Roma, 09/03/2025
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Skai, l’eVTOL che vola grazie all’idrogeno e assicura massima sicurezza

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La start-up Alaka’i Technologies ha sviluppato un eVTOL alimentato ad idrogeno. Skai, questo il nome, promette una buona autonomia di volo, oltre a coniugare prestazioni con la sicurezza

Il panorama degli eVTOL è densamente popolato di progetti che mirano a rivoluzionare la mobilità urbana ed extraurbana. Anche se per ora di piccoli velivoli elettrici non ne volano molti sopra le nostre teste. Start-up e varie aziende comunque si stanno mettendo all’opera per passare dalla fase dei test all’operatività vera e propria.

Skai, l’eVTOL ad idrogeno

E tra esse si inserisce la statunitense Alaka’i Technologies, che propone una variazione sul tema eVTOL. Se è vero che parliamo di piccoli velivoli alimentati a batteria e quindi elettrici, il loro Skai invece vola grazie ad una alimentazione basata sulle celle a combustibile a idrogeno.

Una soluzione alternativa ai combustibili fossili che di solito viene studiata per i velivoli più grandi, come gli aerei commerciali e i jet. Mentre i mezzi volanti a decollo ed atterraggio verticale sono più orientati all’elettrico(da qui la “e” di eVTOL).

Più di 600 km di autonomia a zero impatto

Ma la scommessa dello Skai punta a superare i problemi di autonomia e ricarica delle batterie. L’azienda infatti promette un’autonomia di 640 km, ovvero circa quattro ore di volo. Rispetto alle normali batterie agli ioni di litio, l’alimentazione ad idrogeno permette una densità energetica (che si traduce in migliore autonomia) tre volte superiore. E con tempi di rifornimento pari ad una decina di minuti. Il tutto senza produrre emissioni, con solo vapore acqueo e calore come prodotti di scarto. E come se non bastasse, sino al 95% dei materiali che compongono le celle è riutilizzabile.

Il velivolo può ospitare sino a cinque passeggeri, con una capacità di carico pari a 450 kg. Disegnato e sviluppato con la collaborazione di Designworks, una consociata di BMW acquistata dalla casa tedesca nel 1995, il drone è destinato a tratte urbane, ma anche per esigenze di soccorso o pronto intervento.

I dispositivi di sicurezza di Skai

Skai inoltre si libra in volo grazie a sei silenziosi rotori indipendenti, alimentati da motori elettrici brushless (ovvero senza spazzole, con rotore a magneti permanenti). L’aereo è progettato in modo tale da garantire la sicurezza anche in caso di malfunzionamento di uno dei rotori, alla pari delle celle a combustibile. Inoltre è presente anche un sistema di pilota automatico a tripla ridondanza. E ancora, lo Skai è dotato di sistema Automatic Dependent Surveillance Broadcast (ADS-B) di nuova generazione che “fornisce tracciamento, dati meteorologici, maggiore consapevolezza del traffico aereo e riduce il rischio di collisioni con altri aeromobili”, come spiega il sito di Alaka’i.

Tutto è sviluppato in modo tale da eliminare le componenti che potrebbero rappresentare eventuali rischi di guasto. Inoltre l’eVTOL presenta un sistema di controllo fly-by-wire che resiste alle interferenze elettromagnetiche. Nell’emergenza si attiva un paracadute, e l’impatto a terra è mitigato dalla cellula in fibra di carbonio. I passeggeri a bordo, ancora, sono ancorati ai sedili con delle cinture a quattro punti.

Alaka’i punta a produrre 10.000 Skai ad idrogeno all’anno

Al momento non sono state comunicate le tempistiche di produzione e consegna, anche perché il velivolo attende la certificazione per poter effettuare i voli. Una volta ottenuta, si potrà passare dai prototipi agli eVTOL da poter immettere nel mercato. Alaka’i come obiettivo punta a oltre 10.000 unità prodotte ogni anno. Vedremo se sarà fattibile.

Immagine di Copertina: Alaka’i Technologies

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