Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Un volo da record: decolla l’aereo a idrogeno

11

L’azienda De Havilland Canada è riuscita a portare a termine un volo con un suo aeromobile ad alimentazione mista, metà tradizionale e metà celle a combustibile a idrogeno

Due ore di volo che hanno fatto la storia di De Havilland Canada, quelle di qualche giorno fa. Vicino al lago Moses, negli Stati Uniti, è decollato un Dash 8-300 che poteva vantare un motore alimentato da celle a combustibile a idrogeno. Un grande successo che porta l’azienda di Toronto nell’albo delle prime ad essere riuscite a trasformare con un retrofit delle tecnologie tradizionali in innovazioni che puntano al futuro.

Come funziona il Dash 8-300 modificato

Figlia di Universal Hydrogen, startup di Los Angeles che vuole operare nella transizione ecologica dell’aviazione, la tecnologia del Dash 8-300 può dar molto a questo mondo. “Se non abbiamo una soluzione di decarbonizzazione nella nostra industria – ha spiegato il CEO dell’impresa Paul Eremenko in un’intervista – dovremo ridurre i volumi di traffico aereo per la prima volta dall’inizio dell’era dei jet”.

Ci sono due motori: uno tradizionale, opera di Pratt & Whitney, sotto un’ala, e un altro elettrico che viene alimentato da una cella a combustibile che impiega l’idrogeno liquido presente nel serbatoio. Questo sostituisce il classico motore PW127 con uno da 1 mega-watt su cui sono presenti grandi prese d’aria che raffreddano le celle prodotte da Plug Power. L’unità di propulsione elettrica, invece, è di Magnix, modello magni650 da 560-640 kW.

Appuntamento alle 9 meno venti con un aereo innovativo

“Tutto il rumore veniva dal lato sinistro”, ossia quello con il motore tradizionale. Così è parso ad Alex Kroll, che ha pilotato l’aereo con altri due membri dell’equipaggio. Le ruote hanno lasciato il suolo alle 8.41 di mattina e, nel corso del volo (che è durato 15 minuti), Kroll ha notato che il mezzo era in grado di volare senza incidenti anche solo con il supporto del motore a idrogeno.

Se nel 1988 degli ingegneri sovietici erano stati in grado di far volare un aereo di test ad alimentazione mista, il Tu-155, non era stato fatto uso soltanto di uno dei due motori per vedere se il velivolo fosse in grado di reggere. Oggi, quindi, il Dash 8 è diventato “il più grande aereo a volare affidandosi principalmente all’idrogeno”.

Un altro punto sul quale l’equipaggio si è concentrato è quello della temperatura e del voltaggio. “Il voltaggio è rimasto stabile tutto il tempo”, ha spiegato il collega di Kroll, Michael Bockler. Ancora i dati stanno venendo analizzati, ma sembrerebbe che per il volo siano stati impiegati 10 kg di idrogeno.

Perché un aeromobile così cambia il mondo

Il fattore del silenzio, inoltre, è qualcosa che va tenuto sicuramente in considerazione. Operare aerei di tipo regionale senza produrre inquinamento acustico può cambiare la vita delle persone, in particolare quelle che vivono vicino agli aeroporti. Studi hanno correlato direttamente i rumori provenienti dagli aeroporti con peggioramenti nella performance accademica, nella quantità e qualità del sonno ed un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

Eremenko, inoltre, ritiene che l’idrogeno sia una delle poche soluzioni al problema della decarbonizzazione del trasporto aereo, perché in grado di soddisfare tutte le richieste degli Accordi di Parigi. Le celle a combustibile a idrogeno producono aria calda e vapore acqueo, e riducono significativamente le emissioni di CO2. A patto, chiaramente, che l’idrogeno sia verde e quindi proveniente, in percentuale significativa e sempre maggiore, da fonti rinnovabili.

Il futuro degli aeromobili modificati

Pare che quello degli aerei modificati sia il futuro, secondo Universal Hydrogen. Da diversi anni infatti si sta occupando di creare kit di modifica di celle a combustibile a idrogeno per i Dash 8 e gli ATR.

Una tecnologia che potrebbe essere immessa sul mercato già nel 2025. Ma tutto sarà chiaramente da vedere, dato che non ci sono ancora soluzioni certe. Intanto ci sono già 16 clienti che hanno richiesto un totale di 247 conversioni di aerei.

Immagine di copertina: il primo volo del Dash 8-300 (Universal Hydrogen)

Related Posts