Roma, 03/12/2024
Roma, 03/12/2024

Il software di Assaia rende più sicuri e sostenibili i processi aeroportuali

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La start-up svizzera Assaia, con base anche negli Stati Uniti, ha messo a punto l’ApronAI, software di Intelligenza Artificiale per migliorare e rendere più sicuri (ed anche meno inquinanti) i processi di turnaround in un aeroporto, ovvero il lasso di tempo tra l’atterraggio ed il successivo decollo di un aereo

Assaia è una start-up con sede a Zurigo nata nel 2018 e che opera per digitalizzare i processi aeroportuali, lanciando in particolare una piattaforma basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale chiamata ApronAI e che gestisce la fase del turnaround, ovvero quel particolare lasso di tempo – circa 45 minuti – che intercorre tra l’atterraggio di un aeromobile, le operazioni di sbarco, il rifornimento di carburante, la pulizia e disinfettazione degli interni e la predisposizione per il prossimo volo, per un totale di circa 700 attività (in genere) svolte da più di 75 persone diverse.

Un processo ai più sconosciuto e dato per scontato, e che Assaia punta a rendere più efficiente e sostenibile, migliorando l’esperienza di viaggio dei passeggeri. La start-up elvetica, ricordiamo, è stata anche selezionata di recente nella Call For Ideas lanciata da Aeroporti di Roma per ricercare progetti innovativi all’interno del Programma di Accelerazione, con l’opportunità di poter concretizzare gli stessi progetti nell’Innovation Hub di AdR.

Come funziona l’ApronAI di Assaia

Ma come funziona l’algoritmo proposto da Assaia nel suo software? “Ottimizziamo le risorse fornendo consapevolezza in tempo reale delle risorse aeroportuali e del capitale umano per consentire un processo decisionale proattivo”, spiegano dalla start-up, “risparmiando così sui costi, garantendo una collaborazione efficace, incidendo sulle prestazioni puntuali e, in ultima analisi, sull’esperienza dei passeggeri”.

Siamo l’unica soluzione IA per aeroporti e compagnie aeree implementata e testata e, offrendo al personale di terra una visione completa di ogni attività, consentiamo loro di concentrarsi su ciò che conta davvero, rendendo l’ambiente di lavoro più sicuro“.

In sostanza, il software di Assaia coordina e gestisce le attività di turnaround per renderle più efficienti, più sostenibili e riducendo i rischi di ritardi. Il lasso di tempo diventa così “trasparente”, con l’ApronAI che rileva gli eventi che si verificano durante il momento tra atterraggio e decollo, sfruttando quindi i dati operativi precedentemente inutilizzati per garantire efficienza, sicurezza e sostenibilità a tutto il processo, fornendo previsioni accurate e facendo sì che il processo decisionale sia più accurato possibile.

I miglioramenti apportati da Assaia negli aeroporti di tutto il mondo

Dalla start-up fanno alcuni esempi tratti dagli oltre trenta aeroporti e principali compagnie aree con cui collaborano, come quello relativo allo scalo di Londra Heatrow, dove la tecnologia di Assaia è stata in grado di prevedere i tempi di attesa per le operazioni di pianificazione dei gate. Inoltre ApronAI consente di monitorare gli avvisi di sicurezza durante il turnaround: ad Aberdeen così i comportamenti non sicuri da parte del personale sono stati ridotti del 60%. Ancora, all’aeroporto di Seattle-Tacoma c’è stata una riduzione di 1,5 milioni di kg di CO₂ all’anno grazie ad Assaia.

Tutto parte dai flussi video delle telecamere a circuito chiuso dell’aeroporto le cui immagini saranno utili all’intelligenza artificiale; ApronAI in seguito trasforma questo materiale video in dati strutturati, poi forniti al motore previsionale di Assaia che lavora in maniera coordinata, basandosi anche su dati storici. Questo consente la previsione degli eventi di turnaround, abbattendo anche la percentuale di rischi o manovre sbagliate come abbiamo visto.

Inoltre, dalla start-up fanno sapere che l’evoluzione della tecnologia ha determinato anche una graduale riduzione dei costi, nonostante il periodo di alta inflazione. “Allo stato attuale, i costi di Assaia rappresentano una percentuale molto piccola della spesa in tecnologia aeroportuale e tuttavia offrono un comprovato valore finanziario e di sostenibilità”, spiegano dalla compagnia svizzera.

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