Negli USA, l’Agenzia per la Protezione Ambientale del Governo ha proposto standard più severi nelle emissioni di CO2 delle auto circolanti. Ciò dovrebbe spingere gli americani a passare alla mobilità elettrica: nel prossimo decennio le elettriche dovrebbero occupare una quota sempre più ampia del mercato
Mentre l’Europa va dritta per la strada del bando alla vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel dal 2035 e l’Italia si divincola nel vicolo cieco ideologico dove si è cacciata, negli Stati Uniti potrebbe esserci un’ulteriore accelerata verso la transizione alle auto elettriche.
Gli standard proposti dall’EPA che potrebbero spingere il mercato delle auto elettriche
Questa settimana infatti l’EPA (Environmental Protection Agency) ha proposto delle regole ancora più stringenti sulle emissioni dei veicoli, avanzando dei nuovi standard per i mezzi leggeri che se approvati potrebbero entrare già a regime dal 2024, in modo da evitare cambi di rotta con una possibile nuova presidenza degli Stati Uniti. Tagli alle emissioni che andranno avanti, stando al piano dell’Agenzia, da qui sino al 2032.
Le nuove regole, più severe come ha specificato l’amministratore dell’EPA Michael Regan, potrebbero spingere il mercato dell’elettrico, con la prospettiva che sino a due terzi delle auto vendute negli USA potrebbero essere non endotermiche entro il 2032: per la precisione, il 50% dei veicoli professionali, il 35% dei veicoli pesanti a lungo raggio ed il 25% di quelli a corto raggio. Il che porterebbe ad una quota di presenza sulle strade di veicoli elettrici tra il 64 ed il 69% entro il prossimo decennio. Inoltre si otterrebbe nel frattempo una decisa diminuzione delle emissioni, giacché secondo l’EPA i trasporti compongono una quota di quasi il 30% nel totale della produzione dei gas serra negli Stati Uniti.
La direzione della mobilità impressa dall’Inflation Reduction Act
Il tutto va anche nella direzione dell’Inflation Reduction Act, colossale legge dell’amministrazione Biden che incentiva la transizione verde (dando priorità all’America First) nel campo dell’industria ed anche nel mondo automobilistico. Già l’attuale presidenza ha fatto sì che aumentasse il numero di veicoli elettrici circolanti, così come le stazioni di ricarica pubbliche: le politiche di incentivi per i consumatori (sebbene con diversi paletti ed abbastanza complesse per accedervi) ed anche per i costruttori affinché producano sul suolo americano fanno il resto, a cui ora si aggiungono i regolamenti più stringenti dell’EPA.
L’opportunità della mobilità elettrica
Certo, vanno convinti anche i consumatori, se è vero che un sondaggio Gallup riportato da CNN rivela che in un campione di oltre 1.000 adulti sentiti per un sondaggio il 41% di essi non sembra propenso ad acquistare un’auto elettrica. Questo per i costi, ma soprattutto per una errata o inesistente comprensione dei vantaggi portati dai veicoli EV e BEV. Secondo Regan, l’acquisto di un’auto elettrica invece comporta dei risparmi lungo il ciclo di vita del veicolo, a partire dalla benzina. “Perciò questa è un’enorme opportunità per tutti in questo Paese“, ha aggiunto. Per l’EPA da qui al 2055 i benefici per i consumatori andrebbero dagli 850 miliardi a 1,6 trilioni di dollari, e per la precisione ciascun automobilista potrebbe risparmiare in otto anni più di 9.000 dollari passando ad un’auto EV. Inoltre nel modello del 2027-2032 si prevede una riduzione di oltre 9 miliardi di tonnellate di CO2 sino al 2055.
Per Margo Oge, a capo dell’International Council on Clean Transportation, “l’industria c’è. L’Europa è davanti agli Stati Uniti e la Cina è davanti all’Europa”. La National Highway Traffic Safety Administration nel frattempo fisserà anch’essa nuovi standard dal punto di vista economico per andare di pari passo con le novità dell’EPA, che mira a tagliare del 13% ogni anno la media dell’inquinamento prodotto nel territorio americano e del 56% delle emissioni previste dalla flotta di veicoli tramite standard “basati sulle prestazioni dei veicoli”, più che vietare tecnologie passate (motivo per cui dalla stessa EPA non sono propensi al fissare una data di bando alla vendita delle vetture con motori termici, a differenza dell’Europa).
Secondo l’amministratore delegato dell’Alliance for Automotive Innovation, ovvero John Bozzella, “fattori esterni al veicolo, come l’infrastruttura di ricarica, le catene di approvvigionamento, la resilienza, la disponibilità di combustibili a basse emissioni di carbonio e minerali critici determineranno se gli standard EPA a questi livelli saranno realizzabili“.