L’ultimo rapporto di Aurora Energy Research parla chiaro: in Europa ci sono tre Stati che promettono bene quando si parla di sistemi di accumulo di energia a batteria. Tra questi c’è anche il nostro
Italia, Gran Bretagna e Irlanda possono vantare di essere alla guida della graduatoria del rapporto European Battery Markets Attractiveness di Aurora Energy Research, che prende in esame 24 Paesi europei. Rappresentano infatti i mercati più interessanti per gli investimenti nei sistemi di accumulo di energia a batteria. Il motivo? Spread solidi, forte sostegno politico e remunerazione del mercato delle capacità, che fornisce agli investitori entrate contrattuali a lungo termine.
Un dato promettente e che fa pensare a una crescita esponenziale nei prossimi anni. Il che “non è una sorpresa: l’accumulo di energia è uno dei fattori chiave della transizione energetica – ha commentato Ryan Alexander di Aurora Energy Research – e una complessa interazione di fattori di costo e di guadagno si sta unendo per creare una sostanziale opportunità di investimento”.
La Gran Bretagna in realtà è ormai da tempo più avanti rispetto a molti altri Paesi quando si parla di batterie e accumulatori. Può infatti vantare la maggiore capacità installata e in fase di realizzazione. Tant’è che si prevede che questa quadruplicherà.
Per quanto riguarda noi, invece, quello che ci contraddistingue è l’ambizione. L’Italia ha infatti l’obiettivo di raggiungere una capacità pari a 9 GW entro il 2030. Si tratta del nuovo meccanismo italiano di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico, all’anagrafe MACSE, che andrà a coprire sia i costi di capitale che quelli operativi.
Emergono dai dati di Aurora Energy Research anche alcuni Stati emergenti. Si tratta di Spagna e Grecia, dove le opportunità di investimento sono favorite da un solido sostegno pubblico, comprese le aste pubbliche per l’assegnazione della capacità. Le aste dedicate allo stoccaggio di batterie autonome o co-locate, infatti, in Europa hanno finora sovvenzionato almeno 1,8 GW di batterie in Germania, Grecia e Spagna. Le prossime aste potrebbero fornire oltre 15 GW in tutta Europa entro il 2030.
Il ritmo di crescita del settore a livello europeo sta dunque accelerando. Dai 7,1 GW installati in Europa nel terzo trimestre del 2023, Aurora prevede una crescita di sette volte: fino a 51 GW entro il 2030 e 98 GW entro il 2050. Un’opportunità di investimento cumulativa di 78 miliardi di euro fino al 2050.
“Le batterie sono indispensabili per portare avanti la transizione energetica – ha spiegato Eva Zimmermann di Aurora Energy Research –. Tuttavia, l’attrattiva del mercato dipende da una moltitudine di fattori. Elementi come la propensione al rischio, la portata dell’investimento e l’assetto preferito sono fondamentali quanto la progettazione del mercato e una comprensione completa degli sviluppi futuri del mercato dell’energia. Considerare collettivamente queste variabili è essenziale per prendere decisioni di investimento informate”.