Roma, 21/11/2024
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Le vendite delle auto elettriche stanno andando a ritmi più veloci del previsto

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Secondo uno studio di BloombergNEF le vendite delle auto elettriche, nella quota dei veicoli a zero emissioni, stanno superando le aspettative delle precedenti previsioni e stime. Anche in Italia, nonostante tutto, si è registrato un incremento

Le auto elettriche proseguono la loro diffusione su scala globale, e i numeri sembrano suggerire una tendenza in crescita. Forse più rapida del previsto.

Questo è almeno ciò che si evince da un’analisi di BloombergNEF, pubblicata questo mese (in occasione della COP28 negli Emirati Arabi) e dal titolo Zero-Emission Vehicles Factbook. Si tratta di uno studio arrivato alla terza edizione e che ha l’obiettivo di restituire una fotografia fedele “riguardo i progressi delle auto a zero emissioni nel mondo”. Quindi parliamo di tutti i veicoli alternativi alle motorizzazioni a benzina e diesel.

Le auto con motori termici hanno raggiunto il loro picco

Se è vero che le emissioni globali dai trasporti su strada continuano ad aumentare (lo studio prevede che nel 2023 saliranno alla fine del 5% rispetto al 2022, per un totale di 6,3 miliardi di tonnellate di CO2), è anche vero che i veicoli a zero emissioni porteranno ad abbattere questo valore, ma presumibilmente solo alla fine dell’attuale decennio, nota BloombergNEF.

Tuttavia, lo studio sottolinea come le vetture con motori termici hanno raggiunto il loro picco nel 2017. E stanno vivendo una fase di “declino strutturale a lungo termine”. Nel 2022, per dire, sono state vendute a livello globale “poco meno di 75 milioni di autovetture”, ovvero l’11% in meno rispetto al periodo pre-pandemico. E a subire la contrazione maggiore sono stati proprio i veicoli tradizionali, “diminuendo in media del 6% ogni anno dal 2019”.

Le vendite delle auto elettriche a livello globale continuano a crescere. Non ingrana l’idrogeno

A loro volta, “le vendite di veicoli elettrici nel 2022 sono state superiori del 68% rispetto all’anno precedente e del 253% in più rispetto al 2019”. Stesso dicasi per le ibride plug-in (aumento del 54% per ogni anno dal 2017), anche se parliamo di una tipologia di vettura in declino in Europa.

Più marcato il rallentamento dei veicoli ad idrogeno, tecnicamente alimentati da celle a combustibile. Anzi, in questo caso lo studio nota come essi non riescano a prender piede come le BEV. Nel 2022 queste ultime hanno toccato quota a livello globale di 10,5 milioni di unità, mentre le vetture ad idrogeno si sono fermate a 15.000, pure in calo del 12% rispetto al 2021. Inoltre si legge: “La scarsa domanda […] ha ostacolato la diffusione della rete di distribuzione dell’idrogeno. Alcune stazioni di rifornimento in mercati simili hanno addirittura chiuso in California, Norvegia e Regno Unito”.

Anche in Italia c’è stato un aumento delle vendite delle auto elettriche

L’analisi riporta poi gli aumenti delle vendite delle auto elettriche nei vari mercati globali. Considerando il periodo che va tra il primo semestre del 2019 ed il primo del 2023 e concentrandoci solo su alcuni Paesi europei, in Germania siamo passati da una quota del 3% di BEV vendute ad un 22%. In Francia dal 2,8% siamo arrivati al 25%, e nel Regno Unito dal 2,2% al 24%.

Numeri in crescita anche in Italia, pur al di sotto della doppia cifra. Nel nostro Paese tra il 2019 ed il 2023 le vendite delle auto elettriche sono passate dallo 0,5% al 9%. Incredibilmente, meglio del Nord America, che nello stesso periodo è passato dall’1,8% all’8,8%.

Una crescita che spiazza le precedenti previsioni

BloombergNEF parla quindi di prospettive in crescita per i veicoli a zero emissioni. “In media – si legge – le nuove previsioni sulla dimensione della flotta di BEV nel 2030 sono aumentate del 26% rispetto allo scorso anno. Queste revisioni al rialzo sono dovute principalmente al maggiore sostegno politico e al crescente interesse dei consumatori”.

Sempre secondo lo studio, da qui al 2040 la quota delle auto a zero emissioni sul totale globale toccherà il 75%. E qui sta il dato sorprendente. “Questa cifra, sebbene invariata rispetto al rapporto dello scorso anno, è in aumento in modo significativo rispetto alle prospettive del 2020, riflettendo l’ulteriore sostegno politico ai veicoli a zero emissioni introdotto negli ultimi anni”.

A livello globale i veicoli elettrici rappresentano il 3% di quelli circolanti

Numeri importanti anche per le elettriche. Stando al Global EV Outlook 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, infatti, entro il 2030 si dovrebbe toccare una quota “del 36% delle BEV nelle vendite dei veicoli passeggeri”. “Si tratta di più del doppio del 17% stimato nel suo rapporto del 2022, avvicinando lo scenario dell’IEA all’Outlook 2023 di BNEF”, annota lo studio.

Ma già entro la fine dell’anno si stima che possano essere venduti a livello globale “41 milioni di veicoli elettrici, rispetto ai soli 10 milioni della fine del 2020. La maggior parte di questi veicoli sono ancora in circolazione, il che significa che i veicoli elettrici ora costituiscono circa il 3% della flotta globale di veicoli passeggeri”.

L’Europa è il secondo mercato più grande dei veicoli a zero emissioni dopo la Cina

La Cina in questo scenario sta facendo la sua parte, se è vero che da qui alla fine del 2023 deterrà una quota di circa il 23% della flotta globale dei veicoli a quattro ruote, contro il 17% degli Stati Uniti. Ma anche l’Europa si difende: assieme alla Cina infatti, scrive BloombergNEF, ospita l’80% della flotta globale delle vetture a zero emissioni. “Nonostante la quota maggiore di PHEV [ibride plug-in, ndr] in Europa, essa è ancora il secondo mercato dei veicoli a zero emissioni più grande a livello globale, dopo la Cina“.

Invece, “in oltre la metà del mercato automobilistico globale, l’adozione dei veicoli elettrici è ancora inferiore al 10% delle vendite. Ciò include paesi come gli Stati Uniti e il Giappone. […] In India, il mercato ha superato la soglia dell’1% di adozione dei veicoli elettrici. solo nel 2022, raggiungendo il 2% nella prima metà del 2023. Veicoli a prezzi relativamente bassi – analizza lo studio – , mancanza di disponibilità di modelli di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica sottosviluppate, reti inaffidabili e mancanza di sostegno politico sono alcuni dei problemi che frenano questi Paesi”.

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