Roma, 13/04/2025
Roma, 13/04/2025

Mercedes-Benz dice addio a Citan e T-Class: fine della collaborazione con Renault e nuova strategia industriale

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Il gruppo Mercedes-Benz ha deciso di interrompere la produzione dei modelli Citan e T-Class, inclusi i rispettivi derivati elettrici, a partire dalla metà del 2026. La notizia, riportata dal media specializzato tedesco Automobilwoche, è stata confermata da un documento interno inviato alla rete commerciale della casa automobilistica tedesca.

La decisione rappresenta non solo un riassetto della gamma Mercedes, ma anche la fine della storica collaborazione con Renault, il costruttore francese con cui il colosso di Stoccarda aveva condiviso piattaforme e tecnologie per questi modelli.

Citan e T-Class: veicoli di nicchia in un contesto in rapido mutamento

Lanciati rispettivamente per il segmento commerciale leggero (Citan) e per il trasporto privato multifunzionale (T-Class), i due modelli erano stati sviluppati su base Renault Kangoo, sfruttando economie di scala e sinergie ingegneristiche nell’ambito dell’alleanza Daimler-Renault-Nissan, oggi praticamente disgregata.

Tuttavia, nonostante il crescente interesse per i veicoli elettrici, né la eCitan né la EQT (versione elettrica della T-Class) sono riuscite a ottenere un impatto rilevante sul mercato. I volumi di vendita sono rimasti modesti, soprattutto in confronto alla crescente concorrenza nel settore dei veicoli elettrici compatti e dei furgoni a emissioni zero.

Una mossa strategica per razionalizzare la gamma e concentrarsi sull’alto di gamma

L’eliminazione della linea Citan/T-Class si inserisce nel più ampio piano di riposizionamento strategico voluto dal CEO Ola Källenius, che mira a trasformare Mercedes-Benz in un marchio “ultra-luxury” focalizzato sull’elettrico, la digitalizzazione e i servizi ad alto margine.

Questa scelta riflette anche la volontà di ottimizzare la catena del valore, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e joint venture non più redditizie, in un momento in cui l’intero settore automotive europeo è sotto pressione per via dell’aumento dei costi energetici, della concorrenza asiatica e delle incertezze geopolitiche.

Fine dell’asse Mercedes-Renault: un segnale per il futuro delle alleanze automotive

Lo stop alla produzione segna anche la conclusione definitiva della cooperazione con Renault su piattaforme condivise. Un tempo simbolo dell’integrazione industriale europea, l’accordo Mercedes-Renault era stato concepito per affrontare congiuntamente le sfide della transizione ecologica e della standardizzazione.

Ma con l’emergere di nuove logiche competitive globali – dalla leadership cinese nei veicoli elettrici, al reshoring produttivo in risposta alle tensioni geopolitiche – molte alleanze tradizionali sono messe in discussione. La decisione di Mercedes indica un ritorno alla specializzazione e al controllo verticale, mentre Renault rafforza la sua indipendenza tecnologica, anche attraverso il lancio di Ampere, la divisione elettrica autonoma.

Prospettive future: focus su elettrico premium, software e mercati emergenti

Mercedes-Benz continuerà a concentrare gli investimenti su modelli elettrici ad alte prestazioni (come l’EQS e la futura piattaforma MB.EA), sulla digitalizzazione dell’esperienza utente e su nuovi servizi finanziari e di mobilità connessa.

L’uscita dal segmento dei veicoli multifunzione leggeri evidenzia inoltre un orientamento verso mercati ad alto valore aggiunto, lasciando spazio ad altri player per competere su scala e volumi, come Stellantis, Ford e produttori asiatici emergenti.

La decisione di Mercedes-Benz di interrompere la produzione dei Citan e T-Class è molto più di un semplice aggiornamento di prodotto. È un segnale forte e chiaro di come l’industria automobilistica europea stia ridefinendo sé stessa, tra innovazione tecnologica, evoluzione dei modelli di business e ridefinizione delle alleanze strategiche.

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