appuntamenti con lo spazio che, salvo cambi di programma, caratterizzeranno il 2025. La Luna, come abbiamo accennato, resta sempre il territorio più ambito, ed ecco che già a gennaio è previsto il lancio dalla Florida del razzo SpaceX Falcon 9 che trasporta il lander lunare di Firefly, il Blue Ghost.

Questo veicolo dovrà atterrare nel Mare Crisium, un bacino già luogo di allunaggio di altre sonde in passato. L’obiettivo è portare avanti delle attività di ricerca scientifica per circa due settimane. Sempre sullo stesso razzo sarà ospitato un altro lander, in questo caso prodotto dalla giapponese ispace, ovvero l’Hakuto-R Mission 2 (presente anche il minirover Tenacious). A differenza del Blue Ghost, il veicolo atterrerà in una zona del Mare Frigoris.

Il polo sud della Luna sarà invece territorio di allunaggio – sempre a gennaio – per l’IM-2 di Intuitive Machines. La missione sbarcherà per la precisione in un’area dello Shackleton Connecting Ridge, come concordato con la NASA. L’obiettivo del lander di tipo Nova-C (atto a trasportare piccoli carichi) sarà quello di studiare i depositi di ghiaccio. E porrà le basi per la missione Artemis.

SpaceX ha chiesto l’autorizzazione di 25 lanci per il 2025

Il 2025 sarà comunque un anno pregno di appuntamenti per SpaceX. E ambiziosi, a partire dalla richiesta per l’autorizzazione fino a 25 lanci da effettuare dalla base texana di Starbase. Parliamo di voli di prova, anche se Starship è stato scelto dalla NASA per la missione Artemis. Lanci che avverranno pure dal Kennedy Space Center della Florida.

La stazione spaziale commerciale della start-up Vast pronta al lancio

Questo sarà anche l’anno del lancio in orbita di un progetto di cui abbiamo parlato in precedenza. Si tratta dell’Haven-1 sviluppato dalla start-up californiana Vast, che verrà trasportato da un razzo Falcon 9 entro il 2025 ma non prima di agosto. L’Haven-1 è una stazione spaziale commerciale, prodromo di una versione più estesa, l’Haven-2.

Il telescopio spaziale SPHEREx

Nella primavera del 2025 ci sarà anche il lancio su un razzo Falcon 9 dello SPHEREx, acronimo di Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization and Ices Explorer. Si tratta di un telescopio spaziale che mapperà quasi tutta la volta celeste ogni sei mesi. L’obiettivo è scrutare il cosmo formatosi entro il primo secondo dal Big Bang, come spiega il notiziario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Verrà creata così una mappa in 3D che comprenderà più di 450 milioni di galassie.

Cina e India: le missioni Tianwen2 e Gaganyaan

Quest’anno la Cina proseguirà i propri ambiziosi obiettivi anche nello spazio. Tra essi, quelli della missione Tianwen 2, il cui scopo sarà quello di raccogliere dei campioni dall’asteroide non lontano dalla Terra Kamo’oalewa. Un corpo celeste che, a quanto pare, proviene dal cratere Giordano Bruno della Luna. Il lancio della sonda, tramite il razzo cinese Long March 3B, è previsto a maggio. E scoprirà se l’asteroide è proprio un reperto lunare.

Dalla Cina all’India, che punta ai programmi con astronauti. Come il Gaganyaan dell’Indian Space Research Organisation, missione che nel 2025 entrerà nel vivo con dei voli di prova con a bordo anche un robot umanoide dal nome che in sanscrito significa “amico dello spazio”, ovvero Vyomitra. In vista i voli con equipaggio nel 2026.

Si chiude la missione Juno

Era il 2016 quando la sonda della NASA Juno, lanciata nel 2011, entrava nell’orbita di Giove. Quest’anno completerà il suo lavoro, deorbitando nell’atmosfera del gigante gassoso dove brucerà come fece la sonda Cassini su Saturno nel 2017. Intanto però Juno ci ha consegnato immagini nitidi del pianeta, raccogliendo dati preziosi anche sui satelliti. Di recente infatti la sonda ha scoperto che i 400 o giù di lì vulcani presenti su Io sono alimentati ciascuno da una propria camera magmatica, e non da un’unica che si trova sotto la superficie dell’astro.

Infine, nel 2025 missioni già lanciate effettueranno importanti sorvoli, come quello di Mercurio da parte di BepiColombo, di Marte da parte di Europa Clipper ed Hera, di Venere da parte di JUICE e dell’asteroide 52246 Donaldjohanson da parte della sonda Lucy. Proseguiranno anche le attività della Stazione Spaziale Internazionale. E a tal proposito, questa primavera dovrebbe avvenire il ritorno sulla Terra dei due astronauti bloccati sulla ISS, ovvero Barry Wilmore e Sunita Williams.

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