Roma, 21/11/2024
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Cosa cambia con il nuovo regolamento sulle batterie

11bandiera ue con al centro due pile per rappresentare nuovo regolamento sulle batterie

È iniziata il 18 febbraio la fase applicativa del nuovo Regolamento europeo sulle Batterie, identificato con la dicitura 2023/1542. Si tratta di un provvedimento che coinvolgerà ogni operatore della filiera produttiva lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti. L’obiettivo è garantire che vengano rispettate pratiche comuni di sostenibilità, circolarità e riciclabilità

Si tratta di una prima volta. Fino ad oggi, infatti, in Europa c’erano mai state delle regole su tutto il ciclo di vita delle batterie. Oggi la situazione è cambiata con il nuovo Regolamento UE in vigore dal 18 agosto 2023 ma ufficialmente applicabile dallo scorso 18 febbraio. Dalla produzione all’immissione sul mercato, passando per approvvigionamento, etichettatura, sicurezza, messa in servizio, circolarità, sostenibilità: ogni possibile aspetto è stato toccato dai legislatori così che nel vecchio continente ci sia un’unica modalità di azione.

Le principali novità

La nuova disciplina amplia in modo sostanziale l’ambito di competenza finora rappresentato dall’attuale Direttiva 2006/66, che si limita alle regole per la raccolta differenziata delle batterie, il trattamento e i relativi obblighi di responsabilità finanziaria. Questo nuovo Regolamento sarà applicabile a tutte le batterie e conseguenti rifiuti, dunque sia a quelle portatili che a quelle per EV e così via.

Materiali riciclati

Sarà fondamentale per le aziende muoversi sempre di più sul fronte della sostenibilità. Dal 2031 potranno essere immesse sul mercato UE soltanto batterie industriali e per veicoli che abbiano un contenuto minimo di materiale proveniente da processi di riciclo pari all’81% per il piombo, il 16% per il cobalto e il 6% per nichel e litio. Quantitativi che saranno aumentati in futuro, nonostante ci sia il timore che per gli ultimi due materiali non ci saranno sufficienti rifiuti per coprire la domanda.

Due diligence

Altro capitolo è quello della cosiddetta due diligence. Si tratta dell’obbligo di attuare un sistema di gestione, verificato e ispezionato da enti terzi, per considerare ogni potenziale rischio sociale e ambientale correlate all’impiego dei materiali usati per la produzione di batterie. Un obbligo a un impiego etico delle materie prime, sostanzialmente.

Performance e durabilità

Tra gli aspetti introdotti anche delle ambiziose regole di performance e durabilità delle batterie (uso generale, automotive e industriali). Per quelle EV, però, si attenderanno le indicazioni delle Nazioni Unite.

Nessun divieto per le batterie non ricaricabili

I legislatori si sono poi espressi anche in merito alla possibilità di vietare la vendita di batterie portatili non ricaricabili. Non sarà possibile attuarlo (dunque continueranno a essere vendute), ma entro il 31 dicembre 2030 la Commissione si esprimerà su una loro possibile eliminazione graduale.

Entro il 2027 tutte le batterie saranno rimovibili

Un altro punto fondamentale per il mercato sarà quello della rimovibilità delle batterie. Entro il 2027, ossia tra tre anni, tutte dovranno essere rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale. Un bel cambiamento.

Gli obiettivi di raccolta dei rifiuti

Sono stati fissati poi nuovi obiettivi relativi alla raccolta differenziata delle batterie. Ecco la linea del tempo:

  • Entro fine 2027 il 63% per le batterie portatili
  • Entro fine 2028 il 51% per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri
  • Entro fine 2030 il 73% per le batterie portatili
  • Entro fine 2031 il 61% per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri

Per quanto riguarda il recupero dei materiali dai rifiuti, entro fine 2027 dovrà essere raggiunto il 90% per cobalto, rame, piombo e nichel e il 50% per il litio.

Confindustria, “Quadro normativo stabile ma necessari importanti investimenti”

“Il nuovo regolamento batterie – ha dichiarato il presidente della Federazione Nazionale Imprese Elettroniche ed Elettrotecniche (ANIE) di Confindustria, Filippo Girardi – definisce un quadro legislativo stabile e di lungo termine per i produttori di batterie e i loro fornitori”. Grande soddisfazione, dunque. Anche se Girardi ha riconosciuto che “ciò impone degli ‘impegni’ in fase di produzione, ma non solo l’industria delle batterie è chiamata ad affrontare regole e nuovi obblighi con un altissimo livello di ambizione e con implicazioni importanti in tema di approvvigionamento delle materie prime.

“Il regolamento – ha spiegato – non solo è estremamente complesso, essendo condizionata la sua completa attuazione alla pubblicazione di diversi atti di legislazione secondaria, ma è indubbio che i numerosi adempimenti previsti richiederanno alle imprese nazionali ed europee di mettere in campo investimenti importanti per adeguare i propri prodotti e i propri processi”. Questo richiederà, secondo ANIE, azioni di supporto a fronte dell’aggravio di costi. “Diventa a maggior ragione strategico rafforzare le azioni di tutela dell’industria europea delle batterie – ha concluso il presidente – salvaguardandone il livello di competitività rispetto a competitor extra Ue, anche con adeguate iniziative di sorveglianza sul mercato comunitario”.

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