Roma, 22/01/2025
Roma, 22/01/2025

Anche la Cina punta sul volo supersonico: da New York a Pechino in due ore

11

Dalla Cina arrivano due progetti di aerei basati sul volo supersonico: un jet passeggeri commerciale (autonomo) e uno spazioplano. Pechino lancia la sfida agli Stati Uniti nella corsa per rivoluzionare il trasporto nei cieli, e oltre

Nel panorama del trasporto aereo sta tornando in auge negli ultimi anni il volo supersonico. A oltre vent’anni dalla fine dell’era del Concorde (che cessò il proprio servizio nel 2003 piegato dalla tragedia del 2000 al Charles De Gaulle, dai costi eccessivi e da una tecnologia allora troppo impattante) compagnie, aziende e start-up stanno scommettendo su velivoli capaci di superare la velocità del suono. Ovviamente chi può permettersi certi investimenti.

Il volo supersonico è tornato in auge

I progressi tecnologici potrebbero agevolare aerei che non causerebbero disturbi acustici a causa del boom sonico, oltre ad ottimizzare consumi e migliorare l’efficienza prestazionale. Pensiamo al progetto dell’X-59 della NASA, velivolo supersonico silenzioso. O l’azienda Boom Supersonic che punta a far volare l’Overture, capace di volare ad una velocità ben due volte superiore i normali aerei di linea, sfruttando però carburante sostenibile (i SAF, Sustainable Aviation Fuels). Tra l’altro questa società ha inaugurato lo scorso anno il suo primo impianto di costruzione, nella Carolina del Nord.

La cinese Space Transportation al lavoro su due velivoli, un jet autonomo e uno spazioplano

Ma anche un Paese sempre più all’avanguardia tecnologica quale è la Cina vuole dire la sua in questo settore. In questo caso la Lingkong Tianxing Technology, nota anche come Space Transportation, intende battere sul tempo tutti con il proprio prototipo. Anzi, due.

Uno è un jet commerciale elettrico, destinato al trasporto passeggeri con tecnologia autonoma (lo Yunxing). L’altro è uno spazioplano, capace quindi di volare appena sopra l’atmosfera terrestre, chiamato Cuantianhou. Entrambi hanno un aspetto simile ad un velivolo che ha fatto la storia dell’aviazione, ovvero l’SR-71 Blackbird americano, capace di conquistare record di velocità e di altitudine ad oggi imbattuti.

Dalla Cina agli Stati Uniti in due ore di viaggio

L’obiettivo però è ancora più ambizioso, perché l’azienda vuole entro il 2030 far volare un jet commerciale Mach 5, quindi con una velocità di 6.125,3 km/h. Tradotto: poter volare da New York a Londra in meno di un’ora. O collegare la Cina con gli Stati Uniti in due ore di viaggio.

Intanto si lavora per gradi. A partire dallo Yunxing, il cui prototipo in scala minore ha effettuato un volo di test di una ventina di minuti (con successo, riportano dall’azienda) lo scorso ottobre. Questo velivolo tocca la velocità di Mach 4, ovvero 4.900 km/h, e presenta un’autonomia di 3.000 km. L’altitudine invece è di circa 20 km. Secondo Space Transportation una versione per due passeggeri dello Yunxing, totalmente autonoma, potrebbe essere disponibile entro il 2027. Successivamente, l’azienda punterebbe ad un modello da 50 passeggeri, come riporta RobbReport, dalla lunghezza di 27 metri e peso di 70 tonnellate. E la cui velocità dovrebbe essere pari a Mach 5.

Il Cuantianhou è destinato invece al volo suborbitale. Lungo 11 metri e con apertura alare pari a 4,38 metri, la “scimmia volante” (questa la traduzione del nome del velivolo) punta ad aggiungersi al segretissimo Shenlong (una sorta di Shuttle riutilizzabile made in Cina, in fase di sviluppo), per collegare la Terra alla stazione spaziale di Pechino Tiangong.

Ma ci sono ancora diversi ostacoli per il volo supersonico

I progetti di voli supersonici tuttavia devono fare i conti con qualche limite tecnologico, per ora. Come il surriscaldamento dei materiali e dei componenti sottoposti alle velocità che vanno oltre il muro del suono (e ancor di più con quelle ipersoniche). Oltre alle controversie normative, con leggi che vietano per ora voli di questo tipo.

Immagine di Copertina: Space Transportation

Related Posts