Vietate alcune tratte aeree quando è disponibile un’alternativa su rotaia di meno di due ore e mezza. Questa la misura del governo per incentivare l’uso dei treni invece degli aerei, ben più inquinante, in Francia. Come si muovono le aziende di trasporto ferroviario in Europa
Se un treno ci mette meno di due ore e mezza, perché prendere un aereo? Questa la riflessione del governo francese che, con l’approvazione della Commissione europea, dal 23 maggio 2023 proibisce i voli commerciali che possono essere sostituiti da una tratta ferroviaria. Una misura che non tutti capiscono e che potrebbe avere più valore simbolico che d’impatto ambientale, ma che può solo far bene ad un settore che ha davanti una lunga transizione verso la decarbonizzazione.
Le caratteristiche della decisione francese
Chiaramente ci sono delle specifiche tecniche. La legge si applica sui voli brevi all’interno dei confini francesi che siano serviti adeguatamente da una tratta ferroviaria che impiega meno di due ore e mezza a completare il tragitto. Chiaramente, però, non devono esserci cambi, le stazioni devono essere ben collegate agli aeroporti e i treni devono avere una frequenza adeguata alle necessità dei viaggiatori, con diverse tratte al giorno.
L’idea è quella di ridurre le emissioni eccessive di CO2 dovute a voli così corti, e che negli ultimi mesi hanno causato diverse polemiche all’interno del Paese (che vanno solo ad aggiungersi alle attuali proteste sull’età pensionistica). In particolare in riferimento ai jet privati, i cui viaggi sono stati seguiti da associazioni come L’Avion de Bernard.
24 mesi dopo l’entrata in vigore della politica, le autorità francesi saranno tenute a fare una valutazione dei suoi effetti sull’ambiente e sul mercato di servizi di trasporto aereo.
Quali tratte aeree saranno coinvolte
I percorsi che dovranno sottostare a queste nuove regole sono tre: le tratte tra Parigi-Orly e le città di Bordeaux, Lione e Nantes, che saranno proibite per tutte le compagnie. Questo non vale, invece, per l’aeroporto di Parigi Charles-de-Gaulle, che invece manterrà i voli verso Bordeaux e Nantes – la Commissione europea aveva approvato a dicembre 2022 il piano ma eliminato le tratte su destinazioni raggiungibili in treno in più di 2 ore e mezza.
Lo stesso vale per Rennes e Lione e il collegamento Lione-Marsiglia: in questo caso il treno impiega meno del limite, ma non ci sono mezzi presto o tardi nel corso della giornata. Il miglioramento dei servizi ferroviari in futuro potrebbe portare ad altre limitazioni nell’uso delle tratte aeree.
Problemi di budget? Cosa accade in Europa
L’entrata in vigore di questi regolamenti avrà un effetto su tutto il continente, che sarà inevitabilmente influenzato da questo cambio di rotta francese. Dopo anni di transizione verso voli sempre più a basso costo, infatti, la percezione di quanto questi siano inquinanti sta facendo breccia nella popolazione. Un vero e proprio dramma per chi cerca di muoversi pensando al portafoglio: secondo uno studio del gruppo di consumatori britannico Which?, infatti, i treni emettono sei volte di meno degli aerei su tratte di questo tipo, ma costano il 49% in più.
Un processo che sta però necessariamente cambiando. Anzitutto perché ci sono aziende come Lufthansa, che in Germania ha creato il servizio Express Rail dedicato ai viaggiatori che vogliono raggiungere l’hub di Francoforte, che è l’aeroporto col maggior traffico aereo d’Europa. Lo stesso vale per la partnership tra Thalys, Delta e KLM che proporranno ai propri clienti di viaggiare tra Bruxelles e Amsterdam in treno in poco meno di due ore invece che con un volo di 45 minuti.
Ma non solo: c’è anche la questione dei treni economici, che si sta facendo strada in diversi Stati europei. Le aziende “budget”, ad esempio, stanno proponendo nuovi percorsi, mentre a livello di politiche in diverse aree si parla di biglietti gratuiti e abbonamenti a basso costo, com’è il caso di Paesi, come la Germania, che stanno introducendo i cosiddetti biglietti climatici. A breve saranno riservati almeno 35.000 biglietti interrail ai neo diciottenni tramite il programma DiscoverEU, mentre in Spagna si viaggerà a costo zero su diverse tratte.
Tra le imprese per i viaggi economici in treno ci sono la francese Ouigo, la spagnola Avlo, la britannica Lumo. C’è chi tra questi operatori inserisce anche la nostra Italo. A differenza della controparte di Trenitalia, però, gli altri casi europei si comportano molto di più come delle compagnie aeree. Molti degli extra, infatti, sono a pagamento: si parla di sovrapprezzi in base alle dimensioni del bagaglio ma anche alla presenza di una presa di corrente vicino al sedile (che su Ouigo costa €2).
Quanto costa viaggiare in treno in Italia?
Rispetto al resto d’Europa, l’Italia ha in realtà prezzi dei treni convenienti. In particolare, chiaramente, quando si decide di acquistarli con un certo anticipo: organizzarsi prima può rendere meno pesante per le proprie finanze l’investimento in un biglietto ferroviario anche secondo una recente analisi di Trainline.
In uno studio del 2016, comunque, il Belpaese si è fatto valere per l’economicità del suo trasporto ferroviario. Acquistando alcuni biglietti di Italo una settimana prima del viaggio, infatti, si spendono 0,05 euro per chilometro. E, come spiegato anche nel rapporto Pendolaria di Legambiente, “il binomio qualità mediocre/prezzi bassi sta iniziando a cambiare, grazie ai nuovi treni in circolazione, ma bisogna essere chiari: in tante Regioni il servizio non è aumentato, in termini di offerta, mentre gli incrementi tariffari sono stati costanti negli ultimi anni”.
In ogni caso, noi siamo abituati a viaggiare molto più su gomma che su rotaia rispetto a Paesi come Francia, Germania e Polonia, cosa che ci farà rimanere a lungo indietro nella lotta alla decarbonizzazione. È il risultato di una serie di politiche che hanno favorito il miglioramento di collegamenti stradali e autostradali, ma che oggi deve fare conti con ben altre necessità. Forse, però, un cambiamento dal punto di vista sociale è possibile, attraverso soluzioni che rendono sempre più convenienti i treni rispetto agli aerei.