Roma, 19/09/2024
Roma, 19/09/2024

Ammoniaca, nuova soluzione per la sostenibilita’ del settore marittimo

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Yanmar Holdings Co., Ltd e Amogy hanno siglato un Memorandum of Understanding per integrare le avanzate tecnologie sviluppate da Amogy con i motori prodotti da Yanmar.

La partnership si concentrerà sulla combinazione della tecnologia di Amogy focalizzata sul cracking dell’ammoniaca con l’H2ICE di Yanmar, ovvero il motore a combustione interna a idrogeno, per fornire combustibile a basso costo.

La tecnologia di cracking dell’ammoniaca di Amogy utilizza materiali catalitici all’avanguardia per scomporre l’ammoniaca in idrogeno e azoto a temperature di reazione più basse con elevata durata, volte a minimizzare i requisiti di riscaldamento e manutenzione.

“Siamo entusiasti di lavorare con Amogy su questo progetto innovativo”, ha dichiarato Ken Kawabe, Group Leader presso Yanmar Research and Development Center.

“Il nostro impegno – ha continuato Mr Kawabe – per un futuro sostenibile si allinea perfettamente con questa collaborazione e crediamo che l’integrazione della tecnologia di cracking di ammoniaca di Amogy con il nostro H2ICE abbia un immenso potenziale per decarbonizzare il settore”.

“Come pionieri nelle soluzioni energetiche sostenibili, siamo entusiasti di collaborare con Yanmar nell’esplorazione dell’integrazione della nostra tecnologia di cracking di ammoniaca all’avanguardia con i loro motori a combustione interna a idrogeno”, ha dichiarato Seonghoon Woo, CEO di Amogy.

“La collaborazione è fondamentale per far progredire le soluzioni di energia pulita e, insieme, possiamo superare le sfide e accelerare i progressi sostenibili nel settore marittimo” ha proseguito Mr Woo.

La tecnologia di Amogy

Amogy ha la missione di sviluppare una tecnologia che sblocchi il potenziale dell’ammoniaca come fonte di energia pulita, accelerando il percorso globale verso l’obiettivo Net Zero e sostenendo le generazioni future.

Fondata nel 2020 da quattro dottorandi del MIT, l’obiettivo di Amogy è consentire la decarbonizzazione dei settori difficili da abbattere, come il trasporto marittimo, la generazione di energia e i trasporti pesanti, utilizzando l’ammoniaca come soluzione di alimentazione a base di carbonio, ad alta densità energetica.

Ad oggi, il loro ammonia-to-power system è stato sperimentato con successo su un drone a 5kW, un trattore a 100kW e un semirimorchio a 300 kW.

Si sta lavorando per adattare il sistema su un rimorchiatore a 1MW, il NH3 Kraken, primo vascello al mondo ad essere alimentato da ammoniaca.

L’introduzione di una fonte di energia pulita per i settori a forte impatto ambientale non e’ solo necessario, ma anche urgente.

Chi e’  Yanmar

Yanmar nasce ad Osaka, in Giappone, nel 1912. Fu la prima azienda in assoluto a realizzare un motore diesel compatto di dimensioni ridotte gia’ nel 1933. Pioniere nella tecnologia dei motori diesel, Yanmar è un innovatore globale in una vasta gamma di attrezzature industriali, dai piccoli e grandi motori, macchinari e impianti agricoli, attrezzature per l’edilizia, sistemi energetici, marini, macchine utensili e componenti.

Chi e’ Amogy

Amogy fornisce soluzioni energetiche prive di carbonio per decarbonizzare settori difficili da affittare come quello marittimo, la produzione di energia e l’industria pesante. La sua tecnologia brevettata di cracking dell’ammoniaca è matura, scalabile e un metodo altamente efficiente per la scissione dell’ammoniaca liquida, generando energia elettrica in combinazione con celle a combustibile a idrogeno.

Amogy ha sede a Brooklyn, New York, con ulteriori sedi tra cui Houston, Texas, Norvegia e Singapore. Amogy è sostenuta da investitori tra cui il Climate Pledge Fund di Amazon, Temasek, SK Innovation, Aramco Ventures, Mitsubishi Corporation e AP Ventures.

L’industria marittima e le emissioni di gas serra

Questa partnership risponde direttamente agli ambiziosi obiettivi dell’industria marittima di ridurre significativamente le emissioni di gas serra. L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha fissato obiettivi rigorosi. Si tratta di una riduzione del 40% delle emissioni di carbonio del trasporto marittimo rispetto ai livelli del 2008, entro il 2030.

Le spedizioni rappresentano meno del 3% delle emissioni del settore dei trasporti globali, ma la decarbonizzazione dell’industria avrebbe ancora un profondo impatto sugli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.

Secondo lo studio del 2020 Fourth Greenhouse Gas (GHG) dell’IMO, lo shipping ha prodotto 1.056 milioni di tonnellate di anidride carbonica nel 2018.

E’ fondamentale impattare in termini di sostenibilita’  sulle attività portuali per ridurre le emissioni di gas serra e la quantità di inquinanti come ossidi di azoto e ossidi di zolfo che vengono rilasciati nell’aria dalle navi in ormeggio e dalle gru, dai carrelli elevatori e dai camion che gestiscono i container di spedizione nei porti.

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