I dati diffusi dall’ACEA sulla quota di mercato in Europa a giugno 2023 segnano lo storico sorpasso nelle vendite delle auto elettriche sulle versioni a diesel. Resta il primato dei veicoli a benzina, ma qualcosa sta cambiando (tuttavia l’Italia è ancora fanalino di coda)
Gli ultimi dati sulla quota di mercato in Europa relativa alla vendita delle auto elettriche, riferibili al mese di giugno, segnano un sorpasso storico sul diesel. I freddi numeri parlano chiaro: le BEV sono salite dal 10,7% al 15,1%, mentre le vetture alimentate a diesel sono ferme al 13,4%.
Vendite auto elettriche, sorpasso sui diesel. Ma le vetture a benzina restano prime
È vero, il diavolo si nasconde nei dettagli. Infatti allargando lo sguardo e spulciando tutti i dati forniti dall’ACEA (ricordiamo, l’associazione che riunisce i costruttori automobilistici europei), notiamo che la quota maggioritaria che riguarda le scelte degli acquirenti resta quella delle auto a benzina, con un valore pari al 36,3%. Seguono le ibride, che occupano nel mercato una fetta pari al 24,3%. A seguire, come abbiamo visto, le BEV e i diesel. Fanalino di coda i plug-in, a quota 7,9%.
Eppure qualcosa sta cambiando nelle abitudini dei consumatori. Non siamo certo più nell’era aurorale e pionieristica delle auto elettriche, ma siamo ancora abbastanza lontani dal soppiantamento totale dei motori termici. In vista del bando alle vendite di questi ultimi nell’UE dal 2035, e in attesa che la produzione dei maggiori costruttori europei si converta totalmente all’elettrico, questa tecnologia ora si ritrova in un’era di transizione, affrontando gli inevitabili pregiudizi e scetticismi che porta con sé un cambio di paradigma e di abitudini di consumo.
Ma la strada è tracciata, con una traiettoria che è come guidare in autostrada: non si può andare indietro, non si può fare retromarcia. Restano ovviamente aspetti critici, come le resistenze degli acquirenti a passare all’elettrico, preoccupati per i costi o fattori come l’autonomia (anche qui, pesano i pregiudizi, senza contare i problemi infrastrutturali e burocratici riguardo la diffusione delle colonnine di ricarica), o per il fatto che il loro veicolo a benzina da rottamare potrebbe veder crollare il valore vista la transizione alle BEV.
Vendite auto elettriche, con Regno Unito e Paesi EFTA il sorpasso è più marcato
Guardano quindi ad ulteriori dettagli dei dati ACEA relativi a giugno, le immatricolazioni dei veicoli elettrici si attestano a quota 158.252. Ovvero il 66,2% in più rispetto allo scorso anno. I diesel invece registrano 139.595 unità. Allargano ulteriormente i confini europei a Regno Unito e Paesi aderenti all’EFTA (ovvero Svizzera, Islanda, Liechtenstein e l’avanzatissima Norvegia), già da marzo si era registrato il sopravanzamento dei BEV sui diesel. Il divario è un po’ più ampio: l’elettrico ha una quota di mercato del 16,5%, attestandosi a 208.882 immatricolazioni, mentre il diesel è fermo all’11,8% e 149.261 unità immatricolate.
C’è ancora da fare comunque. Questo lo si capisce se si considerano i dati dell’intero semestre. In questo caso le auto elettriche tallonano ma sono indietro rispetto a quelle a gasolio: 12,9% di BEV venduti (703.586 immatricolazioni) contro 14,5% (789.465 immatricolazioni) per i diesel. Ma ancora una volta, se includiamo anche il Regno Unito e l’EFTA le elettriche tornano a svettare sulle auto a gasolio, con un dato pari a 14,2% contro il 12,8%.
Tesla svetta nelle vendite in Europa con la sua Model Y
Infine, se parliamo di modelli più venduti, spicca la Model Y di Tesla, che nel territorio europeo registra 125.144 immatricolazioni. Il marchio di Elon Musk in UE è cresciuto a giugno 2023, rispetto allo stesso periodo, balzando dall’1,5% nella quota di mercato a 3,3%.
In generale il mercato dell’auto nell’intera zona europea, Regno Unito e EFTA, sta vivendo un trend positivo dopo un periodo nero dovuto alla crisi dei semiconduttori. A giugno 2023 abbiamo un dato pari a +18,7%, e se guardiamo all’intero semestre di questo inizio anno siamo al +17,6%.
Ma l’Italia resta indietro con l’elettrico
Il mercato automobilistico in Italia ha conosciuto anch’esso il segno più, con una crescita nella prima metà del 2023 del 22,8%. Tuttavia, siamo ancora indietro con l’elettrico. Come ha spiegato Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE (che riunisce i costruttori stranieri che operano nel nostro Paese), il nostro mercato è fanalino di coda con le ECV, ovvero “le auto con la spina”, pur essendoci una lenta crescita, “con le BEV al 4,4% e le PHEV [ovvero ibride plug-in, ndr] al 5,4%”.
Cardinali ha aggiunto: “È evidente il divario con gli altri Paesi: in Germania le BEV sono al 18,9% e le PHEV al 5,7% (in calo da gennaio dopo l’esclusione dagli incentivi), in Francia BEV a 17,5% e PHEV a 9,4%, nel Regno Unito BEV a 17,9% e PHEV a 7,2%, in Spagna BEV 5,4% e PHEV a 6,4%”. C’è ancora da lavorare, insomma.