Un natante a batteria lungo 130 metri e pronto a trasportare fino a 2100 passeggeri e 225 veicoli tra Argentina e Uruguay. È il progetto dell’australiana Incat Tasmania, che ha scelto due aziende del Nord Europa per fabbricare la batteria e la tecnologia di propulsione per quella che sarà la nave elettrica più grande al mondo
Una batteria che, con i suoi oltre 40 MWh, è quattro volte più grande rispetto a quelle installate fino ad ora sulle navi. Sarà prodotta dalla norvegese Corvus Energy per la più grande nave elettrica mai creata che, come abbiamo già visto, sarà ultimata nel 2025 da Incat Australia. Per quanto riguarda i motori elettrici e i sistemi di propulsione a getto d’acqua, invece, il progetto è affidato a un’altra azienda del Nord Europa, la finlandese Wärtsilä.
Corvus Energy: “Un punto di svolta per l’industria marittima”
“Il sistema di gestione dell’energia è come un cervello – spiega Paul Kohle, vicepresidente di Wärtsilä –. È dotato di un software che ottimizza il funzionamento complessivo e il profilo operativo della nave e supporta l’equipaggio”. Le nuove batterie ad alta densità sviluppate appositamente per le navi leggere da Corvus alimenteranno i motori elettrici che azionano gli otto idrogetti della nave.
Le tecnologie che saranno impiegate grazie al supporto delle due imprese nordiche potrebbero fare la differenza nella decarbonizzazione del settore marittimo. Incat e Buquebus, l’impresa sudamericana che ha scelto di ordinare questa nuova nave, sono ora in prima linea. Ma non sono solo queste le aree del mondo in cui si cerca di rendere più sostenibile l’industria. In Norvegia ci sono oltre 60 traghetti elettrici in funzione su una flotta totale di 200 navi. Ed esistono persino progetti ambiziosi come la Sea Zero e i traghetti ecologici e autonomi in Svezia.
La speranza, però, è che si aprano ancora nuovi mercati, come potrebbe essere quello dello Stretto di Messina, che separa Calabria e Sicilia. O, ancora, “l’attraversamento della Manica a emissioni zero”, commenta Halvard Hauso, direttore commerciale di Corvus Energy. Secondo lui “questo progetto innovativo segna un punto di svolta nello sforzo dell’industria marittima di passare a mezzi di trasporto più ecologici. Ridefinisce il futuro delle operazioni di traghettamento in tutto il mondo e apre la strada ad altre grandi navi a emissioni zero”.
Il progetto della nave elettrica più grande al mondo tra Australia e Sudamerica
Quando sarà ultimato, il traghetto trasporterà fino a 2100 passeggeri e 225 veicoli tra Buenos Aires, in Argentina, e Montevideo, Uruguay. “Siamo orgogliosi di costruire in Tasmania questa prima nave della categoria per Buquebus, che come noi condivide la visione di essere all’avanguardia nel mondo del trasporto marittimo a basse emissioni – afferma il fondatore di Incat, Robert Clifford -. Abbiamo appena finalizzato i piani per l’assunzione di almeno altri 200 dipendenti nei prossimi 12 mesi, con la previsione di raddoppiare la nostra forza lavoro nei prossimi anni”.
“Una volta in funzione, i sistemi di ricarica a terra avranno una capacità superiore del 50% rispetto a qualsiasi altro a livello mondiale”, dichiara il direttore amministrativo dell’impresa australiana, Craig Clifford, che precisa che sulla nave ci sarà persino un negozio duty free di oltre 2000 metri quadrati su un unico livello.