Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Navi elettriche, la soluzione per ridurre le emissioni nocive nei trasporti in Cina

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La Cina è tra i più grandi attori della logistica e della commercializzazione di materie prime al mondo.

Questa leadership la pone in una posizione privilegiata per rivedere i suoi modelli di business e le modalità di gestione della supply chain dei trasporti via mare, puntando sempre più sulle navi elettriche.

Una maggiore attenzione, anche, sulle infrastrutture per migliorare le ricariche è auspicabile per apportare ulteriori benefici climatici, ambientali ed economici.

Per comprendere quanta attenzione verrà dedicata a questo tema si e’ in attesa di conoscere il contenuto del 15mo piano economico della Cina, che coprirà il quinquennio 2026-2030, periodo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi energetici previsti.

E se la Cina anticipasse gli obiettivi?

Secondo le stime della Climate Energy Finance, tuttavia, la Cina potrebbe raggiungere gli obiettivi energetici previsti per il 2030 in anticipo di oltre 6 anni rispetto a quanto prefissato.

Sebbene la Cina sia la Nazione più popolosa al mondo e, quindi, il più grande produttore di inquinamento del Pianeta, e sia ancora ampiamente diffuso l’utilizzo del carbone come fonte di energia, si evidenzia che:

  • l’energia termica è diminuita del 45% su base annuale, grazie anche agli investimenti ingenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove fonti di energia pulita
  • la Cina raggiungerà i 1.200 GW di installazioni tra solare ed eolico entro la fine di questo mese, considerando che si tratta di un obiettivo fissato per il 2030.
  • lo scorso aprile, le installazioni di turbine eoliche hanno raggiunto una potenza di 75 GW rappresentando il 65% del totale mondiale
  • la transazione verso i veicoli BEV, 100% elettrici, made in China, guida il mercato orientale dell’auto
  • a giugno è stato attivato un impianto solare da 3,5 GW distribuito su una superficie di circa 13.355 ettari, il più grande al mondo nel suo genere
  • e’ stata annunciata la realizzazione di un enorme impianto fotovoltaico da 8 MW nell’ambito di un progetto da 11 miliardi di dollari guidato dalla società China Three Gorges Renewables Group.

Se il tasso di crescita dovesse mantenersi costante, entro il 2030 la capacità produttiva energetica da fonti rinnovabili supererebbe sensibilmente gli obiettivi prefissati inizialmente.

La Cina diventerebbe, quindi, il più grande produttore di energia pulita al mondo, guidando la transizione energetica su scala globale.

Le e-ship importante tassello per la transizione energetica

La più grande nave portacontainer completamente elettrica del mondo ha attraccato al porto di Yangshan di Shanghai.

Lv Shui 01, sorella di Lv Shui 02, è lunga 120 metri ed e’ dotata di batterie da 50 megawattora, che possono essere sostituite nei porti.

Cosco Shipping, che possiede e gestisce la nave portacontainer, afferma che queste navi eviteranno l’emissione di quasi 3.000 tonnellate di carbonio all’anno.

A livello globale l’Organizzazione marittima internazionale, l’organismo delle Nazioni Unite responsabile del controllo dell’inquinamento atmosferico da parte delle navi, ha rivisto la sua strategia per ridurre le emissioni del trasporto marittimo globale, puntando sulla diminuzione delle emissioni di carbonio attraverso un ulteriore miglioramento dell’efficienza energetica per le nuove navi.

Tra gli obiettivi indicati si individua:

  • la riduzione delle emissioni totali annue di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo internazionale di almeno il 20%, con l’obiettivo di raggiungere il 30%, entro il 2030
  • la riduzione delle emissioni totali annue di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo internazionale di almeno il 70%, con l’obiettivo di raggiungere l’80%, entro il 2040

Il Comitato riconosce che i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati e la SIDS, hanno esigenze particolari per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità e la cooperazione tecnica.

Un’appendice fornisce una panoramica delle pertinenti iniziative dell’IMO a sostegno della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra da parte delle navi.

Benefici climatici, ambientali ed economici

Circa il 15% delle emissioni della Cina proviene dai trasporti. Le spedizioni incidono per il 6%.

Il trasporto interno ha emesso 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica nel 2020, secondo le stime del China Waterborne Transport Research Institute.

Tra il 2015 e il 2020 l’intensità di carbonio del trasporto marittimo cinese è diminuita del 7,1%.

Tuttavia, le emissioni del settore marittimo cinese stanno aumentando in termini assoluti e il quattordicesimo piano quinquennale della Cina, che copre il 2021-2025, e il suo piano Vision 2035 richiedono che il carico venga spostato fuori dalle strade e su treni e navi.

Nel 2022, l’industria marittima cinese ha emesso 1,5 milioni di tonnellate di ossido nitrico e 61.000 tonnellate di particolato.

Le emissioni di quegli inquinanti atmosferici da parte delle navi elettriche sono praticamente pari a zero.

Le altre alternative per il net zero

Le compagnie di navigazione straniere spesso usano batterie al cobalto al manganese, al litio, al nichel (NMC) per alimentare le loro navi elettriche, che sono più dense di energia delle batterie al litio ferro fosfato (LFP) che la Cina preferisce.

Tuttavia, le LFP sono più sicure, più economiche e hanno cicli di vita più lunghi e la Cina ha già le infrastrutture necessarie per la produzione di LFP.

Secondo la China Classification Society, 36 produttori di batterie al litio hanno ottenuto la certificazione a partire dal 2023 luglio, di queste 30 producono LFP.

Le sfide

Nonostante l’enorme potenziale delle batterie per ridurre le emissioni e i loro benefici climatici, ambientali ed economici, attualmente molto meno dell’1% delle 121.900 navi da carico cinesi sono idonee per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il più grande ostacolo è il costo.

I sistemi di alimentazione richiesti da una nave elettrica sono estremamente costosi.

Le navi elettriche si trovano anche di fronte alla concorrenza di carburanti alternativi, come idrogeno, ammoniaca e metanolo.

Lo scorso ottobre, la prima nave cinese alimentata da una cella a combustibile a idrogeno ha fatto il suo viaggio inaugurale a Yichang, nella provincia di Hubei.

L’industria non ha ancora raggiunto un consenso su quali opzioni, tra batterie, ammoniaca verde, metanolo verde, idrogeno verde, sono più adatte.

Tuttavia, c’è una preferenza per le batterie quando si tratta di navi piccole e medie in viaggi a corto e medio raggio.

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