BYD, pur non essendo notissima ai più, è diventata un colosso del mondo automobilistico. Tanto da superare Tesla nelle vendite di auto elettriche, e mettere pressione agli altri marchi. Ecco come ci è riuscita
Leader a livello globale, pressoché sconosciuta al grande pubblico. Questo il curioso caso di BYD, colosso automobilistico che ha fondato il proprio impero in espansione sulle auto elettriche. Una scommessa, eterodiretta dal governo cinese quando decenni fa e in tempi non sospetti decise di costruire una economia sulle vetture dotate di batterie, che sta ripagando. Anche in maniera sorprendente.
Eppure, se fermassimo qualcuno per strada e gli chiedessimo quali sono le case automobilistiche più importanti o più in vista a livello planetario, la Build Your Dream di Shenzhen difficilmente verrebbe citata. Sarà che si muove in un territorio di nicchia per noi europei e in genere occidentali, ovvero le auto elettriche, dove invece Pechino ha messo le basi ed edificato una solida domanda interna (pure a rischio saturazioneultimamente).
BYD surclassa Tesla secondo gli ultimi dati di vendita
In ogni caso, zitta zitta, BYD ha surclassato una realtà pioniera delle BEV a largo consumo come Tesla, che pure produce in Cina. I dati di novembre 2023 relativi alle vendite delle auto elettriche su scala globale e le quote di mercato certificano il primo posto della compagnia cinese, seguita dal marchio di Elon Tusk.
Ad inizio del mese di gennaio la conferma ulteriore. Tesla, in un documento diramato dalla stessa società, ha venduto 484.507 veicoli nel quarto trimestre del 2023. Un dato in crescita dell’11% rispetto al trimestre che lo ha preceduto.
Ma al tempo stesso, BYD ha messo a segno un dato di ben 526.409 unità piazzate sul mercato nello stesso periodo. Inoltre nel quarto trimestre il marchio cinese ha anche venduto oltre 400.000 vetture ibride plug-in.
Se è vero comunque che Tesla resta leader nelle vendite di BEV su base annua, il suo dato di 1,8 milioni di vetture elettriche consegnate è tallonato da BYD, che si attesta a circa 1,6 milioni.
Il punto di svolta di BYD
Come è stato possibile tutto ciò? Nel breve documentario How BYD Took Tesla’s Crown realizzato da Bloomberg Originals viene spiegato come una realtà nata nel settore delle batterie abbia poi fatto saltare il banco nell’automotive.
La svolta è avvenuta grazie all’integrazione verticale. Come ha spiegato su Investire-Certificati.it l’analista presso GraniteShares Gianmarco Roncarolo, “la società produce internamente sia le batterie che i chip per i veicoli”.
Le batterie in questione, dotate della più conveniente tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato), consentono la produzione di veicoli con costi minori rispetto ai concorrenti che debbono rivolgersi a produttori esterni specializzati. E non è un caso tra l’altro che realtà come Toyota siano al lavoro per creare una propria linea di batterie innovativeper cercare di recuperare terreno.
Questa chiave di volta consente perciò a BYD di poter vendere auto a prezzi molto concorrenziali, anche all’estero. Ecco quindi come questa realtà cinese ha insidiato Tesla, e punta a mettere pressione anche a compagnie con solide radici nell’automotive tradizionale ma più in difficoltà nell’elettrico, come la citata Toyota, oppure Volkswagen o General Motors.
L’importanza del sostegno del governo cinese e di Buffett
E nonostante anche in termini di capitalizzazione in borsa Tesla batte BYD 760 miliardi di dollari di market cap contro 100, l’azienda di Shenzhen prosegue verso la strada del raddoppio degli utili. Non bisogna poi dimenticare il citato supporto del Governo centrale cinese, ed anche dal fondo Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Dettagli che hanno dato una buona spinta a BYD, che ora sta puntando decisa verso i mercati esteri, approfittando della transizione elettrica in corso.