È ormai pronto per il lancio e per la sua prima missione di rifornimento per la ISS lo spazioplano cargo Dream Chaser Tenacity. Il progetto della Sierra Space rientra nei programmi NASA per il trasporto di strumentazione scientifica, cibo, acqua ed anche astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale
Negli ultimi tempi nel settore spaziale si stanno facendo strada dei progetti per realizzare degli spazioplani, un veicolo che sembrava pressoché finito nel dimenticatoio dopo la conclusione del programma Space Shuttle. E invece l’industria sta riprendendo vigore, come dimostra il lavoro che sta portando avanti Sierra Space.
Come nasce il progetto dello spazioplano Dream Chaser Tenacity
La società con sede in Colorado ha progettato infatti uno spazioplano adatto a trasportare rifornimenti in orbita ed anche astronauti. Un mezzo votato per i voli in orbita bassa e per l’uso commerciale, idealmente erede dello Shuttle e riutilizzabile. Il progetto del Dream Chaser, questo il suo nome, affonda le radici nel lontano 2004, per poi rientrare nei programmi della NASA. Che in un primo momento aveva puntato nel 2014 su Boeing e SpaceX a cui aveva appaltato il trasporto di strumenti, rifornimenti ed astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale, nell’ambito del programma dell’Agenzia Spaziale Statunitense Commercial Crew.
Nel 2016 il Dream Chaser ha avuto una nuova opportunità da parte della NASA, che scelse l’attuale progetto mentre lo Starliner di Boeing affrontava ritardi ed impicci.
Le caratteristiche dello spazioplano di Sierra Space
Il primo modello, il DC-100 ribattezzato con un certo slancio motivazionale Tenacity, è lungo 9 metri (quindi più contenuto rispetto allo Space Shuttle e al suo Orbiter). È inoltre alto 2 m e largo 5 in configurazione di fase di lancio con ali ripiegate. Può trasportare in orbita una quantità massima di materiale – pressurizzato o meno – pari a 5.500 kg. Per la precisione, la maggior parte (4.500 kg) viene stivata nel modulo Shooting Star, e i restanti 1.000 (all’incirca) sono stipati nella sezione principale. Quest’ultima consentirà un rientro nell’atmosfera terrestre non traumatico, decelerando a meno di 1.5 g. Il DC-100 è dotato di propulsori interni con tre modalità disponibili per una migliore manovrabilità approcciandosi con la ISS, oltre che un sistema di ali fisse studiato per un miglior rientro sulla Terra.
Pur avendo una pista dedicata, ovvero lo Shuttle Landing Facility del Johnson Space Center in Florida, Sierra Space ha assicurato che il Tenacity può essere ospitato da una infrastruttura di atterraggio studiata per un Boeing 737. Il modulo Shooting Star invece rientrerà sulla Terra bruciando, disintegrandosi e rendendo fede al proprio nome di “stella cadente”.
Conclusi i test vibrazionali del Dream Chaser
Lo scorso marzo la società ha annunciato la conclusione dei test vibrazionali del suo spazioplano con il modulo di servizio integrato. Le prove si sono svolte al Neil Armstrong Test Facility della NASA a Sandusky, Ohio. Oltre a testare il Tenacity in condizioni di stress di lancio, sono stati messi alla prova anche i dispositivi per l’interfaccia con la Stazione Spaziale Internazionale.
Quando è prevista la prima missione dello spazioplano
Adesso siamo ad un passo dalla prima missione proprio verso la ISS. Essa si terrà entro la fine di quest’anno, e intanto il DC-100 è approdato al Kennedy Space Center come tappa finale prima del lancio. Gli ultimi tasselli sono rappresentati dai preparativi per l’integrazione del carico utile e la finalizzazione del sistema di protezione termica. Quindi il volo verso l’orbita terrestre e la Stazione Spaziale, a bordo del razzo Vulcan della Launch Alliance. Il Tenacity dovrebbe trasportare in questa prima missione 3.540 kg di strumentazione scientifica e rifornimenti per la ISS. Lo spazioplano dovrebbe trascorrere 45 giorni in attracco alla ISS. Successivamente, abbondonerà il modulo Shooting Star per rientrare nell’atmosfera terrestre ed atterrare orizzontalmente sulla pista del Kennedy. Riportando inoltre sulla Terra un carico di strumentazioni e dati scientifici frutto dei lavori sulla ISS.
Come riporta New Atlas, i piani della NASA prevedono “almeno sette missioni cargo con Tenacity, aumentando in maniera potenziale la capacità di carico dello spazioplano ed estendendo le missioni fino a 75 giorni”.
Crediti Foto e Video: Sierra Space.