Prosegue il cammino dell’aereo supersonico su cui sta lavorando Boom Supersonic. La start-up californiana ha effettuato un nuovo test del prototipo, che ha infranto velocità Mach 1
Il volo supersonico si avvicina a tornare nei nostri cieli? Dopo la fine dell’era del Concorde, durata dal 1976 sino al 2003, a causa dell’inquinamento acustico del velivolo, dei regolamenti che lo vietavano ed altri ostacoli come i costi operativi (ma soprattutto ha pesato anche il tragico incidente che avvenne all’aeroporto Charles De Gaulle nel 2000), diverse aziende stanno provando a rivitalizzare questa tecnologia. Puntando su prestazioni migliorate ma al tempo stesso più efficienza e sostenibilità.
Boom Supersonic e l’aereo supersonico Overture, che mira a toccare Mach 1.7
Una delle realtà con il progetto in fase più avanzata è Boom Supersonic. Quest’ultima da anni sta lavorando alla creazione dell’Overture, un aereo che sulla carta dovrebbe avere come velocità espressa quella di Mach 1.7 (ovvero 2.099 km/h). Ed è arrivata a realizzare lo scorso marzo con successo il primo volo di provadel prototipo XB-1. Sono seguiti poi nel 2024 altri test (11 per la precisione) concentrati sulle funzionalità dell’aereo e la qualità delle componenti del prototipo.
L’XB-1 vola superando il muro del suono
Non è però finita qui perché di recente la start-up californiana ha effettuato un ulteriore test sopra il deserto del Mojave. Nei cieli della California, ad un’altitudine di 10,7 km, l’XB-1 ha superato per la prima volta Mach 1, toccando per la precisione velocità Mach 1.122. Pari quindi a 1.385 km/h.
Questo mese, meteo permettendo, verrà svolto un altro test, sempre nella zona del Mojave ma in collaborazione con la NASA. E con l’obiettivo di infrangere nuovamente la barriera del suono. Oltre a raccogliere dati e informazioni in termini di manovrabilità, funzionamento dei sistemi e prestazioni del prototipo. Senza dimenticare le sollecitazioni termiche nelle parti metalliche a cui viene sottoposto un mezzo che abbatte il muro del suono.
Con l’Overture si riducono i tempi di volo transoceanici
Da Boom Supersonic infatti viene posta l’enfasi non solo sulle prestazioni, ma anche sulla sicurezza di chi è a bordo. La start-up californiana prosegue così il proprio cammino per essere la prima a far volare di nuovo un aereo supersonico dai tempi del Concorde. E i test hanno rappresentato il primo momento dalla chiusura del programma del velivolo di produzione anglo-francese in cui un pilota ha guidato un aereo capace di infrangere il muro del suono.
L’XB-1 è il banco di prova dell’Overture che potrà ospitare a bordo da un minimo di 64 passeggeri ad un massimo di 80. Confermato il progetto del Mach 1.7, mentre l’altitudine operativa toccherà i 18 km. Grazie a questo aereo si potrebbero ridurre notevolmente i tempi di volo transoceanici. Ad esempio, per andare da New York a Londra ci vorranno tre ore e mezza anziché sei e mezza.
Non solo prestazioni: ridotto il boom sonico
Inoltre, rispetto al Concorde, potrà usufruire dei più recenti progressi tecnologici. Oltre a promettere maggiore sostenibilità grazie al motore turbofan Symphony, alimentato da carburante da fonti sostenibili. E minor rumore, che sarà invece tale a quello dei normali aerei subsonici. Ancora, sempre a differenza del Concorde, i materiali costitutivi saranno quelli leggeri in fibra di carbonio, ideali nei casi di sollecitazione termica (a differenza delle leghe di alluminio del jet anglo-francese, tendono ad espandersi meno). Oltre a migliorare l’aerodinamica.
Entro il 2030 tornerà quindi il volo supersonico?
Boom Supersonic mira all’entrata in servizio dell’Overture per voli commerciali entro la fine di questo decennio. Prima ovviamente sarà necessaria la certificazione di aeronavigabilità da parte della Federal Aviation Administration americana e dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA).
Dall’azienda fanno sapere che l’aereo potrebbe garantire sino a 600 rotte globali. I prezzi dei biglietti saranno stabiliti dalle compagnie di volo. Nel frattempo realtà come American Airlines, United Airlines e Japan Airlines hanno effettuato le prime prenotazioni, che al momento ammontano a 130 velivoli. Ognuno dovrebbe costare sui 200 milioni di dollari.
Immagine di Copertina: Boom Supersonic