Roma, 19/09/2024
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Le auto elettriche non rallentano: i dati dell’IEA sulla crescita di quest’anno

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Nessun rallentamento a livello globale nelle vendite di auto elettriche. Questo perlomeno è ciò sottolinea il rapporto annuale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, che fa il punto sulla transizione della mobilità tra luci e ombre

Allo stato attuale sembra che il mercato delle auto elettriche sia in affanno. Lo vediamo ad esempio dai piani di alcune case automobilistiche, che stanno rivedendo il loro cronoprogramma legato alla transizione dai motori termici alle vetture a batterie. Ma se allarghiamo lo sguardo senza soffermarci all’hinc et nunc quotidiano, scopriamo delle previsioni positive per i veicoli elettrici che riguardano già quest’anno.

Secondo l’IEA nel 2024 più di un’auto su cinque vendute nel mondo è elettrica

Nessun rallentamento quindi. Questo è ciò che risulta dal recente rapporto annuale stilato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, secondo nel 2024 su cinque auto vendute a livello globale più di una sarà elettrica.

Nel report infatti si legge: “Le auto elettriche continuano a fare progressi verso la trasformazione in un prodotto di massa in un numero sempre maggiore di Paesi. I margini ridotti, la volatilità dei prezzi del metallo delle batterie, l’inflazione elevata e l’eliminazione graduale degli incentivi all’acquisto in alcuni Paesi hanno suscitato diverse preoccupazioni riguardo i ritmi di crescita del settore, ma i dati di vendita a livello globale rimangono forti”.

Entro il 2035 metà delle auto vendute nel mondo potrebbe essere elettrica

I dati dell’Agenzia parlando di un “continuo slancio delle elettriche”, pur più deciso “in alcuni mercati rispetto ad altri”, come ha spiegato il direttore esecutivo Fatih Birol. A tal punto che si prevede un picco della domanda del petrolio per quanto riguarda la mobilità stradale per il prossimo anno, mentre incentivi e calo dei prezzi delle batterie agli ioni di litio dovrebbero trascinare le vendite delle BEV. Con ciò dovrebbe aumentare anche la domanda energetica per alimentarle, con una richiesta di elettricità che dai circa 130 TWh che globalmente hanno consumato i 45 milioni di veicoli a batteria presenti sul pianeta dovrebbe passare a ben 2.700 TWh nel 2035. Ovvero per sostenere circa 535 milioni di vetture elettriche.

Ciò significa che, seguendo queste simulazioni dell’IEA, entro il 2035 la metà delle auto vendute al mondo sarà a batteria. Ma si può superare anche la metà, attestandosi al 66%, se verranno rispettati gli impegni che ogni Paese ha annunciato o sottoscritto per quanto riguarda la sostenibilità.

17 milioni di auto elettriche vendute nel mondo nel 2024

Intanto nel 2024 le vendite di veicoli elettrici (comprendendo quindi anche mezzi pesanti come i camion e quelli a due ruote) dovrebbero toccare a livello globale quota 17 milioni. Un passo avanti se confrontato ai 14 milioni di unità acquistate nel 2023.

Ma non mancano aspetti critici

Certo, la situazione però non è così rosea. Abbiamo citato il caso di case automobilistiche costrette a rivedere i propri piani sull’elettrico (tipo Volkswagen, ma anche Ford o Mercedes), almeno sul medio periodo. E in tutto ciò la pressione della concorrenza cinese, con politiche di esportazione sempre più decise (il Paese nel 2023 è stato il più grande esportatore di auto al mondo, vendendo 4 milioni di veicoli di cui 1,2 di tipo elettrico), sta spingendo i marchi europei ed americani a riparare in cerca di soluzioni per non perdere quote di mercato.

A livello pratico, basti l’esempio di Tesla che, insidiata dalla concorrenza di Pechino di marchi come BYD, ha annunciato una riduzione del 10% della sua forza lavoro globale. Cina che tra l’altro spicca nelle vendite di auto elettriche, conservando il ruolo di leader con il 60% di veicoli a batteria venduti. Per quanto riguarda invece l’Europa, si prevede che pur in uno scenario di crisi del settore automobilistico le possibilità che un’auto su quattro di quelle vendute sia elettrica sono buone.

La questione dei prezzi (che dipendono dalle batterie)

Il rapporto dell’IEA poi sottolinea una potenziale svolta. Ovvero quella dei prezzi a buon mercato delle auto cinesi. Nel Paese asiatico si concentra il 76% della capacità produttiva di batterie, secondo i dati forniti da CRU Group e aggiornati al 2023. Questo consente di poter contenere i costi delle autovetture prodotte, giacché come spiega l’IEA il 40% del prezzo di un’auto elettrica è rappresentato proprio dal pacco batteria.

Nel resto del mondo le BEV invece costano tra il 10 e il 50% in più delle controparti termiche. Ma l’IEA sottolinea anche che il loro ciclo di vita consenta dei risparmi non paragonabili alle auto a benzina. L’Agenzia infatti riporta come l’elettricità sia più economica dei carburanti fossili “nella maggior parte dei mercati”. In attesa che almeno dal 2030 i prezzi si equivalgano fuori dalla Cina.

Da non dimenticare infine l’importanza dei punti di ricarica. Nel 2023 c’è stato un incremento del 40% delle infrastrutture dedicate. Ma servirà una crescita di sei volte tanto entro il 2035 per sostenere la presenza sempre più capillare delle BEV.

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