Roma, 30/01/2025
Roma, 30/01/2025

Giappone, ritrovamento di enormi giacimenti minerari. Di cosa si tratta e l’impatto sull’economia nipponica

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Un nuovo impulso all’industria dei veicoli elettrici in Giappone deriverà dall’estrazione di cobalto e nichel a seguito di importanti ritrovamenti nei fondali intorno all’isola di Minami-Torishima. Indipendenza dalla Cina, ma, soprattutto, un grande vantaggio per l’economia nipponica.

Secondo i ricercatori della Nippon Foundation e dell’Università di Tokyo le risorse minerarie trovate sul fondo del mare vicino a Minami-Torishima sono sufficienti per soddisfare il fabbisogno di consumo di cobalto del paese per i prossimi 75 anni e quello di nichel per oltre un decennio.
I circa 230 milioni di tonnellate di depositi di manganese sono stati trovati sotto forma di noduli di dimensioni di un pugno. I noduli contengono circa il 20% di manganese e fino all’1% di cobalto e nichel, secondo un rapporto di Nikkei Asia.
Il manganese, il cobalto e il nichel sono importanti costituenti delle batterie agli ioni di litio, e, quindi, sono considerati essenziali per far progredire la produzione di veicoli elettrici.
I ricercatori stimano che i depositi, che si diffondono su un’area di circa 10.000 metri quadrati, contengono circa 610.000 tonnellate di cobalto e 740.000 tonnellate di nichel.

La scoperta di depositi minerari

Il sito della scoperta di minerali intorno all’isola di Minami-Torishima in Giappone era sotto osservazione dal 2013.


Tuttavia, un lavoro di ricerca più dettagliato del sito è iniziato nell’aprile dello scorso anno e ha continuato fino all’inizio di giugno 2024.
I risultati dell’indagine hanno confermato la presenza di enormi depositi minerari nell’area.
I ricercatori hanno utilizzato attrezzature minerarie e veicoli subacquei controllati a distanza per scandagliare con l’aiuto di sonde in più punti sul fondo del mare, tra i 5.200 ai 5.700 metri di profondità.
Secondo i ricercatori i noduli si formano quando ferro e ossidi di manganese si dissolvono nell’acqua di mare per poi addensarsi intorno ai loro nuclei. I depositi contengono anche rame, un altro elemento prezioso.

Un nuovo impulso all’industria dei veicoli elettrici in Giappone e non solo

La scoperta di minerali darà un grande impulso all’industria dei veicoli elettrici in Giappone, diminuendo la sua dipendenza da altri paesi, senza considerare il valore per l’economia del Paese.
Il gruppo di ricerca, guidato da Yasuhiro Kato, professore presso l’università di Tokyo, stima che vi siano 234 milioni di tonnellate di tali noduli e che la quantità di nichel in essi contenuti è sufficiente per sostenere il consumo del Giappone per 75 anni, mentre la quantità di cobalto è sufficiente per circa 11 anni.

I noduli contengono circa il 20% di manganese e fino all’1% di cobalto e nichel, riferisce Nikkei Asia. Anche se questo non può sembrare molto, ammonta a più di una stima 672.000 tonnellate di cobalto e 815.000 tonnellate di nichel.
Secondo i dati di Trading Economics, nel momento in cui si scrive, il valore del cobalto si attesta stazionario a 24.300 USD per tonnellata, mentre quello del Nichel a 15.670 USD per tonnellata.
Stimare la fortuna che il Giappone possiede nei fondali e’ sufficientemente semplice.

I tempi di estrazione

Il team di ricercatori, composto da Nippon Foundation e University of Tokyo, prevede di avviare l’estrazione di 2.500 tonnellate di risorse minerarie al giorno in un progetto sperimentale entro la fine di marzo 2026.
Inoltre, la Nippon Foundation mira anche a formare un consorzio con l’obiettivo di commercializzare la produzione entro il 2026 in Giappone.
Secondo il team, i depositi minerari sono sufficienti per l’uso commerciale, compresi i costi di estrazione e raffinazione.
I noduli sono “concentrati e offrono materiali abbastanza buoni” dice Yasuhiro Kato, professore presso l’Università di Tokyo e parte del team che ha fatto la scoperta del 2016.


Il professor Yasuhiro Kato della Graduate School dell’Università di Tokyo (al centro a destra) e Yohei Sasakawa, presidente della Nippon Foundation (a sinistra), tengono in mano noduli di manganese



Cosa accadra’ dopo l’estrazione

Yasuhiro Kato spinge anche per “creare nuove industrie e stabilire le infrastrutture energetiche di prossima generazione utilizzando risorse minerarie nazionali del fondo marino” in Giappone.
I ricercatori prevedono di collaborare con altre aziende per sviluppare prodotti e tecnologie ecologiche utilizzando i giacimenti minerari presenti nell’area intorno all’isola che si trova a circa 1180 miglia (1.900 chilometri) di distanza da Tokyo.

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