Roma, 21/11/2024
Roma, 21/11/2024

Industria automobilistica, 31 Associazioni chiedono all’UE competitività e prosperità

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L’industria automobilistica europea è al lavoro per presentare una serie di richieste alle istituzioni dell’UE.

31 associazioni di categoria vogliono “una politica commerciale ambiziosa e aperta per sostenere la competitività e la prosperità economica” dell’Unione europea.

È quanto emerge dalla dichiarazione congiunta, che evidenzia:

  • l’importanza dell’apertura commerciale nel guidare la crescita economica
  • creare posti di lavoro
  • migliorare la resilienza di fronte alle sfide globali.

Il commercio è una delle forze economiche dell’UE.

Avvantaggia in modo significativo i consumatori ampliandone le scelte e attrae investimenti esteri che guidano la crescita e l’innovazione.

Le strategie diversificate di approvvigionamento e di esportazione rafforzano la capacità dell’UE di progredire e superare le crisi.

L’apertura e la crescita come componenti fondamentali della politica commerciale dell’UE richiedono una deliberata definizione delle politiche.

Diventa rilevante aprire mercati nuovi e diversificati attraverso accordi commerciali e ridurre gli ostacoli tecnici agli scambi.

La dichiarazione congiunta

Nella loro dichiarazione congiunta, le 31 associazioni delineano la loro visione di una politica commerciale dell’UE di successo nel prossimo ciclo istituzionale.

L’invito principale è quello di rafforzare l’apertura commerciale perseguendo nuovi e rinnovati accordi commerciali per migliorare l’accesso al mercato.

Inoltre, la coalizione di associazioni sostiene la nomina di un Commissario dedicato per il commercio e la supervisione di questa competenza esclusiva dell’UE, garantendo una leadership mirata e una direzione strategica.

La coalizione di associazioni invita l’UE a continuare a sostenere l’OMC e il sistema internazionale per garantire un contesto commerciale equo e prevedibile.

Infine, le associazioni chiedono una maggiore collaborazione con i partner di paesi terzi e una diplomazia commerciale più solida per sostenere un’ambiziosa politica commerciale aperta.

La dichiarazione congiunta non menziona esplicitamente le nuove tasse imposte ai veicoli elettrici cinesi, ma e’ evidente il riferimento.

L’appello è di fare un passo indietro nella temuta guerra commerciale con la Cina.

Dal 5 luglio i dazi sulle EV prodotte in Cina

Dal 5 luglio 2024 sono in vigore i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina.

I dazi definitivi entreranno in vigore entro novembre, a meno che Europa e Cina, nel frattempo, non trovino una soluzione alternativa.

“Stiamo continuando a impegnarci intensamente con la Cina per una soluzione reciprocamente accettabile”, ha affermato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea.

“Qualsiasi risultato negoziato della nostra indagine deve affrontare in modo chiaro e completo le preoccupazioni dell’Ue e rispettare le regole del WTO” ha continuato.

Rispetto alle aliquote condivise il 12 giugno 2024, i dazi provvisori sono stati leggermente rivisti in base ai commenti sull’accuratezza dei calcoli presentati dalle parti interessate.

MG SAIC Motor affrontera’ una tariffa del 37,6%, che va ad agiungersi all’attuale aliquota del 10%.

Geely e BYD saranno interessate, rispettivamente, da tariffe aggiuntive del 19,9% e del 17,4%. 

Gli altri produttori di veicoli elettrici in Cina che hanno collaborato all’indagine, ma che non sono stati sottoposti al campionamento saranno soggetti a un dazio medio ponderato del 20,8%.

Le aziende che non hanno collaborato saranno soggette a un’ulteriore imposta del 37,6%.

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