Un team di ricercatori dalla Cina ha messo a punto delle batterie a stato solido per auto elettriche che costano meno del 10% di quelle attuali. Ecco come è stato possibile
Uno dei motivi per cui il mercato delle auto elettriche non compie (almeno per il momento) il salto di qualità riguarda le batterie. I dispositivi che alimentano i veicoli pesano per circa il 40% sul prezzo finale della vettura, al di là poi delle preoccupazioni riguardo l’autonomia. In attesa che diventino di uso comune tecnologie su cui da tempo stanno lavorando start-up e marchi automobilistici, come le batterie a stato solido che promettono una migliore densità energetica, autonomia, affidabilità e sicurezza (oltre a minori costi), dalla Cina si sta mettendo a punto una innovazione per queste ultime per renderle ulteriormente più convenienti.
I ricercatori cinesi mettono a punto una batteria per auto elettriche decisamente meno costosa
Il South China Morning Post riporta infatti una ricerca della China University of Science and Technology per batterie a stato solido conveniente ma senza inficiarne le prestazioni. Questo grazie alla rimozione dei materiali più costosi. Un aspetto che rappresenta il principale ostacolo nella produzione in larga scala di queste batterie.
Gli scienziati cinesi hanno eliminato il solfuro di litio, sostituendolo con un prodotto di sintesi meno costoso. Chiamato LPSO, questo materiale non è altro con un elettrolita solido al solfuro con prestazioni uguali alle controparti meno economiche. Inoltre ha il vantaggio di essere compatibile con anodi ad alta densità energetica. Tra essi, il litio-metallo ed anche il silicio.
Il risparmio della nuova batteria a stato solido LPSO
Avremmo così una batteria a stato solido che oltre a presentare caratteristiche notevoli in termini di densità energetica e sicurezza (essendo decisamente meno incline al surriscaldamento e alla formazione di dendriti), potrebbe arrivare sul mercato ad un costo di meno del 10% di quelli attuali. Questo grazie al depennamento dell’elettrolita solido quale è il solfuro. E la sua sostituzione con l’LPSO, riporta The Cool Down, potrebbe determinare un prezzo dell’elettrolita inferiore ai 50 dollari al chilogrammo. Contro i 195 attuali.
Anzi, il solfuro di sintesi prodotto dai ricercatori cinesi potrebbe addirittura spingere il prezzo ad un livello di 14,42 dollari/kg, come ha spiegato un articolo de Il Post. Che riferisce anche le buone prestazioni della batteria, con cicli di carica e scarica a temperatura ambiente per 4.200 ore.
Il ruolo delle batterie a stato solido per il dominio del settore delle auto elettriche
Certo, non parliamo di uno sbarco imminente sul mercato di questa rivoluzionaria (almeno nei costi) batteria. I ricercatori infatti dovranno prima compiere ulteriori test e sviluppi per affinare la batteria. Ma è esemplificativo di come la Cina mantenga un passo rapido e costante nell’innovare il settore delle auto elettriche, in cui è leader a livello globale anche in virtù della padronanza della catena di fornitura. Leadership nell’industria delle batterie inclusa. E la tecnologia a stato solido è la frontiera in cui Pechino vuole dominare per mantenere ben salde le redini del settore delle BEV.
Immagine di Copertina: Zeekr