Lo strabiliante Airwolf di UDX, una moto elettrica volante a decollo ed atterraggio verticale dalla potenza di ben 430 cavalli e velocità impressionante. Ma l’azienda che lo sta sviluppando vuole migliorare la (bassa) autonomia
UDX è una società della Cechia che sta sviluppando una variazione sul tema dei droni volanti e degli eVTOL. Se questi sembrano sempre più delle auto volanti, Unlimited Drone eXperience (il nome dietro l’acronimo dell’azienda) propone invece una moto. Il meccanismo resta sempre quello del decollo e atterraggio verticale, ma con un mezzo che è sostanzialmente una hoverbike.
UDX Airwolf, le caratteristiche
Ovviamente il velivolo è elettrico, ma per salvaguardare l’autonomia l’Airwolf (così si chiama l’avveniristico mezzo) sfrutta una tecnologia di propulsione a ventola intubata canalizzata (con eliche perimetrate e racchiuse per garantire la sicurezza in caso di contatti accidentali), con quattro unità indipendenti che fanno sì che la batteria non venga sovrasfruttata.
La moto volante inoltre presenta una potenza di ben 430 cavalli grazie ai quattro propulsori (ognuno controllabile in maniera autonoma e indipendente per consentire il massimo dell’agilità). Ancora, l’Airwolf può ospitare due persone ed è dotato di stabilizzatori che fungono da ali.
Ma UDX vuole migliorare alcune aree, tra cui l’autonomia
Rispetto però alle precedenti informazioni trapelate, UDX sta lavorando per migliorare alcune falle di un sistema molto ambizioso. La sbandierata autonomia, infatti, per ora resta limitata a voli di 25 minuti, nonostante anche il ruolo degli stabilizzatori nel generare all’incirca il 50% della portanza in aria, secondo la società. Un aspetto da limare per l’Airwolf, che pesa ben 290 kg e si presenta come un velivolo estremamente potente ed anche molto agile.
Lo dimostra anche il fatto che l’hoverbike può volare sino a 228 km/h, con una accelerazione da 0 a 100 in 3 secondi. Certo, l’autonomia per ora limitata può consentire di coprire una sessantina di chilometri.
Il prezzo resta altissimo
L’Airwolf consentirebbe comunque vantaggi notevoli in termini di decongestione del traffico e riduzione delle emissioni. Senza dimenticare gli usi per operazioni di salvataggio o di pronto intervento. Peccato che difficilmente potrà essere un mezzo su larga scala e a disposizione di tutti. Quando e qualora il prototipo approdarà sul mercato nella sua versione definitiva, costerà infatti sui 300.000 euro.
Inoltre superato lo scoglio produttivo bisognerà anche adeguare le infrastrutture adatte, introducendo sempre più vertiporti, oltre a definire una normativa adeguata per un mezzo di questo genere.
Immagine di Copertina: UDX