La decarbonizzazione del settore aeroportuale entro il 2050 sarà raggiungibile grazie a molteplici strategie energetiche, dai biofuel all’elettrificazione, fino all’idrogeno. All’Aeroporto di Fiumicino presentato il Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo. Enel fornirà energia pulita e batterie di seconda vita.
Il Patto per la decarbonizzazione di aerei e aeroporti
I voli aerei e gli stessi aeroporti hanno iniziato, in questi ultimi anni, un lungo percorso di transizione ecologica, che entro il 2050 li porterà a decarbonizzare tutte le attività di aria e di terra. Non è solo una questione ambientale, di per sé centrale, ma anche di sostenibilità economica e di competitività, di costi e di efficienza operativa.
Un obiettivo alla portata del settore aeroportuale nazionale, che sarà raggiunto a partire dalla progettazione di un mix di strategie che nel medio termine vedranno l’impiego di fonti rinnovabili e di biofuel, via via più puliti e a basso impatto ambientale, per poi approdare all’idrogeno sul medio lungo periodo.
È quanto previsto dal Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, l’Osservatorio promosso da Aeroporti di Roma che raggruppa player industriali, stakeholder istituzionali, associazioni, rappresentanti del mondo accademico, con il patrocinio del ministero della Transizione Ecologica, del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e dell’Enac, presentato durante il primo congresso annuale che si è svolto presso il Terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino.
Enel fornirà rinnovabili e batterie di seconda vita per l’elettrificazione degli scali
Presente all’evento ed intervistato da Teleborsa, Ernesto Ciorra, Chief innovability officer del Gruppo Enel, ha dichiarato: “Siamo felici di aver siglato questo accordo con Adr per decarbonizzare tutte le attività aeroportuali fornendo rinnovabili e mettendo batterie”.
“Abbiamo anche vinto una gara europea per avere un finanziamento finalizzato a un progetto che utilizzerà batterie di seconda vita – ha aggiunto Ciorra – che provengono da tre aziende diverse di automobili: vogliamo integrare queste batterie nello scalo di Fiumicino per rendere più flessibili i carichi elettrici dell’aeroporto. Il più grande istituto di ricerca tedesca, il Fraunhofer-Institut, lavorerà con noi su queste batterie di seconda vita per estenderne la vita e per rendere l’aeroporto decarbonizzato risparmiando decine di migliaia di tonnellate di emissioni di CO2”.
Il Gruppo ha già avviato progetti di decarbonizzazione nel mondo dei trasporti a 360 gradi, non solo stradali, ma anche marittimi, con i sistemi di ricarica JuicePole per imbarcazioni elettriche, installati a Cernobbio, presso il modo di Villa d’Este, e sul molo di Portofino.
Linee guida per decarbonizzare il settore più rapidamente
Per favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, il Politecnico di Milano ha presentato uno studio di fattibilità che comprende alcune linee guida, tra cui: individuare idonei percorsi approvativi facilitati per consentire ai gestori aeroportuali di poter disporre di impianti di produzione di energia rinnovabile realizzati negli scali; sviluppare la ricerca e lo sviluppo di vettori energetici alternativi per la propulsione degli aeromobili (l’idrogeno e l’elettrico).
A queste soluzioni si aggiungono: lo sviluppo di interventi a supporto dell’intermodalità ferro-aria a sostegno dei voli di medio-lungo raggio e modalità elettrica/alternativa per raggiungere gli aeroporti.
È inoltre auspicabile che l’elettrificazione del parco mezzi aeroportuale sia adeguatamente supportata per accelerarne l’implementazione.
Promuovere ed accelerare l’adozione di misure di efficientamento energetico per le infrastrutture aeroportuali esistenti (es. certificazioni ambientali) e i processi mirati all’ottimizzazione delle procedure di volo e l’introduzione di sistemi di innovazione digitali con riduzione delle emissioni di CO2; incentivare le azioni di assorbimento di CO2 dall’atmosfera (carbon removal).