La compagnia francese Ponant ha annunciato una nave da crociera dotata di sei tecnologie verdi per decarbonizzare il trasporto marittimo: dall’energia eolica a quella fotovoltaica, passando per l’idrogeno, ecco come viaggerà il prototipo Swap2Zero
Il futuro della mobilità marittima passa dalla sostenibilità e dalla dipendenza da fonti energetiche a basso impatto. Non si tratta solo di un auspicio, ma di una realtà con cui stanno facendo i conti costruttori, aziende, armatori nella definizione delle barche che vedremo solcare le acque, dai tratti costieri alle navigazioni oceaniche, nell’avvenire a medio e lungo termine.
Il prototipo Swap2Zero di Ponant: una ambiziosa nave da crociera ad emissioni zero
Un’importante compagnia francese di navi da crociera di lusso e che opera dal 1988, la Ponant, sta lavorando ad un progetto molto ambizioso all’interno del concept Swap2Zero. Il prototipo da 181 metri di lunghezza sfrutterà ben sei tecnologie definite “rivoluzionarie e che ridefiniranno il futuro delle navigazioni”, come comunica la società.
Per adesso abbiamo le idee ed il rendering. Ma trapelano già diversi dettagli: la nave sarà dotata di vele che, combinate con la tecnologia dello scafo, garantiranno grazie alla forza del vento il 50% dell’energia propulsiva. Inoltre il natante monterà più di 1.000 m2 di pannelli fotovoltaici (che tappezzano le superfici di altre imbarcazioni in fase di progettazione), ma non solo. Per non farsi mancare nulla, il prototipo Swap2Zero racchiuderà al proprio interno un sistema di alimentazione che sfrutta una cella a combustibile a bassa temperatura basata sull’idrogeno liquido, Sacro Graal della transizione energetica nel settore marittimo (e comunque dei mezzi pesanti e degli aerei). La nave produrrà quindi come scarto acqua e calore, che potranno essere riutilizzati.
E ancora, per alimentare non tanto la propulsione ma la vita all’interno del natante da crociera ci sarà una ulteriore cella a combustibile, ad alta temperatura in questo caso, con il calore generato che sarà reimmesso nel sistema per produrre acqua calda. L’energia inoltre sarà gestita generalmente in maniera innovativa e su misura, senza l’uso di generatori di servizio, e non mancherà un sistema di cattura del carbonio.
Quando vedrà la luce la nave da crociera a zero emissioni di Ponant
Di tutto, di più insomma. Un compendio di transizione ecologica e sostenibile che dovrebbe vedere la luce entro il 2030. Da definire il cantiere navale in cui verrà costruito il natante, che nelle intenzioni di Ponant produrrà zero emissioni. E questo non solo durante la navigazione, ma anche nelle fasi di ormeggio e di manovra. Eolico e solare, già sfruttati in combinazionein altri progetti di navi di altre società, “saranno combinati con l’energia a basse emissioni di carbonio associata alle celle a combustibile”, ha spiegato l’amministratore delegato della compagnia Hervé Gastinel.
“Molto più di una nave”
Quest’ultimo ha poi sottolineato anche l’aspetto scientifico di Swap2Zero. “Questa è molto più di una nuova nave”, ha aggiunto. “Vogliamo offrire una nuova modalità di navigazione e contribuire attivamente alla decarbonizzazione del settore marittimo. Il nostro team interno di ricerca e sviluppo ha riunito i migliori specialisti nella costruzione navale e nelle energie rinnovabili per sviluppare un modello energetico a zero emissioni. Con Swap2Zero – ha quindi concluso Gastinel – stiamo costruendo una vetrina tecnologica francese per convincere altre parti interessate a impegnarsi per una navigazione a emissioni zero”.
Immagine di Copertina: Ponant