Secondo una esperta i prossimi 3-5 anni saranno cruciali per le auto elettriche. Le innovazioni nel campo delle batterie cambieranno tutto, e trascineranno la domanda di vetture alla spina
Solo qualche giorno fa parlavamo della momentanea battuta d’arresto della diffusione delle auto elettriche, con alcune case automobilistiche costrette a rivedere i propri piani sulle BEV rispolverando i motori tradizionali, pur nell’ottica di puntare alle versioni ibride e ai carburanti sostenibili.
Il presente non è ancora delle auto elettriche?
Le vetture a batteria per ora sono destinate ad essere una chimera? Nel presente la diffusione delle stesse, se escludiamo realtà leader come la Cina o casi particolari come la Norvegia (che però, paradossalmente, basa il successo delle elettriche su incentivi statali a sua volta frutto dei ricavi dall’estrazione di petrolio e gas), fatica a sopravanzare i modelli tradizionali.
L’Italia come sappiamo resta fanalino di coda nell’UE, nonostante i recenti sostegni previsti dal Governo per l’acquisto delle elettriche siano stati un successo. Ma a marzo le immatricolazioni hanno fatto registrare addirittura un -35,19% rispetto allo stesso mese dell’anno prima.
Al di là delle campagne ideologiche contro questo tipo di auto, e che inquinano le menti come altre tesi complottiste, le persone faticano a passare all’elettrico per motivi molto pratici. Il prezzo, anzitutto, su cui pesa principalmente quello delle batterie. E poi le questioni che attengono all’ansia da autonomia e ricarica.
L’importanza delle innovazioni nelle batterie per trainare il successo delle auto elettriche
Certo, una maggiore diffusione di colonnine di ricarica aiuterebbe, rompendo il circolo vizioso. Ma soprattutto i progressi nelle batterie, di cui vi abbiamo parlato in precedenza, diverrebbe un assist fondamentale per il mercato. Da materie prime più comuni di quelle attualmente estratte e meno impattanti, passando per la possibilità di riciclare le stesse tramite i metalli al loro interno.
SlashGear riporta il punto di vista della dottoressa Laine Mears, a capo della cattedra di produzione automobilista presso il Centro internazionale per la ricerca automobilistica della Clemson University (CU-ICAR). Ad avviso della ricercatrice, l’avvento delle auto elettriche ha dato nuova linfa alla ricerca sulle batterie. L’obiettivo è di creare tecnologie di accumulo che consentano una migliore autonomia ed affidabilità. E secondo Mears “nei prossimi 3-5 anni le innovazioni consentiranno batterie più prestanti, sostenibili e leggere”.
Le auto elettriche, insomma, stanno portando dei progressi in un settore che si era un po’ adagiato. E la crescente domanda nei prossimi anni dei veicoli a batteria spingerà sempre di più ad innovare queste ultime. Anche per abbatterne i prezzi, spinti al ribasso pure per una maggiore concorrenza.
I progressi nelle batterie
Intanto, come fa notare SlashGear, ci sono già stati dei passi avanti importanti. Oggi una batteria può raggiungere valori di densità energetica (quantità di energia stipata in un dato volume, con conseguenze tra le altre cose per l’autonomia di un accumulatore) che possono toccare anche i 700 Wh/L. Nel 2008 invece eravamo sotto i 100 Wh/L.
Anche per quanto riguarda i materiali ci saranno novità, se tutto va bene. Le attuali batterie agli ioni di litio, stato dell’arte del presente ma che richiedono elementi impattanti dal punto di vista ambientale e presentano aspetti critici in merito al surriscaldamento, potrebbero cedere il passo a quelle a stato solido, al litio-zolfo ed altre innovazioni nelle materie prime. E che garantirebbero maggiore autonomia, sostenibilità ed affidabilità.
Tutto ciò potrebbe trascinare l’economia delle auto elettriche, sebbene parliamo di studi in corso e dei primi prototipi. Anche se il presente è ancora focalizzato sui motori tradizionali ed ibridi, la ricerca va avanti e la domanda evolverà. E se le cose andranno di pari passo il futuro sarà certamente delle elettriche.