Ecco i progetti di collaborazione tra Air Force statunitense e società private nel campo degli eVTOL, i velivoli che stanno sempre di più interessando l’USAF, tanto da lanciare un programma di ricerca e sviluppo
L’Air Force (USAF) americana è pronta per dotarsi in futuro di eVTOL, ovvero i velivoli a decollo e atterraggio verticale in versione elettrica che stanno cercando di ritagliarsi una fetta importante nel mercato dell’aviazione.
Il programma AFWERX Agility Prime
Le forze aeree USA da diversi anni stanno conducendo delle analisi in merito, per poi passare agli appalti di aggiudicazione dei contratti e quindi ai test che inizieranno quest’anno: il tutto all’interno della cornice del programma AFWERX Agility Prime, basato sulla cooperazione tra Governo degli Stati Uniti e privati e con il contributo di AFWERX AFVentures, che si occupa della gestione del programma di Small Business Innovation Research e Small Business Technology dell’USAF.
Il progetto con Joby Aviation
Questa partnership tra realtà pubbliche e private proseguirà nel 2023, con alcuni progetti che sono stati portati avanti in questi anni, come quello in collaborazione con Joby Aviation, società che nel 2020 aveva ottenuto il nulla osta per l’aeronavigazione militare e che nel 2022 ha prodotto un velivolo eVTOL capace di raggiungere una quota superiore agli 11.000 piedi e una velocità di oltre 320 km/h.
“Joby ha fatto parte di Agility Prime sin dal suo inizio – ha spiegato Greg Bowles, a capo della governance e del settore affari normativi di Joby Aviation – consentendoci di accedere a impianti governativi per i test e fornendoci finanziamenti per dimostrare ulteriormente l’affidabilità e l’efficienza del progetto. La partnership fornisce un valido supporto per gli sforzi di sviluppo che stanno andando avanti e consente ai partner di Joby di mostrare in prima persona il potenziale di questo velivolo nelle loro operazioni future”.
Il volo con due piloti dell’Air Force di ALIA
Altra realtà privata che ha raggiunto importanti traguardi collaborando con l’USAF è quella di BETA Technologies, che nel marzo 2022 ha fatto volare il proprio ALIA (eVTOL con un’autonomia di circa 400 km e un tempo di volo di 2 ore e 2 minuti) con a bordo due piloti collaudatori dell’Air Force. Dall’azienda ha commentato Camron Guthrie: “Questo ha segnato la prima volta che un aviatore dell’USAF ha pilotato un aereo eVTOL e indica la disponibilità dell’esercito a procurarsi e integrare aerei elettrici nella sua flotta”.
Il doppio fronte del Chaparral di Elroy Air
Ancora, nel 2019 firmò un contratto SBIR con l’Air Force Elroy Air, che con il suo velivolo Chaparral mira non solo a proseguire in futuro la collaborazione con le forze armate, ma al tempo stesso iniziare da quest’anno i test con FedEx per le consegne tra aziende in maniera autonoma. E proprio in merito a questo aspetto, d’interesse anche per l’USAF, il direttore Karl Purdy, a capo dello sviluppo aziendale di Elroy Air, ha dichiarato: “La fase due [della guida autonoma] sarà rappresentata dall’aereo che determinerà le opzioni per potenziali conflitti e informerà l’operatore che può dire: «Sì, procedi» o «No, fai questo invece». In seguito, la fase tre prevede che l’aeromobile prenda da solo tutte le decisioni, notificando all’operatore ciò che sta facendo, senza però il suo coinvolgimento diretto”.
Gli altri esempi di collaborazione
La rassegna di aziende impegnate a collaborare con l’USAF prosegue con LIFT Aircraft, impegnata nei test presso la base aeronautica di Eglin, in Florida. “Preferiamo un approccio di test più aggressivo rispetto ad altri avvenuti in passato con gli aerei con equipaggio, e il motivo è che possiamo prima testare senza pilota”, ha spiegato Kevin Rustagi, direttore dello sviluppo di LIFT, che ha lodato la ricettività delle Forze Aeree americane nel comprendere i passi da fare nello sviluppo delle tecnologie dei loro velivoli.
Anche Horizon Aircraft ha messo in piedi una collaborazione con l’Air Force, prendendo parte con il proprio velivolo ibrido Cavorite X-Series all’AFWERX High Speed Vertical Takeoff and Landing Challenge dello scorso anno.
Citiamo poi l’Hexa, aereo che sfrutta 18 motori ad eliche e che ha effettuato il suo primo volo di prova lo scorso 7 luglio in un aeroporto militare della base di Eflin, restando in aria per circa una decina di minuti ad un’altezza di circa 50 piedi.
L’USAF comunque continuerà a battere nuove strade nello sviluppo aeronautico, anche perché sappiamo quanto sia vitale nonché strategico per le forze armate evolversi e stare al passo con le nuove tecnologie. Il tenente colonnello Thomas Meagher, a capo della divisione AFWERX Prime, ha spiegato in merito alla filosofia del programma: “Che si tratti del settore avanzato della mobilità aerea o di sfruttare altri investimenti in altre aree dell’aviazione, ci sono molte nuove idee che provengono dal mondo civile e che rappresenteranno sicuramente un certo motivo interesse per l’applicazione nel mondo della difesa”.