Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Continuano le innovazioni in Norvegia: due traghetti a idrogeno

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In arrivo delle navi sempre più innovative per rispondere alle necessità di trasporto di auto e passeggeri dei norvegesi. Un accordo da 19,2 milioni di euro per un trasporto marittimo sempre più carbon-free

Sempre più passi in avanti per la mobilità a idrogeno, che conferma di potersi inserire, con i dovuti sviluppi, nel settore dei mezzi di più grandi dimensioni. Anche i traghetti, infatti, possono essere alimentati a celle a combustibile a idrogeno, e il progetto dell’azienda norvegese Torghatten Nord segue questa tendenza, che si unisce a quella dell’elettrificazione delle flotte marittime di cui abbiamo parlato in passato.

L’acquisto dei due Ro-Pax

Torghatten Nord, infatti, entro fine 2024 riceverà due traghetti Ro-Pax, ovvero adatti sia a trasporto di mezzi che di persone, bidirezionali (quindi con salita e discesa delle auto da entrambi i lati) a idrogeno. Un ordine che vale circa 19,4 milioni di euro per due natanti in grado di trasportare fino a 599 passeggeri e 120 automobili. Dopo la loro costruzione e la prova in mare, saranno i più grandi mai stati in servizio.

Le tecnologie delle celle a combustibile che verranno impiegate al loro interno saranno prodotte dalle imprese di settore PowerCell e SEAM. Nello specifico, PowerCell metterà a disposizione il proprio modulo di celle a combustibile Marine System 200 che permetterà al traghetto di produrre un totale di 13 MW di energia, mentre SEAM si occuperà dei sistemi di propulsione, controllo e sicurezza. Un passo in avanti ulteriore verso la riduzione delle emissioni, che nei Paesi scandinavi si sta cercando di raggiungere anche con l’elettrico.

Come saranno impiegate le navi

I traghetti dovranno operare per lunghe distanze e in condizioni che a volte mettono i mezzi a dura prova: si parla di viaggi fino a 4 ore. Il motivo per cui Torghatten Nord ha scelto di acquistarli è la scelta delle autorità locali di non permettere più a mezzi inquinanti di operare nei fiordi norvegesi.

“Questo progetto per l’idrogeno è un passo importante per assicurarsi la decarbonizzazione della flotta di traghetti norvegese”, ha commentato in merito l’amministratore delegato di SEAM, Gunvald Morvedt.

Quale idrogeno usare?

L’impresa norvegese ha già fatto sapere che userà soltanto idrogeno verde prodotto sul luogo, e che dunque sarà totalmente ricavato da fonti rinnovabili per tagliare completamente le emissioni di CO2. Una riduzione di circa 26.500 tonnellate l’anno di anidride carbonica, che è come togliere dalle strade 13.000 auto diesel.

“Questo è un progetto innovativo per l’intera industria marittima di cui siamo molto felici di far parte. La Norvegia ha guidato lo sviluppo nell’introduzione del gas naturale liquefatto nell’industria marittima – ha spiegato Richard Berkling, il CEO di PowerCell Solo in questo Paese ci sono circa 800 linee di traghetti e questi mezzi sono un segmento di mercato dove possiamo aspettarci grande interesse in soluzioni che uniscano idrogeno ed elettrico”.

Il contesto è, d’altronde, anche quello dell’inserimento, a partire dal 2024, del settore dei trasporti marittimi nel quadro del Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’Unione europea (l’Emission Trading System). Questo porterà ad un aumento della domanda di “soluzioni a base di idrogeno e a basse emissioni” in questo settore, accompagnate dall’elettrico.

Immagine di copertina: Torghatten Nord

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